ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06216

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: SENSI FILIPPO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06216
presentato da
SENSI Filippo
testo di
Martedì 15 giugno 2021, seduta n. 524

   SENSI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1° febbraio 2021, una giunta militare ha preso il potere in Myanmar. Tra le armi principali della repressione vi sono le cosiddette «armi digitali»: sistemi di tracciamento, spionaggio, hackeraggio e analisi di dati da usare sulla popolazione. Difatti, la possibilità di abusare di una tecnologia digitale dipende moltissimo dalle condizioni in cui viene usata;

   l'organizzazione Justice for Myanmar ha condotto un'indagine sui budget del Ministero degli affari interni e quello di trasporti e comunicazioni degli ultimi anni, per poi inviarne i risultati al New York Times. Ne è emerso che la polizia ha acquistato molti strumenti digitali per spiare e controllare la propria popolazione, soprattutto attraverso telefoni e social media e che tali apparecchiature sono fornite prevalentemente da aziende occidentali e anche da una italiana, la SecurCube srl, che si occupa di analisi di reti e tracciati telefonici e che ha fornito il suo prodotto BTS Tracker, che permette di monitorare le frequenze radio e misurare la potenza del segnale per aiutare le forze dell'ordine nelle attività di indagine. Il Bts Tracker individua anche fonti di segnali più deboli e potrebbe, dunque, permettere di localizzare la posizione di chi usa questi strumenti soprattutto in uno scenario dove le forze di polizia devono affrontare attivisti e oppositori che cercano di nascondersi per evitare gli arresti;

   nel 2018, il Consiglio dell'Unione europea ha inasprito l'embargo contro il Myanmar: insieme ai beni a duplice uso, sono incluse anche tutta una serie di tecnologie digitali per il monitoraggio delle comunicazioni che possono essere usate «a fini di repressione interna» sia dall'esercito che da ogni altro ramo del Governo. Tra le categorie indicate, vi sono anche tecnologie per il «monitoraggio delle frequenze radio»;

   da notizie a mezzo stampa, si evince che, secondo una portavoce della direzione generale della stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali della Commissione europea, questa categoria si riferisce a quegli strumenti di «contro-sorveglianza passiva, destinati ad esempio a contrastare i mezzi di intercettazione segreta dei canali radio». Vi rientrerebbe, quindi, anche la tecnologia venduta da SecurCube. Ma come specificato dalla portavoce stessa: «per quanto riguarda le informazioni complete su ciò che può e non può essere esportato e sulle specifiche tecniche delle merci, solo le autorità nazionali competenti possono fornire una risposta»;

   inoltre, a marzo il Parlamento europeo ha approvato nuove regole per la vendita e l'esportazione di beni a duplice uso e nuovi obblighi per le autorità nazionali –:

   se il Ministro interrogato e l'Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento (Uama), ritengano che il prodotto di SecurCube possa essere esportato in Myanmar, anche alla luce dell'embargo e del nuovo regolamento europeo.
(5-06216)