ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 525 del 16/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
22/06/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/06/2021

RITIRATO IL 22/06/2021

CONCLUSO IL 22/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06229
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Mercoledì 16 giugno 2021, seduta n. 525

   ALBANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in vista delle imminenti scadenze relative ai bilanci e alle dichiarazioni dei redditi per il periodo d'imposta 2020, si pone la problematica correlata al mancato, e pressoché inevitabile, superamento dei parametri di operatività ai fini dell'applicazione della normativa sulle società di comodo (articolo 30 della legge n. 724 del 1994) e su quelle in perdita sistematica (articolo 2, comma 36-decies e 36-undecies, del decreto-legge n. 138 del 2011);

   i periodi d'imposta 2020 e 2021, infatti, sono stati caratterizzati da condizioni straordinarie di svolgimento dell'attività economica a seguito delle misure urgenti di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, disposte con provvedimenti governativi che accresceranno notevolmente il numero di soggetti impossibilitati al rispetto dei parametri normativi;

   si ritiene necessario disporre la non applicazione delle disposizioni sopra citate, relative alle società di comodo e alle società in perdita sistematica per i periodi d'imposta 2020 e 2021;

   non esiste una espressa previsione normativa di disapplicazione dell'articolo 30 della legge n. 724 del 1994 e dell'articolo 2, comma 36-decies e 36-undecies, del decreto-legge n. 138 del 2011, connessa all'emergenza da COVID-19;

   l'applicabilità della causa di esclusione prevista nel provvedimento dell'Agenzia delle entrate dell'11 giugno 2012 (prot. 87956), che prevede che disapplicano il regime «le società per le quali gli adempimenti e i versamenti tributari sono stati sospesi o differiti da disposizioni normative adottate in conseguenza della dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225», appare dubbia e, comunque, non automatica;

   la necessità di una espressa disposizione a tali fini è comprovata dall'inserimento nel maxi-emendamento, di conversione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, approvato in commissione finanze, dell'articolo 71-quater rubricato «Periodo di non normale svolgimento delle attività economiche a causa dell'emergenza COVID-19», il quale disponeva espressamente che: «Per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020, in considerazione delle condizioni straordinarie di svolgimento dell'attività economica a seguito delle misure urgenti di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 disposte con provvedimenti governativi, non si applicano le seguenti disposizioni in materia di società di comodo, di cui all'articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724; società in perdita sistematica, di cui all'articolo 2, commi 36-decies e 36-undecies del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148»;

   tale ultima disposizione, tuttavia, non è stata inserita nella legge di conversione del cosiddetto decreto «Cura Italia», a seguito della nota n. 47767 del 9 aprile 2020 della Ragioneria generale dello Stato che ha rilevato che la disapplicazione della disciplina delle società in perdita sistematica per il 2020 avrebbe comportato un onere di 23,2 milioni di euro per l'anno 2021, privo di copertura finanziaria –:

   se il Governo ritenga che sia possibile ritenere già operante la disapplicazione automatica e generalizzata dell'articolo 30 della legge n. 724 del 1994 e dell'articolo 2, comma 36-decies e 36-undecies, del decreto-legge n. 138 del 2011, in conseguenza dell'emergenza da COVID-19;

   se e quali iniziative intenda adottare per risolvere le criticità segnalate in premessa, anche in relazione ai problemi connessi al gettito erariale evidenziati dalla Ragioneria generale dello Stato.
(5-06229)