ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06217

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06217
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 15 giugno 2021, seduta n. 524

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   è assurdo che in questi anni non si sia trovata una soluzione definitiva per coloro che sono stati danneggiati dall'introduzione della riforma sulla pensioni «Fornero», poiché avevano fatto accordi con i datori di lavoro in considerazione del precedente regime previdenziale e, dunque, non hanno visto realizzarsi le loro legittime aspettative rispetto ai tempi di accesso all'assegno previdenziale;

   la vicenda degli esodati, infatti, conseguente alla predetta riforma, non si concluderà con la nona salvaguardia disposta dall'ultima legge di bilancio per una platea di 2.400 persone;

   al riguardo, dai dati pubblicati dall'Inps, su 2.821 istanze presentate per accedere alla nona salvaguardia, al momento, sono solo 1.050 quelle accolte, mentre quelle respinte 1.264 e 507 risultano ancora giacenti;

   a fronte di questi numeri modesti, tra l'altro, si dimostra come fosse giusta l'insistenza dell'interrogante per ottenere una nona salvaguardia, nonostante le lungaggini e gli ostacoli che, invece, ha spesso posto l'allora Governo guidato da Giuseppe Conte anche rispetto ai numeri della platea interessata. Tuttavia, anche quest'ultimo intervento di nona salvaguardia si sta dimostrando insufficiente, poiché, a causa dei criteri eccessivamente stringenti, lascerà ancora molte persone fuori dall'intervento, nonostante si trovino in una situazione che giustifica il loro diritto a chiedere di andare in pensione;

   bisogna verificare per quali motivi sia stata respinta la maggior parte delle domande gestite da Inps, sino ad oggi, e che è di gran lunga inferiore alle 2.400 persone che si intendeva tutelare in base alla normativa sulla salvaguardia;

   resta, quindi, necessario adottare misure che riconoscano il diritto alla pensione a coloro che non rientreranno nella nona salvaguardia per i disposti vincoli eccessivamente restrittivi, nonché, con criteri ragionevoli, ai disoccupati di lunga durata che hanno un'età troppo avanzata per riuscire a ricollocarsi nel mondo del lavoro –:

   quali siano le criticità che fanno già registrare un numero molto alto di domande respinte, come esposto in premessa;

   se intenda urgentemente adottare le iniziative di competenza per definire un ulteriore provvedimento che tuteli definitivamente tutti gli esodati esclusi dalle precedenti salvaguardie, destinando a tale intervento anche le risorse che non verranno utilizzate nella nona salvaguardia, visto il numero esiguo di quelle che saranno le domande accolte;

   se e quali iniziative strutturali intenda porre in essere per prevedere l'accesso alla pensione per i disoccupati di lunga durata che hanno, altresì, un'età avanzata.
(5-06217)