ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06199

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 521 del 09/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 09/06/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 09/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 09/06/2021
Stato iter:
10/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2021
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2021
Resoconto PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 10/06/2021
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2021

SVOLTO IL 10/06/2021

CONCLUSO IL 10/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06199
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Mercoledì 9 giugno 2021, seduta n. 521

   DEIDDA, FERRO e GALANTINO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   ai sensi del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, è stata indetta una procedura straordinaria per l'arruolamento nell'Esercito di 120 ufficiali medici e 200 sottufficiali infermieri, a chiamata diretta e, nei primi mesi del 2021, al proseguire dello stato di emergenza, lo stesso Esercito ha dato il «via» ad un'altra ricerca straordinaria di ulteriori 44 unità, al fine di ampliare i servizi offerti alla popolazione nell'ambito dell'emergenza sanitaria in atto;

   recentemente il Ministero della difesa ha riaperto i termini delle procedure straordinarie per l'arruolamento, a domanda, in ferma annuale, per l'anno 2021, di complessivi 30 ufficiali medici e 70 sottufficiali infermieri, nell'Esercito, nella Marina militare e nell'Aeronautica militare;

   le Forze armate hanno messo a disposizione del servizio sanitario nazionale un cospicuo numero di medici e infermieri militari, normalmente impiegati per il sostegno sanitario del personale della Difesa, a supporto degli operatori civili attivi nelle zone più colpite dall'emergenza sanitaria: in particolare, il sistema difesa ha destinato al servizio sanitario nazionale, nel periodo di massima emergenza, oltre 350 operatori sanitari, tra medici e infermieri, cui devono aggiungersi altri 139 medici e 271 infermieri impiegati nelle strutture sanitarie militari parimenti messe a disposizione per l'emergenza;

   le ottime capacità logistiche e professionali degli operatori delle Forze armate sono state riconosciute da tutti gli altri attori intervenuti e le stesse stanno risultando decisive per il buon andamento della campagna vaccinale, oltre che, nel recente passato, per la campagna di screening;

   al fine di perseguire i suindicati obiettivi, appare necessario procedere con lo scorporo del comparto della sanità militare dai limiti di cui alla legge n. 244 del 2012: ciò anche perché il medesimo comparto riveste un'importanza fondamentale e diretta anche in favore della cittadinanza e, d'intesa con le regioni, può dare un contributo decisivo all'abbattimento delle liste d'attesa, o supplire alla perdurante assenza di medici di base, come troppo spesso si riscontra in alcuni comuni della Sardegna –:

   se sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di confermare le professionalità acquisite nel corso dell'emergenza nell'ambito della sanità militare, se del caso con la proroga dell'attuale ferma annuale nonché mediante la stipula di specifici accordi con le regioni, al fine di una più ampia, stabile e proficua collaborazione con la sanità pubblica.
(5-06199)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-06199

  La recente situazione pandemica da COVID-19 ha coinvolto il Dicastero, che si è impegnato su diversi fronti, mettendo in campo un cospicuo contingente di personale e mezzi, soprattutto a supporto del Servizio sanitario nazionale, portato alla saturazione delle proprie capacità in diverse occasioni, durante tutte le fasi della situazione emergenziale ancora in atto.
  Al riguardo, è stata acquisita una maggiore disponibilità di capacità sanitarie militari di pronto dispiegamento a cui attingere per garantire una maggiore interconnessione con il Servizio sanitario nazionale.
  Pertanto, la Difesa ha operato seguendo un doppio binario, al fine di rafforzare il comparto sanitario militare.
  In particolare, con i decreti-legge n. 18 del 17 marzo 2020 e n. 34 del 19 maggio 2020 sono state indette procedure concorsuali per l'arruolamento di Ufficiali medici e sottufficiali a tempo determinato, così come ricordato dallo stesso interrogante, mettendo a disposizione del servizio SSN un cospicuo numero di medici e infermieri.
  In merito alle iniziative da assumere per acquisire le professionalità reclutate con i provvedimenti sopra citati, si ricorda che con l'articolo 22 del decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021, la durata della ferma di tali medici e infermieri militari è stata prorogata sino al 31 dicembre 2021.
  Dall'altro, al fine di supplire alla perdurante mancanza di medici di base, con il comma 8 dell'articolo 30 del decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021, è stata prevista la possibilità per gli Ufficiali medici in servizio permanente delle Forze Armate con almeno 4 anni di anzianità di servizio, di svolgere attività di medicina generale, nell'ambito del SSN, prioritariamente in favore del personale delle Amministrazioni di appartenenza e dei relativi familiari, secondo i criteri, le modalità e i limiti stabiliti con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro della difesa, del Ministro dell'interno e dell'economia e della finanze.
  In tal senso, la possibilità prevista dalla norma in questione può contribuire in maniera fattiva al decisivo abbattimento delle liste di attesa, attraverso una più ampia, stabile e proficua collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, in linea con quanto auspicato nell'atto.