ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 527 del 21/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/06/2021
Stato iter:
30/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/06/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/06/2021

DISCUSSIONE IL 30/06/2021

SVOLTO IL 30/06/2021

CONCLUSO IL 30/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06266
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 21 giugno 2021, seduta n. 527

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sono preoccupanti le notizie relative alla vicenda che coinvolge il processo di internalizzazione dei call center Inps. Sembra infatti che l'istituto voglia far rientrare un numero ben inferiore ai 3.200 lavoratori dichiarati il 28 aprile 2021, escludendo coloro che sono in possesso della sola licenza di scuola media, perché ritenuti non idonei per accedere al concorso pubblico;

   inoltre, risulta che per coloro che rientreranno nel bacino che si riferisce all'internalizzazione, verrà imposta la diminuzione delle ore di lavoro e, trattandosi di una nuova assunzione, non saranno garantite le attuali condizioni normative ed economiche;

   a quanto si apprende si starebbe procedendo ad attivare il cambio di appalto attraverso la Consip e si teme che non meno di 600 persone rimarranno fuori. A ciò si aggiunge che la selezione pubblica, comunque non garantirà in alcun modo che le persone selezionate saranno internalizzate;

   le disposizioni che prevedono il trasferimento all'interno di servizi prima esternalizzati vincolano l'Inps all'invarianza dei costi, ma bisogna tenere presente che la pandemia ha oggettivamente cambiato la natura del servizio di call center che, soprattutto nei mesi più duri dell'emergenza sanitaria, ha rappresentato, di fatto, l'unico tramite fra le istituzioni e migliaia di cittadini bisognosi di ricevere informazioni che attenevano alle misure messe in campo per la loro sussistenza;

   non è accettabile che, in periodo occupazionale già drammatico, si consenta di escludere dei lavoratori dall'internalizzazione e, per quelli che vi rientreranno, si prevedano delle condizioni peggiorative salariali e normative;

   dietro le circa 600 persone che potrebbero restare fuori dall'operazione (per motivi relativi ai titoli scolastici) e a quelle che subiranno una diminuzione di ore di lavoro e di salario, ci sono altrettante famiglie che vivrebbero nell'ansia di non riuscire ad arrivare a fine mese;

   ciò avrebbe un enorme impatto anche sulla tenuta economica delle attuali aziende che svolgono il servizio di call center e che si troverebbero a dover gestire un processo di ristrutturazione dei loro interi organici;

   si ritiene che per l'internalizzazione dei call center dell'Inps, l'applicazione della «clausola sociale» sia lo strumento idoneo, per dare continuità lavorativa alle persone coinvolte, contro la flessibilità esasperata e la precarietà;

   non si può credere che l'esclusione di alcuni lavoratori sia un'operazione meritoria con la scusa che prende in considerazione i titoli di studio, poiché, fino ad oggi, quelle stesse persone erano considerate delle risorse valide per lo svolgimento del servizio –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro sui fatti esposti in premessa e se e quali iniziative di competenza intenda adottare affinché, nell'operazione di internalizzazione dei call center Inps, vengano tutelati tutti i lavoratori coinvolti con l'applicazione della clausola sociale, per garantire, altresì, il riconoscimento di adeguate condizioni contrattuali normative e stipendiali.
(5-06266)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06266

