ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 512 del 20/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: BELLA MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2021
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2021
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2021
PALLINI MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 20/05/2021
Stato iter:
15/07/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2021
Resoconto SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 15/07/2021
Resoconto BELLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/05/2021

DISCUSSIONE IL 15/07/2021

SVOLTO IL 15/07/2021

CONCLUSO IL 15/07/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06051
presentato da
BELLA Marco
testo di
Giovedì 20 maggio 2021, seduta n. 512

   BELLA, VILLANI, DEL SESTO, GRIPPA e PALLINI. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo uno studio condotto dall'organizzazione «Save the Children», basato sui dati del Ministero dell'istruzione relativi all'anno scolastico in corso, aggiornati al 25 aprile 2021, le scuole secondarie di secondo grado ad Avellino sarebbero rimaste chiuse da ben sette mesi e i giorni effettivi di didattica in presenza da ottobre ad oggi sarebbero solo 21 (compresi sabati e domeniche), posizionando Avellino come ultima città in Europa per giorni di didattica in presenza in questo ciclo di studi;

   secondo la stessa fonte, dal confronto con altre aree del Paese, studenti e studentesse del Sud Italia avrebbero frequentato la scuola in presenza in media la metà dei giorni scolastici rispetto ai loro coetanei del Nord. In particolare, gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di secondo grado irpine avrebbero frequentato in presenza solo un quinto rispetto ai loro coetanei di Roma, Firenze o Milano;

   il ritorno alla didattica in presenza sarebbe stato bloccato per ben 8 volte attraverso le ordinanze del sindaco Gianluca Festa del 30 gennaio, del 6 febbraio, del 13 febbraio, del 20 febbraio, 17 aprile, del 25 aprile, del 1° maggio e del 9 maggio 2021, volte a impedire la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado, senza alcuna apparente motivazione realmente valida, privando del regolare diritto all'istruzione in presenza più di 8.000 studenti e contravvenendo, ad avviso degli interroganti, sia alle disposizioni di legge attualmente in vigore (decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52), sia alla stessa Costituzione italiana (articoli 3, 26, 34 della Costituzione);

   le ordinanze sono state emesse in un breve lasso di tempo e con un valore di breve durata in modo da rendere complesso, a giudizio degli interroganti, per ogni cittadino, di poter ricorrere al Tar per vedere riconosciuti i propri diritti. Sarebbe stata, dunque, calpestata la dignità e libertà delle scuole, degli studenti e delle relative famiglie;

   al momento, la provincia di Avellino è penultima in Campania per numero di contagi rispetto alla popolazione, mentre in Italia è all'86° posto su 108 province. La curva dei contagi provinciali ha un andamento simile a quello nazionale e, paradossalmente, i picchi di aumento dei contagi sarebbero stati raggiunti nel periodo di chiusura delle scuole;

   la privazione della didattica in presenza, come hanno dimostrato in questi mesi numerosi studi scientifici, per un periodo così lungo, ha comportato e comporta danni a studenti e studentesse di gran lunga superiori rispetto al pericolo di contagio, in particolar modo in una fase in cui le vaccinazioni del personale scolastico e della popolazione in generale, sembrano rassicurarci sull'ipotesi di un graduale e cauto ritorno alla normalità;

   in sette mesi, nessuna azione concreta sembra essere stata intrapresa per favorire la riapertura delle scuole superiori ad Avellino; nessuna proposta di introdurre i test salivari molecolari, non invasivi e molto efficaci per il tracciamento; nessun differenziamento degli orari di uffici pubblici e negozi; nessuna ipotesi di potenziamento del trasporto urbano, da controlli anti-assembramento all'uscita degli istituti, modifiche al piano traffico, disponibilità di locali extra, campagne di sensibilizzazione ad hoc –:

   quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere, per quanto di competenza, al fine di garantire il diritto all'istruzione di studenti e studentesse della città di Avellino, di sostenere un loro celere e adeguato recupero dei gap formativi e di favorire il ritorno alla didattica in presenza il prima possibile e per la ripresa dell'anno scolastico a settembre 2021.
(5-06051)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 luglio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-06051

