ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 510 del 18/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 18/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • DISABILITA'
Attuale delegato a rispondere: DISABILITA' delegato in data 18/05/2021
Stato iter:
19/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/05/2021
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2021
Resoconto STEFANI ERIKA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (DISABILITA')
 
REPLICA 19/05/2021
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/05/2021

SVOLTO IL 19/05/2021

CONCLUSO IL 19/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06026
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Martedì 18 maggio 2021, seduta n. 510

   GEMMATO e BELLUCCI. — Al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:

   la libertà di movimento caratterizza la vita di ogni cittadino ed è per questo motivo che abbattere le barriere architettoniche che limitano l'accessibilità agli spazi pubblici e privati alle persone con disabilità, impedendo loro di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita, deve essere uno degli obbiettivi primari perseguiti dal Parlamento e dal Governo;

   appare, dunque, necessario che le norme elaborate nel tempo siano sempre finalizzate non solo a garantire alle persone con disabilità la completa fruibilità di tutti gli spazi pubblici e privati ma anche ad assicurare che la progettazione e la realizzazione delle strutture siano sempre compatibili con i tre livelli di qualità degli spazi costruiti ovvero garantendone l'accessibilità, la visitabilità e l'adattabilità così come prescritto dalla normativa vigente in materia;

   purtroppo, ad oggi, si registrano ancora molte difficoltà da parte delle persone con disabilità a realizzare la piena inclusione sociale e la piena partecipazione alla mobilità e ciò è dovuto anche ad alcune recenti norme;

   un caso emblematico è quello del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto «decreto Rilancio»), il cui articolo 119 ha introdotto nuove disposizioni in merito alla detrazione, pari al 110 per cento, delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, e antisismici, determinando, al contempo, alcune problematiche per i soggetti interessati all'esecuzione di interventi di rimozione delle cosiddette «barriere architettoniche» in favore di persone con disabilità;

   oltre ai predetti interventi, cosiddetti «trainanti», secondo la normativa vigente possono usufruire del «superbonus» anche una serie di interventi cosiddetti «trainati», tra cui quelli finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità;

   appare evidente che, benché la ratio della normativa in questione sia condivisibile, poiché persegue gli obiettivi delle politiche di efficientamento energetico, essa risulta indirettamente penalizzante per talune persone con disabilità, poiché, per usufruire del «superbonus 110 per cento» per interventi di rimozione delle barriere architettoniche, essi devono necessariamente attuare interventi cosiddetti «trainanti» –:

   se il Governo intenda adottare iniziative di competenza, anche normative, volte a favorire la rimozione delle barriere architettoniche per le persone con disabilità sia negli edifici pubblici che in quelli privati, destinando adeguate risorse ed incentivi a tale scopo.
(5-06026)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-06026

Grazie Presidente,

  in relazione alla tematica sollevata dall'onorevole interrogante della rimozione delle barriere architettoniche e più in generale dell'accessibilità, proprio il 6 maggio scorso, in questo ramo del Parlamento, sono state approvate all'unanimità due mozioni, una unitaria delle forze di maggioranza e una del gruppo politico di Fratelli d'Italia a prima firma dell'On. Lollobrigida, per me molto importanti e che costituiscono, per la loro articolazione e consistenza, una vera e propria dichiarazione programmatica del Governo in tema di accessibilità.
  Sulla scorta degli impegni presi è chiaro l'intento dell'attuale compagine governativa di voler intervenire nella maniera più incisiva possibile con tutti gli strumenti a disposizione – normativi e finanziari – affinché alle persone con disabilità sia garantita una reale ed effettiva inclusione. Infatti, come è emerso anche durante il dibattito in Aula sul tema, la presenza di barriere ha ripercussioni anche sul tessuto economico e produttivo, in quanto non permette a tantissime persone di poter accedere in modo agevole al mondo del lavoro nonché di poter usufruire dei più svariati servizi e beni di consumo.
  Per quanto riguarda il caso citato in premessa, relativo all'articolo 119 del cosiddetto decreto «Rilancio» emanato dal precedente Governo, che ha introdotto disposizioni in merito alle detrazioni per interventi in ambito di efficienza energetica e antisismici, prevedendo che gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche siano tra quelli cosiddetti «trainati» per poter usufruire del «superbonus», il Governo, nella consapevolezza che la misura necessiti di alcuni interventi migliorativi, sta lavorando per una semplificazione e sburocratizzazione della norma che sicuramente avrà effetti benefici anche per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. In ogni caso, l'intervento, per quanto limitato ai casi suesposti, apre sicuramente nuovi spazi d'iniziativa che saranno attentamente monitorati.
  Quanto alla richiesta di sganciare questi interventi da quelli in ambito di efficientamento energetico e antisismico, essendo emersa questa richiesta dai numerosi incontri con le associazioni rappresentative della disabilità, sono al lavoro con i miei uffici per elaborare possibili soluzioni normative e quantificarne l'impatto finanziario.
  Ciò nella consapevolezza che il problema delle barriere architettoniche negli edifici privati è avvertito in modo crescente perché alle persone con disabilità, si aggiungono cause di fragilità individuale, permanente o anche solo momentanea, e occorrerà considerare ogni tipo di intervento che possa consentire anche ai nuclei familiari con capacità economica ridotta di poter accedere a questo tipo di interventi che hanno un impatto importantissimo nella qualità della vita quotidiana. La normativa di riferimento è ancora la legge n. 13, del 9 gennaio 1989, che concede ai cittadini contributi per l'abbattimento delle barriere architettoniche su immobili privati già esistenti ove risiedono portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti. Pertanto, ribadisco l'impegno al punto 4 della citata mozione unitaria volto ad «adottare iniziative per rifinanziare periodicamente e in modo adeguato il fondo di cui all'articolo 10 della legge 9 gennaio 1989, n. 13, onde favorire l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'accessibilità anche negli edifici privati».
  Non bisogna dimenticare che lo stesso PNRR di prossima attuazione prevede misure per l'abbattimento delle barriere e l'accessibilità, soprattutto in campo culturale, dell'edilizia scolastica e di quella residenziale pubblica. La sua attuazione concreta, proprio perché centrata su investimenti pubblici, potrà contribuire non poco ad eliminare ulteriori ostacoli alle persone con disabilità, nei vari comparti dell'accessibilità pubblica e privata.
  In tema di accessibilità agli edifici pubblici, sono in atto interlocuzioni con gli Uffici del Ministro della Funzione Pubblica per valutare l'opportunità di realizzare un censimento che verifichi lo stato di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici, al fine di poter calibrare al meglio gli interventi necessari.