Legislatura: 18Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021 PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 15/06/2021
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/06/2021 Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 16/06/2021 Resoconto BATTISTONI FRANCESCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI) REPLICA 16/06/2021 Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 16/06/2021
SVOLTO IL 16/06/2021
CONCLUSO IL 16/06/2021
L'ABBATE, MAGLIONE, GAGNARLI, GALLINELLA, BILOTTI, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il regolamento (UE) 1308/2013 prevede che per ogni Stato sia riconosciuta una sola Organizzazione interprofessionale (OI) rappresentativa di uno specifico settore e, in particolare, è previsto che, per l'olio di oliva, tale organizzazione debba rappresentare, in Italia, almeno il 40 per cento della filiera in tutte le sue componenti;
il riconoscimento di una OI per il settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola risulta fondamentale per attuare le misure previste dall'Ocm e per indirizzare con scelte strategiche lo sviluppo del settore;
ad oggi, l'unica OI riconosciuta in Italia con decreto ministeriale per il settore è il Ceq – Consorzio extravergine di qualità; tuttavia, dal 2017, un'altra organizzazione Fooi – Filiera olivicolo olearia italiana, sta tentando l'istanza di riconoscimento presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anche se, di fatto, informalmente si attesta già l'esistenza del Fooi sia attraverso la partecipazione al Tavolo olivicolo, sia con la sua presenza alle riunioni del Comitato consultivo del consiglio oleicolo internazionale;
la contestuale richiesta di Fooi e Ceq per l'accesso ai fondi comunitari nel periodo transitorio 2021-2022, e il successivo diniego al Fooi perché non ufficialmente riconosciuta, ha fatto sì che si avviassero delle verifiche sulla reale rappresentanza di entrambe le OI della filiera dell'olio, addivenendo al fatto che, presumibilmente, nessuna delle due riuscirebbe a coprire da sola il 40 per cento della filiera in ogni sua componente;
entro il 30 giugno 2021 il Ministro interrogato dovrà esprimersi sul rinnovo del riconoscimento al Ceq e sull'anticipo delle somme comunitarie previste per le attività del periodo transitorio 2021-2022;
alla situazione venutasi a creare, si è cercato, da parte di alcuni componenti delle OI in questione, di trovare un accordo per la creazione di un'unica OI in grado di essere davvero rappresentativa del settore olio nazionale. I tentativi, come reso noto anche da fonti stampa, sono stati sinora fallimentari;
si ritiene fondamentale la presenza di una OI che sia in grado rappresentare gli interessi del settore olio, sia dal punto di vista commerciale, che delle strategie di filiera, così da valorizzare al meglio il comparto e i suoi prodotti, specie nello scenario internazionale –:
alla luce di quanto esposto in premessa, quali iniziative intenda intraprendere affinché si trovi un accordo finalizzato alla creazione di un'unica organizzazione interprofessionale per il settore olio d'oliva e delle olive da tavola, al fine di valorizzare nel mondo questa eccellenza del nostro made in Italy.
(5-06225)
Signor Presidente, Onorevoli deputati,
l'individuazione di una valevole organizzazione interprofessionale per l'olio d'oliva è un passo determinante per il futuro del settore.
Unire il comparto con l'organizzazione interprofessionale di filiera italiana contribuisce ad una gestione congiunta e alla valorizzazione di tutta la filiera dell'olio, e rappresenta un mezzo che può contribuire efficacemente e sostanzialmente al miglioramento e al potenziamento del settore, sia a livello quantitativo che qualitativo.
Come citato dallo stesso interrogante, ai sensi del Regolamento n. 1308/2013, gli Stati membri possono riconoscere, su richiesta, una sola organizzazione interprofessionale di un settore specifico, a fronte della rappresentatività diretta dei soggetti esercenti attività di produzione, trasformazione o commercio, a condizione che questa costituisca una quota significativa delle attività economiche pari ad almeno il 40 per cento del relativo settore, ovvero per ciascun prodotto o gruppo di prodotti.
Pertanto, la verifica della rappresentatività è un valore discriminante per il mantenimento o il possesso del riconoscimento.
In vista della scadenza del 30 giugno 2021, il Ministero sta valutando, da un lato, il mantenimento dei requisiti della rappresentatività dell'OI CEQ (Consorzio Extravergine di Qualità) e, dall'altro, il possesso dei requisiti di rappresentatività da parte dell'OI FOOI (Filiera Olivicola Olearia Italiana).
Dall'esame della documentazione fornita dai soggetti interessati, sembrerebbe che il requisito della rappresentatività non sussista, né in capo al CEQ, né in capo al FOOI che ha presentato istanza di riconoscimento come OI.
Pertanto, valuteremo l'opportunità di farci promotori di un intervento diretto a promuovere un accordo per la creazione di un'unica OI in grado di essere rappresentativa del settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola, sia a livello nazionale che internazionale.
L'obiettivo del Ministero è proprio quello di valorizzare la qualità delle produzioni in un'ottica interprofessionale e di stimolare un dialogo costruttivo capace di anticipare le esigenze del settore e qualificare l'intera filiera.