  Onorevole Bella, mi permetta, innanzitutto, di chiarire che questo Esecutivo ha sempre profuso il massimo impegno per limitare il ricorso alla didattica a distanza alle sole condizioni caratterizzate da una particolare gravità del rischio epidemiologico, disponendo misure a carattere nazionale volte a garantire il più equo bilanciamento tra il diritto allo studio e il diritto alla salute.
  Ciò premesso, concordo con Lei: l'emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha esacerbato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità. Per questo abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest'anno e il prossimo, un'occasione che sta consentendo a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze, di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità, sulla sostenibilità e sulla tutela ambientale.
  Si tratta del Piano scuola estate da 510 milioni di euro. Di questi, 150 milioni sono risorse stanziate già dal cosiddetto «decreto sostegni», invece la parte più consistente – 320 milioni, di cui il 70 per cento dedicato proprio alle scuole del Mezzogiorno, e ulteriori 40 milioni destinati al recupero delle povertà educative – deriva dal Piano Operativo Nazionale (PON).
  La partecipazione delle istituzioni scolastiche è stata davvero significativa: ben 5.888 si sono candidate per ottenere i fondi e partecipare alle attività, di cui 5.162 scuole statali su 8.054.
  Analogo impegno, le assicuro Onorevole, stiamo profondendo per garantire un regolare avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico. Le misure contenute nel cosiddetto «sostegni bis» all'esame di questo ramo del Parlamento lo testimoniano.
  A tal fine, con il comma 4 dell'articolo 58 del citato «sostegni bis», è stato istituito un apposito Fondo per l'emergenza nello stato di previsione del Ministero.
  Le scuole statali potranno contare su ulteriori 350 milioni necessari alla ripresa dell'attività in presenza in totale sicurezza. Per gli stessi fini, ulteriori 50 milioni sono stati destinati alle scuole paritarie. Con riferimento a quest'ultime, tra gli emendamenti approvati in Commissione bilancio al decreto «sostegni bis» segnalo, in particolare, l'approvazione di una proposta emendativa che destina ulteriori dieci milioni alle scuole paritarie anche dell'infanzia.
  Le predette risorse potranno essere impiegate dalle istituzioni scolastiche per acquistare dispositivi di protezione personale, di materiali per l'igiene individuale e degli ambienti, per interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, DSA e BES, per contrastare la dispersione scolastica, per l'acquisto e l'utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi, nonché per adattare gli spazi interni ed esterni e le loro dotazioni allo svolgimento dell'attività didattica in condizioni di sicurezza, compresi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell'infrastruttura informatica.
  Inoltre, grazie ad un'ulteriore misura contenuta nel «sostegni bis» sarà possibile concedere in comodato d'uso gratuito agli studenti appartenenti a nuclei familiari meno abbienti dispositivi digitali dotati di connettività, al fine, tra l'altro, di favorire la fruizione della didattica digitale integrata, nel limite dei 20 milioni a tal fine stanziati; nonché i dirigenti degli uffici scolastici regionali potranno attivare ulteriori incarichi temporanei a docenti fino al 30 dicembre 2021 proprio per il recupero degli apprendimenti che le istituzioni scolastiche potranno impiegare in base alle loro esigenze nella loro autonomia.
  Aggiungo, ancora, che grazie alle misure adottate col richiamato decreto, gli enti locali disporranno di ulteriori 70 milioni per l'affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare – come da lei augurato – il numero di spazi per la didattica.
  Inoltre, in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico i tavoli prefettizi, già costituiti, potranno definire il più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale al fine di risolvere le problematiche relative al trasporto scolastico, nodo nevralgico per garantire un rientro a scuola in piena sicurezza.
  A tal fine l'articolo 51 del citato «sostegni bis» stante il perdurare dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, incrementa la dotazione del fondo di cui all'articolo 1, comma 816, della legge n. 178 del 2020, di ulteriori 450 milioni di euro per l'anno 2021. Tali risorse sono destinate al finanziamento dei servizi aggiuntivi programmati al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni poste al coefficiente di riempimento dei mezzi, anche in coerenza con gli esiti dei già menzionati tavoli prefettizi. Inoltre lo stesso articolo 51 dispone al comma 7, ai fini di un migliore raccordo tra gli orari di inizio e termine anche delle attività didattiche e gli orari del servizio del trasporto pubblico locale l'istituzione di un Fondo di 50 milioni di euro per il 2021 presso il Ministero dell'infrastrutture destinato all'erogazione di contributi anche agli istituti scolastici che provvedono, previa nomina, del mobility manager scolastico, a predisporre un piano spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.
  Onorevole, la sfida per la scuola resta la medesima di sempre: non lasciare indietro nessuno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica dei trasporti

rischio sanitario

diritto all'istruzione