ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06034

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/05/2021
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/05/2021
Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/05/2021
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2021
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 19/05/2021
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/05/2021

SVOLTO IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06034
presentato da
GIACOMETTO Carlo
testo di
Martedì 18 maggio 2021, seduta n. 510

   GIACOMETTO, PORCHIETTO e MARTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   sono ricorrenti i casi di soggetti imprenditoriali, in particolare dei settori della ristorazione e turistico ricettivo che denunciano il mancato accesso ai contributi a fondo perduto e altre misure di ristoro, contenute nei decreti-legge nn. 34, 104, 137 del 2020 e n. 41 dei 2021;

   una prima tipologia di soggetti esclusi sono quelli che hanno aperto l'attività a fine 2019. In tali casi questi soggetti non hanno potuto accedere alle misure basate sul confronto dei fatturati di aprile 2019 e aprile 2020. Anche la misura contenuta nell'articolo 1 del decreto-legge n. 41 del 2021, per questi soggetti, ha determinato una disparità di trattamento, in quanto l'ammontare dei contributo a fondo perduto è stato determinato sull'ammontare medio mensile dei fatturato dell'anno 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato dell'anno 2019 e quindi diviso per 12 e non diviso per i mesi di attività;

   altri soggetti hanno avuto difficoltà, che hanno in taluni casi comportato l'esclusione dal beneficio, in quanto per l'Agenzia delle entrate fa fede l'apertura della partita Iva, che spesso precede di parecchi mesi l'inizio effettivo dell'attività a causa della necessità di imputare i lavori di preparazione e ristrutturazione già al nuovo soggetto economico, mentre invece dovrebbe far fede l'apertura al pubblico che è rilevabile dalla segnalazione certificata di inizio attività (Scia);

   con riferimento all'applicazione del «decreto Sostegni», che considera anche le attività che hanno iniziato dopo il 1° gennaio 2019, taluni soggetti che avevano aperto la partita Iva a fine 2018 e avviato l'attività nel corso del 2019 si sono sentiti rispondere dall'Agenzia delle entrate che «Sono inclusi tra i soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° gennaio 2019 esclusivamente i soggetti per cui la data di apertura della partita IVA coincide o è successiva a tale data – a prescindere dalla data di inizio effettivo dell'attività» –:

   se non si ritenga opportuno, in tema di sostegni alle attività economiche che hanno difficoltà all'accesso ai contributi a fondo perduto a causa delle problematiche esposte in premessa, adottare iniziative per prevedere che i sostegni siano commisurati non su base annuale, ma in base ai mesi di effettiva attività e che per verificare l'avvio effettivo dell'attività produttiva si consideri la comunicazione di inizio attività effettuata presso la camera di commercio o della Scia.
(5-06034)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06034

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti segnalano diverse situazioni nelle quali soggetti imprenditoriali, in particolare dei settori della ristorazione e turistico, sono rimasti esclusi dall'accesso ai contributi a fondo perduto e ad altre misure di ristori, essenzialmente perché hanno aperto l'attività a fine 2019. Il contributo a fondo perduto, infatti, è stato determinato in base al fatturato medio del 2020 e a quello del 2019, diviso per 12 e non per i mesi di attività.
  Chiedono, pertanto, di sapere se non si ritenga opportuno prevedere che i sostegni siano commisurati non su base annuale ma in base ai mesi di effettiva attività e se non ritenga ulteriormente opportuno che per verificare l'avvio effettivo dell'attività produttiva si consideri la comunicazione di inizio attività effettuata presso la Camera di Commercio o della SCIA.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  In relazione al calcolo dei contributi a fondo perduto per i soggetti che hanno aperto l'attività nel 2019 trova applicazione l'articolo 1, commi 4 e 5, del decreto-legge n. 41 del 2020 attualmente all'esame della Camera dei deputati per la conversione in legge.
  Detta disposizione prevede che il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019.
  Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei predetti requisiti.
  Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 ai fini della media di cui al primo periodo, rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA, e non viene rapportato all'intero anno 2019.
  In relazione poi alle start-up innovative il nuovo comma 1-ter, introdotto in sede di conversione dal Senato del cennato decreto-legge Sostegni, riconosce un contributo a fondo perduto, per l'anno 2021 nella misura massima di euro 1.000 ai soggetti titolari di reddito d'impresa che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, la cui attività d'impresa, in base alle risultanze del registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, è iniziata nel corso del 2019, ai quali non spetta il contributo di cui all'articolo 1 del decreto in questione in quanto l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 non è inferiore almeno del 30 per cento rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019, purché siano rispettati gli altri requisiti e le altre condizione previste dal suddetto articolo 1.
  Tanto premesso, il tema dei sostegni alle start-up è stato oggetto dei cennati interventi normativi e resta all'attenzione del Governo che si propone di intervenire nell'ambito di futuri provvedimenti.