ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 526 del 18/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: DE MENECH ROGER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/06/2021
Stato iter:
14/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/07/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 14/07/2021
Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2021

DISCUSSIONE IL 14/07/2021

SVOLTO IL 14/07/2021

CONCLUSO IL 14/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06243
presentato da
DE MENECH Roger
testo di
Venerdì 18 giugno 2021, seduta n. 526

   DE MENECH. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:

   a Belluno e Rovigo cresce la preoccupazione per il futuro delle sedi Inail dei rispettivi territori che potrebbero essere declassate, provocando una inaccettabile riduzione di servizi. Dalle notizie emerse nella stampa locale tale ridimensionamento sembra essere ben più di una possibilità;

   i sindaci di Belluno e Rovigo si sono opposti chiaramente a tale ipotesi che, se corrispondesse a verità, sarebbe un'inaccettabile riduzione dei servizi per questi territori; hanno chiesto quindi che si faccia luce su questa ipotesi, per dare tranquillità ai dipendenti e la giusta dignità ai cittadini;

   il territorio tutto è preoccupato sul futuro delle sedi Inail, che sembrano destinate a un declassamento da parte della direzione regionale;

   già nel 2014 le sedi provinciali avevano subito una prima riduzione di servizi, passando da «classe A» a «classe B»; ora sembra che possa esserci un ulteriore passo indietro per gli uffici di Belluno e Rovigo, che potrebbero passare in «classe C», a fronte del mantenimento di una classe superiore in città come — per restare nelle vicinanze — Bassano del Grappa o Conegliano;

   senza nulla togliere alle professionalità che vi operano, sarebbe assurdo un assorbimento delle funzioni della sede provinciale di città capoluogo come Belluno o Rovigo da parte di una realtà lontana e diversa, come invece pare previsto dal nuovo piano regionale;

   i numeri degli uffici Inail di Belluno e Rovigo sono in linea con quelli delle altre sedi di classe B proprio perché si tratta di un'unica sede provinciale; Belluno e Rovigo sono le due sole realtà venete che hanno un unico centro Inail nel loro territorio, e rischiano di essere ulteriormente penalizzate da questa «razionalizzazione»;

   grande è il rischio di veder indebolito il ruolo di servizio al territorio che l'Inail ricopre con diverse progettualità e il legame con le aziende e i professionisti, che sarebbero costretti a confrontarsi con realtà lontane territorialmente e che rispondono a logiche economiche e organizzative diverse;

   la questione Inail è solo l'ultima di una serie di razionalizzazioni che hanno colpito il territorio bellunese e, più in generale, le cosiddette aree interne. Sono tante e marcate le differenze tra la montagna e la pianura, tra le grandi metropoli e la periferia, fra il centro e le aree interne, queste differenze vanno riconosciute e la conseguenza è che non si possono applicare gli stessi parametri nella strutturazione dei servizi da rendere ai cittadini –:

   se sia a conoscenza del piano di razionalizzazione dell'Inail e quali iniziative di competenza intenda adottare per tutelare i territori di Belluno e Rovigo che rischiano di perdere ancora una volta servizi importanti per la vita dei cittadini e soprattutto per la vita di imprese e lavoratori.
(5-06243)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06243

  L'onorevole interrogante manifesta preoccupazione per la riduzione dei servizi delle sedi INAIL di Belluno e Rovigo che potrebbero essere declassate, determinando conseguenze penalizzanti per l'intero tessuto produttivo e sociale dei territori provinciali.
  L'INAIL, interpellato su tale questione, ha rappresentato che l'ipotesi di declassamento delle sedi di Belluno e Rovigo, attraverso la riconfigurazione dell'attuale assetto e il conferimento della responsabilità gestionale ad un funzionario apicale, non trova conferma in provvedimenti o progetti assunti dall'Istituto.
  Il rischio derivante dalla paventata riclassificazione della tipologia delle citate strutture, consistente nel depauperamento delle attività istituzionali e nell'erogazione dei servizi, in particolare a favore degli assistiti, non è – a giudizio dell'INAIL – coerente con gli interessi stessi dell'Istituto, in ragione del portafoglio di rendite e malattie professionali attualmente gestito e in ossequio al principio di capillarità di accesso alle sedi istituzionali, considerate anche le caratteristiche dei territori provinciali.
  Non sussiste, pertanto, alcuna ipotesi attualmente allo studio di rivisitazione del modello di erogazione dei servizi che implichi un intervento organizzativo di declassamento delle sedi locali di Belluno e Rovigo; infatti non è stata sottoposta da parte della Direzione regionale Veneto alcuna ipotesi di variazione dell'articolazione delle Direzioni territoriali di competenza, come espressamente previsto dall'articolo 44, comma 1, del Regolamento di organizzazione dell'Istituto.
  I modelli organizzativi e gestionali dell'Istituto tendono a ottimizzare le risorse assegnate alle singole Strutture territoriali, consentendo loro di operare ed evadere richieste degli assistiti a prescindere dalla competenza territoriale, mirando a servizi e prestazioni efficienti e aderenti alle attese dei clienti.
  L'INAIL pertanto, sollecitata dal Ministero che rappresento, ha confermato che – allo stato – non sussistono iniziative atte alla rivisitazione del modello organizzativo sui territori provinciali di Belluno e Rovigo.
  Concludo assicurando la massima attenzione e vigilanza del Ministero del lavoro sull'evoluzione della vicenda segnalata dall'interrogante, ritenendo che sia necessario garantire la completa funzionalità dei servizi offerti dalle sedi di Belluno e Rovigo indirizzati a soddisfare, attraverso l'erogazione delle prestazioni assicurative, sanitarie e socio educative, le esigenze e i bisogni dei lavoratori e delle imprese di quei territori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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