ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: VISCOMI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2021
Resoconto VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 23/06/2021
Resoconto VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

SVOLTO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06285
presentato da
VISCOMI Antonio
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   VISCOMI, MURA, CARLA CANTONE, GRIBAUDO, LACARRA e LEPRI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la crisi economica conseguente alla pandemia sta incidendo pesantemente sulle relazioni industriali e sulla condizione di lavoro in tante realtà produttive, con risposte organizzative che spesso rischiano di compromettere la stessa continuità operativa delle imprese;

   come denunciato dalla presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, troppe imprese, per tentare di reagire alla crisi, si lasciano tentare dalla facile soluzione di affidarsi a chi propone fortissimi sconti sul costo del lavoro, attraverso la somministrazione di dipendenti per il tramite di cooperative spurie;

   tali cooperative, spesso di comodo, propongono la fornitura di manodopera con il solo onere del pagamento di una fattura omnicomprensiva mensile, con costi che – in taluni casi – raggiungono sconti fino al 40 per cento rispetto al costo del lavoro;

   offerte del genere, tuttavia, nascondono seri rischi per gli imprenditori in ragione degli illeciti che spesso sottendono, ovvero retribuzioni inferiori ai minimi contrattuali, mancati pagamenti dei contributi, false compensazioni a fronte di crediti fittizi;

   illeciti che in caso di ispezione coinvolgono le stesse imprese utilizzatrici;

   in tale ottica, appare più che condivisibile l'iniziativa assunta dal Ministro interrogato di istituire una specifica task force con Ispettorato del lavoro, Inps, e Agenzia delle entrate e rappresentanti degli altri Ministeri incaricata di accertare l'evoluzione del settore della logistica, dove tali fenomeni sono spesso frequenti, così come emerso nei tragici fatti di queste ultime settimane –:

   quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al fine di potenziare il sistema dei controlli relativamente alle dinamiche sommariamente indicate in premessa.
(5-06285)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06285

  Gli onorevoli interroganti denunciano lo stato di irregolarità di numerose realtà societarie e il verificarsi di ripetute lesioni dei diritti dei lavoratori, diffusesi con particolare gravità in alcuni contesti produttivi, soprattutto a seguito della crisi economica.
  Alla luce dell'attività di vigilanza svolta dall'Ispettorato nazionale del lavoro, appare evidente che i meccanismi di decentramento produttivo e la connessa dissociazione tra titolarità del contratto di lavoro e utilizzazione della prestazione hanno ingenerato patologie tipiche pregiudizievoli delle tutele dei lavoratori.
  L'elusione della normativa giuslavoristica si manifesta in molti settori merceologici, principalmente con l'utilizzo degli strumenti della somministrazione, degli appalti e dei distacchi, dei contratti di rete e altro, in una dimensione multi localizzata, e anche internazionale (si pensi al distacco transnazionale o alla costituzione di agenzie di somministrazione in Stati esteri), che tende a favorire rilevanti evasioni di risorse dovute all'erario e al sistema previdenziale.
  L'INL, grazie anche alla fattiva collaborazione instaurata con il Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, denuncia diversi profili di violazioni della normativa, sia in materia di orario di lavoro, sia nell'ambito degli appalti illeciti e somministrazione fraudolenta di manodopera nonché dell'indebito utilizzo dell'istituto cooperativistico. Tali violazioni spesso determinano fenomeni di sfruttamento della manodopera che – in alcuni casi – integrano gli estremi del reato di caporalato.
  In particolare, il mancato godimento del riposo settimanale, giornaliero e delle pause nonché delle ferie determinano condizioni di lavoro che minano alla base l'equilibrio psicofisico dei lavoratori e hanno un impatto diretto sulla salute e sulla sicurezza.
  I fenomeni di esternalizzazione illecita, specie in riferimento ad appalti labour intensive, vedono frequentemente il coinvolgimento di società di comodo, spesso strutturate in forma di società cooperativa che – in contrasto con la propria eminente funzione sociale e mutualistica – viene di fatto utilizzata come mero schema formale a fini elusivi.
  In tale contesto, secondo quanto emerge dall'attività ispettiva dell'INL, si verifica il fenomeno del dumping contrattuale, basato sull'applicazione di contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni sindacali prive di reale rappresentatività che consentono una consistente riduzione del costo del lavoro.
  Si tratta di fenomeni sempre più spesso strutturati e complessi, nei confronti dei quali l'azione di contrasto, per risultare più efficace, non può essere affidata alla sola attività ispettiva e all'applicazione di meccanismi sanzionatori.
  Innanzitutto, occorre adottare un nuovo approccio integrato e condiviso tra i diversi attori istituzionali coinvolti.
  A tale riguardo, risultano già avviati i confronti per la definizione di protocolli d'intesa tra le Amministrazioni competenti che prevedano la possibilità di condividere le banche dati e le informazioni in esse contenute, al fine di realizzare interventi congiunti.
  È infatti emerso che lo scambio dei dati, in particolare quelli relativi alla fatturazione elettronica, risulta fondamentale per l'individuazione di tutti i soggetti della filiera coinvolti nelle irregolarità.
  Per questo, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha promosso l'istituzione di una task force composta dal Ministero del lavoro, dall'INL, dall'INPS, dall'INAIL, dall'Agenzia delle entrate, dal Ministero dello sviluppo economico e dai rappresentanti degli altri Ministeri competenti.
  Parallelamente ai lavori della task force, si svolgerà un confronto costante con le parti sociali per condividere ogni scelta e responsabilizzare al massimo tutti gli attori coinvolti.
  L'obiettivo è quello di realizzare le opportune sinergie istituzionali, non solo ai fini del coordinamento delle attività di controllo e di repressione, ma anche per attivare – attraverso strategie incentivanti – percorsi virtuosi di collaborazione con le imprese e gli operatori di settore. Infatti, solo in un contesto di legalità, di sana concorrenza e di piena tutela dei lavoratori potranno essere colte le grandi opportunità di innovazione e di sviluppo offerte dal PNRR.