ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06233

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 525 del 16/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2021
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 14/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
  • POLITICHE GIOVANILI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/06/2021

SOLLECITO IL 03/08/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06233
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Mercoledì 16 giugno 2021, seduta n. 525

   ASCARI. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro per le politiche giovanili, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nonostante il grande dibattito pubblico, ad oggi, in Italia non esistono percorsi strutturati, organici e omogenei su tutto il territorio nazionale di educazione all'affettività e alla sessualità che coinvolgano le scuole, di ogni ordine e grado;

   dagli anni Settanta a questa parte, in ogni legislatura, è stato affrontato il dibattito sul tema dell'introduzione come insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Era il 13 marzo 1975 quando l'onorevole Giorgio Bini (PCI) presentò la prima proposta di legge in tal senso. Da allora, sono state presentate da parlamentari di diversi schieramenti molte altre proposte ma non si è mai arrivati a un risultato concreto, strutturale e duraturo nel tempo;

   all'inizio di questa legislatura è stata approvata dal Senato la mozione di Maiorino (M5S) n. 1-00054 contro la violenza sulle donne. Fra gli impegni al Governo figurava quello di assumere iniziative per introdurre, nell'ambito delle istituzioni scolastiche, anche contemplando il potenziamento dell'offerta formativa, percorsi e progetti mirati a garantire pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, con il coinvolgimento delle famiglie, al fine di superare ogni tipo di disuguaglianza e discriminazione, in tal modo educando le nuove generazioni alla parità tra uomo è donna e all'affettività, nonché a definire linee guida che forniscano indicazioni per includere nei programmi scolastici i rispettivi temi. Pur tuttavia, tale impegno non è mai stato portato a compimento;

   è bene ricordare che l'Italia è tra i pochi Paesi dell'Unione europea a non prevedere in maniera obbligatoria l'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale all'interno del sistema di istruzione e formazione delle scuole. Ormai da decenni l'educazione all'affettività e sessualità è parte integrante dei programmi scolastici di Svezia (dal 1955), Germania (dal 1968), Danimarca, Finlandia e Austria (dal 1970) e Francia (dal 1998);

   per cercare di colmare questo gap e di riaprire il dibattito politico istituzionale sul tema, la sottoscritta ha presentato, il 10 maggio 2021, una proposta di legge (A.C. 3100) sull'introduzione dell'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale nella scuola dell'infanzia, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione nonché nei corsi di studio universitari;

   attraverso l'educazione affettiva e sessuale, la scuola, con anche il supporto di esperti, privati e del terzo settore, avrebbe la possibilità di: promuovere lo sviluppo di rapporti affettivi improntati sui valori del rispetto di sé e dell'altro, della solidarietà nonché del riconoscimento e dell'affermazione delle rispettive personalità e differenze; l'adozione di modelli positivi di comportamento socio-culturali al fine di rimuovere i pregiudizi, gli stereotipi, le discriminazione e la violenza di genere; la divulgazione di informazioni, anche di carattere sanitario e scientifico, per la promozione della salute sessuale e riproduttiva intesa come benessere psico-fisico della persona, nonché l'insegnamento di atteggiamenti positivi e responsabili per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e dei rischi ad esse connesse nonché per una procreazione consapevole;

   nel campo degli affetti e della sessualità, come evidenziato anche dagli studi condotti dall'osservatorio giovani e sessualità promosso da Durex con il supporto scientifico di EbiCo, spin-off dell'Università di Firenze, e con Skuola.net, il progressivo indebolimento del ruolo di guida delle famiglie, l'utilizzo di Internet come principale fonte di informazione e la mancanza di percorsi educativi strutturati nelle scuole porta con sé il rischio di lasciare le giovani e giovanissime generazioni indifese e prive di strumenti con i quali affrontare una realtà sempre più articolata e complessa –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di tale mancanza e quali iniziative, anche di carattere normativo, intendano adottare per l'introduzione, già a partire dal prossimo anno scolastico, dell'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado.
(5-06233)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

educazione sessuale

violenza sessuale