ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 519 del 07/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 07/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 07/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06171
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Lunedì 7 giugno 2021, seduta n. 519

   COLLETTI. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   da una denuncia di un consigliere comunale dell'Aquila, Lelio De Santis, apparsa sugli organi di stampa, si è appreso che l'Anas ha comunicato al settore competente della regione Abruzzo, in data 22 aprile 2021, che provvederà ad abbattere l'alberata storica sulla strada statale 80, dall'Ospedale fino ad Arischia (circa 10 chilometri) e, quindi, trascorsi ormai i 30 giorni, si appresta ora a compiere l'ennesimo «scempio ambientale» nel territorio del comune dell'Aquila;

   le ragioni alla base di questa discutibile scelta sarebbero legate alla sicurezza, al fine di creare spazio per posizionare dei guardrail, stessa motivazione utilizzata nella recente decisione di abbattere tutti gli alberi sulla strada statale 17, in zona San Gregorio, dimostratasi poi pretestuosa, in quanto, l'Anas non ha mai provveduto a installare quei guardrail, come del resto già accaduto nel caso dell'Altopiano delle 5 Miglia, nel novembre del 2018, dove lo stesso compartimento Anas ha proceduto, nell'arco di una sola giornata, al taglio di 70 esemplari di pino nero, peraltro in eccellenti condizioni vegetative, impiantati da oltre 60 anni per segnare la direzione della strada e orientare il viaggiatore in un tratto di strada soggetto a tempeste di neve, modificando in modo significativo il paesaggio;

   non è comprensibile che Anas abbia valutato come unico provvedimento per la sicurezza stradale, in quanto più comodo e meno dispendioso secondo una inaccettabile logica aziendale, il taglio indiscriminato di tutti gli alberi, a quanto consta all'interrogante senza alcuna autorizzazione paesaggistica e senza distinzioni in base al comprovato pericolo dei singoli alberi, ma soprattutto senza considerare le possibili alternative per limitare la velocità e rendere meno pericoloso quel tratto di strada;

   la stessa competenza a vigilare e a decidere su un eventuale «abbattimento selettivo» di alberi, peraltro, risulta in capo al comune dell'Aquila, mentre all'Anas spetta il compito di garantire la sicurezza della strada, mettendo in campo le misure possibili e necessarie, ad esempio, posizionando dissuasori di velocità e guardrail;

   si tratta di filari di alberi di elevato valore storico e paesaggistico, fortemente identitario per i luoghi e le comunità di riferimento, che non possono essere considerati alla stregua di altri interventi per la sicurezza stradale o derubricati alla «voce» manutenzione stradale;

   tale decisione risulterebbe lesiva, in particolare, dell'articolo 9 della Costituzione, posto a tutela del paesaggio e dei beni culturali ed ambientali; inoltre, costituirebbe una grave violazione della normativa nazionale e comunitaria, nonché dei consolidati princìpi giurisprudenziali in materia, che considerano tali beni primari ed assoluti, arrecando, altresì, un danno notevole alla comunità aquilana già colpita, nel recente passato, da simili provvedimenti –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e/o di situazioni analoghe, se intendano promuovere iniziative, per quanto di competenza, nel pubblico interesse, a tutela dei princìpi costituzionali e alla luce della normativa e della giurisprudenza in materia, in relazione a quanto evidenziato e, conseguentemente, valutare l'adozione delle iniziative necessarie per porvi rimedio, con l'urgenza che la straordinaria gravità della vicenda richiede.
(5-06171)