ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 513 del 21/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06059
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Venerdì 21 maggio 2021, seduta n. 513

   ZOLEZZI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in data 25 aprile 2021 è stata pubblicata sulla «Gazzetta di Mantova» una lettera firmata da oltre 80 operatori sanitari dell'Asst Ospedale «Carlo Poma» di Mantova;

   i sanitari hanno lamentato che la grave situazione pandemica ha comportato la grave ed ingiustificata riduzione di buona parte delle prestazioni specialistiche differibili non legate alla Covid-19. I sanitari, in particolare, richiedevano al direttore generale Stradoni:

    1) quali erano i criteri di distribuzione dei malati affetti da SARS-CoV-2 in base al decreto regionale del 12 marzo 2021 agli ospedali accreditati della provincia (Suzzara, Castiglione delle Stiviere e Volta Mantovana) per ottenere risorse e spazi esenti da pazienti infetti presso l'Ospedale pubblico di Mantova;

    2) se intendeva proseguire a indirizzare alle strutture private prestazioni diagnostiche ambulatoriali o di diagnostica;

    3) se intendeva dotare l'ospedale di nuove apparecchiature diagnostiche, posto che le attuali sono insufficienti numericamente e in parte obsolete; la commissione regionale per la valutazione di alte tecnologie (Hta) aveva considerato normale avere una sola apparecchiatura per Rmn pubblica in tutta la provincia accreditandone 6 nelle strutture private;

    4) qual era il piano della direzione strategica per mantenere attiva una linea non Covid-19 nel lungo periodo;

    5) come pensava di reintegrare i professionisti che per pensionamento o trasferimento avevano lasciato l'ospedale;

    6) se e come erano stati collocati gli infermieri vincitori del concorso dell'ottobre 2020 e se intendeva assumerne altri per dare il cambio agli operatori sotto stress;

    7) come pensava di risolvere il problema degli interventi chirurgici elettivi e differibili nel frattempo divenuti urgenti;

    8) qual era il programma di investimenti della sanità mantovana, considerato che nella vicina Cremona sono di 300 milioni di euro;

   l'Asst di Mantova è nota alle cronache purtroppo per una vicenda giudiziaria relativa alla gestione del reparto di oncologia, al cui direttore sarebbe stato concesso in passato di erogare alcune terapie di cui sarebbe dubbia l'appropriatezza; inoltre, in alcuni casi non sarebbero state fornite adeguate informazioni ai pazienti;

   la regione Lombardia ha mostrato, ad avviso dell'interrogante, una risposta inadeguata alla pandemia risultando quella, insieme al Veneto, che ha eseguito meno tamponi dal novembre 2020 al 30 gennaio 2021 ha eseguito un tampone l'8 per cento della popolazione, il 9 per cento in Piemonte, 18 per cento nel Lazio e in Toscana il 20 per cento (dati della protezione civile);

   in Lombardia è stato permesso solo dal mese di marzo di eseguire i tamponi in farmacia al prezzo di circa 17 euro, in precedenza era necessario rivolgersi a strutture private al prezzo di oltre 55 euro a tampone;

   l'Agenas nel dicembre 2020 ha sostanzialmente «bocciato» la sanità e la legge regionale lombarda (legge n. 23 del 2015) con un documento di 70 pagine che nelle conclusioni chiede alla regione di istituire i dipartimenti di prevenzione, i dipartimenti di salute mentale e i distretti sanitari presenti in tutta Italia ma cancellati in Lombardia. Tali carenze sono state terribili fattori di ritardo negli interventi di prevenzione durante la pandemia;

   l'altro settore sul quale interviene il ministero è quello organizzativo, chiedendo che alle 8 Ats attuali subentri un'unica Ats regionale e chiede che gli accordi contrattuali per l'accreditamento con i gruppi sanitari privati di grandi dimensioni siano stipulati a livello regionale e non locale. Viene rilevata competizione tra Asst ed erogatori privati accreditati. Viene chiesto infine il potenziamento delle Agenzia di controllo regionale con compiti di programmazione e vigilanza;

   è recente la chiusura del punto nascite Oglio Po a Viadana (Mantova), la sospensione dell'attività del punto nascite di Asola a causa del Covid-19 e la chiusura di molti consultori familiari in tutta la provincia di Mantova;

   con il decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020 il Governo ha previsto interventi in materia di liste d'attesa e incentivi al personale sanitario; 80 milioni di euro sono stati destinati a regione Lombardia; non è noto se la regione abbia predisposto il piano operativo;

   risulta inoltre che il nuovo assessore regionale al welfare Letizia Moratti abbia intrapreso una interlocuzione con i vertici dell'Asst di Mantova e si confida che tutto avvenga in modo trasparente con la collaborazione dei sanitari firmatari e senza ritorsioni –:

   se il Ministro interrogato intenda acquisire, per quanto di competenza e in raccordo con la regione, un quadro aggiornato circa l'adeguatezza delle prestazioni, gli investimenti in diagnostica e assistenza e la programmazione sanitaria dell'Asst di Mantova, in relazione all'emergenza sanitaria connessa al Covid-19;

   se abbia dati aggiornati sull'adempimento ai rilievi di Agenas e del Ministero della salute.
(5-06059)