  Con il presente atto parlamentare, l'onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulle iniziative per assicurare la tutela dei lavoratori interessati dalle procedure di internalizzazione delle attività di call center dell'INPS.
  Al riguardo, acquisite le necessarie informazioni dall'INPS, occorre preliminarmente ricordare che il decreto-legge n. 101 del 2019, concernente disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali, ha introdotto disposizioni che interessano in via diretta la società in house dell'istituto «Italia Previdenza – Società italiana di servizi per la previdenza integrativa (SISPI) Spa» (ora ridenominata «INPS Servizi Spa») e le attività svolte dalla stessa.
  In particolare, il comma 1 dell'articolo 5-bis del citato decreto ha previsto, in considerazione della necessità di internalizzare i servizi informativi, per promuovere la continuità nell'erogazione dei servizi e per tutelare la stabilità occupazionale del personale ad essi adibito, tenuto conto dell'esigenza di valorizzare le competenze dallo stesso maturate, anche in ragione dell'assenza dei relativi profili professionali nelle piante organiche dell'INPS, di affidare alla società Italia Previdenza – Società italiana di servizi per la previdenza integrativa (SISPI) Spa, interamente partecipata dall'INPS, le attività di contact center multicanale verso l'utenza nel rispetto delle disposizioni nazionali ed europee in materia di in house providing, alla scadenza naturale dei contratti in essere nell'ambito delle stesse attività.
  Il comma 2 della norma prevede che «La società di cui al comma 1 assume la denominazione di INPS Servizi Spa», mentre il comma 3 prevede che: «In sede di prima attuazione, il presidente dell'INPS – con propria determinazione – provvede alla modifica dell'oggetto sociale, dell'atto costitutivo e dello statuto nel rispetto dell'articolo 5 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nonché al rinnovo degli organi sociali. Conformemente alle previsioni di cui all'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, alla società di cui al comma 1 è preposto un consiglio di amministrazione composto da tre membri, di cui uno con funzioni di presidente».
  I commi successivi danno facoltà alla società di provvedere alla selezione del proprio personale, anche valorizzando le esperienze simili maturate nell'ambito dell'erogazione di servizi di contact center multicanale di analoga complessità; inoltre, le suddette disposizioni limitano – nelle more delle modifiche previste dal comma 3 – gli organi sociali in carica all'adozione degli atti di ordinaria amministrazione, richiedendo l'autorizzazione dell'INPS per quelli di straordinaria amministrazione, e prevedono la possibilità per SISPI di avvalersi del patrocinio legale dell'Avvocatura dell'INPS.
  Si ricorda che il contratto relativo all'attività di call center è stato sottoscritto a conclusione della procedura aperta in ambito comunitario, ai sensi dell'articolo 60 del decreto legislativo n. 50 del 2016.
  Alla luce delle suddette previsioni legislative, pertanto, alla scadenza del contratto, le attività di contact center multicanale in favore dell'utenza dell'istituto saranno affidate alla società INPS Servizi Spa.
  Ai fini di una completa ricostruzione delle procedure, è da rilevare che l'ANAC – a seguito della domanda trasmessa in via telematica dall'INPS in data 22 novembre 2018 – l'ANAC ha concluso con esito positivo, in data 25 ottobre 2019, il procedimento di iscrizione dell'istituto nell'Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house, ai sensi dell'articolo 192 del decreto legislativo n. 50 del 2016.
  La società dunque opera secondo le modalità proprie degli affidamenti diretti rispondenti al modulo cosiddetto in house con il socio pubblico che esercita sulla società un controllo «analogo» a quello esercitato sui propri servizi mediante un'influenza determinante, sia sugli obiettivi strategici, sia sulle decisioni significative, in aderenza a quanto previsto negli articoli 5 e 192 del citato decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
  Con la deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'INPS n. 64 del 5 maggio 2021, in esecuzione del quadro normativo sopra descritto, sono state approvate le previste modifiche allo Statuto e la nuova governance della Società INPS Servizi Spa.
  Ogni decisione che l'INPS ed i nuovi Organi di amministrazione e controllo della società si troveranno ad assumere in relazione alla questione oggetto dell'interrogazione sarà, necessariamente, improntata al rispetto dello specifico quadro normativo sopra descritto e, più in generale, del quadro normativo che regola l'attività delle società in house, con particolare riferimento all'assunzione del personale.
  Pertanto, la questione sollevata dall'onorevole interrogante deve necessariamente essere letta in relazione alle previsioni contenute nel citato articolo 5-bis del decreto-legge n. 101 del 2019 e, più in generale, nel quadro normativo che regola l'attività delle società in house. Non è, pertanto, possibile per la Società operare un'autonoma scelta derogatoria rispetto al citato quadro normativo.
  Su questa questione sono consapevole che c'è un'attenzione alta da parte dei sindacati. Il Ministero del lavoro sta seguendo il confronto in atto e continuerà a monitorare con sollecitudine l'esito del percorso avviato, affinché le procedure di internalizzazione possano garantire la massima tutela dei lavoratori coinvolti, soprattutto con riferimento al mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni contrattuali. L'obiettivo dell'internalizzazione deve essere infatti quello di valorizzare la stabilità dell'impiego dei lavoratori migliorando contemporaneamente la strutturazione e la resa del servizio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studio d'impatto

diploma

economia aziendale