ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05934

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 501 del 05/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: MARZANA MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 05/05/2021
Stato iter:
06/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2021
Resoconto MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2021
Resoconto CENTINAIO GIAN MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 06/05/2021
Resoconto MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2021

SVOLTO IL 06/05/2021

CONCLUSO IL 06/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05934
presentato da
MARZANA Maria
testo di
Mercoledì 5 maggio 2021, seduta n. 501

   MARZANA, GAGNARLI, BILOTTI, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, GALLINELLA, L'ABBATE, ALBERTO MANCA, MAGLIONE, PARENTELA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, ai commi 666 e 667, della legge n. 445 del 2018 (bilancio 2019) istituisce un catasto delle produzioni frutticole nazionali al fine di contribuire alla competitività e allo sviluppo del settore ortofrutticolo nazionale, attraverso una ricognizione a livello aziendale delle superfici frutticole, distinte a livello delle principali cultivar;

   i criteri e le modalità di realizzazione di tale strumento dovevano essere individuate da un decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, ma tale decreto non risulta essere mai stato emanato;

   per la realizzazione del catasto frutticolo, la stessa legge di bilancio 2019 ha autorizzato la spesa di 2 milioni di euro per il 2019 e di 3 milioni di euro per il 2020; tuttavia ad oggi, sono stati realizzati soltanto alcuni tavoli tra Ministero, associazioni di categoria e Agea, nel corso dei quali si è ipotizzato l'affidamento della gestione del catasto alla stessa Agea;

   le criticità sembrerebbero essere quelle della effettiva reperibilità dei dati, ma, a parere degli interroganti, ciò sarebbe superabile coinvolgendo più direttamente le organizzazioni di produttori;

   tutto il comparto frutticolo nazionale ha chiesto a gran voce la realizzazione del catasto, poiché tale strumento rappresenterebbe una chiara fotografia del potenziale produttivo italiano e permetterebbe alle imprese agricole di avere un possibile calendario di disponibilità dei prodotti, così da poter essere più chiaramente competitive sul mercato e migliorare i rapporti con la grande distribuzione organizzata (Gdo), con conseguenti indicazioni rispetto alle specie/varietà/periodi di maturazione già saturi o in cui ci può essere dello spazio di contrattazione;

   il catasto non è certo considerato la soluzione a tutti i problemi del comparto, ma sicuramente rappresenta uno strumento che insieme ad altri potrà rappresentare la base per il rilancio del settore frutticolo nazionale;

   tra i tanti attori che hanno maggiormente fatto sentire la propria voce, si annovera il Distretto agrumi di Sicilia, che proprio in queste settimane ha avviato un dialogo sul tema con il Ministro interrogato –:

   se, in base a quanto esposto in premessa nonché alle evidenti esigenze del settore frutticolo, non ritenga opportuno dare avvio concreto a questo strumento, costituendolo attraverso l'emanazione del decreto citato e, poi, valutando le modalità migliori per poterlo aggiornare periodicamente e in maniera efficace, anche attraverso le risorse economiche stanziate nel 2018 che, se non utilizzate, rischierebbero di tornare nella disponibilità del Ministero dell'economia e delle finanze.
(5-05934)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05934

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

  il catasto delle produzioni frutticole è senza dubbio uno strumento strategico per la gestione del potenziale produttivo italiano e, in particolare, di quelle colture che per gli elevati volumi di produzione e i calendari di maturazione ridotti o sovrapposti generano periodiche crisi di mercato e indeboliscono sia la competitività del settore che la posizione contrattuale dei produttori e delle loro organizzazioni.
  Le attività propedeutiche alla realizzazione del catasto sono state tempestivamente avviate dal Ministero, con la cooperazione di AGEA ed il coinvolgimento delle Associazioni di categoria. In tale contesto, si è prospettato un approccio trasversale per la costituzione o il riallineamento dei dati dei diversi catasti agricoli in essere (oleicolo e viticolo), utilizzando in modo coordinato ed integrato le informazioni presenti nel SIAN.
  Il progetto si pone l'obiettivo di disciplinare i contenuti di ciascuno schedario e tutto ciò che concerne la gestione dello schedario stesso, dall'iscrizione delle parcelle alla relativa verifica dell'idoneità tecnico-produttiva.
  L'obiettivo è l'individuazione di un modello unico applicabile ai tre diversi settori interessati, in grado di assicurare un'informazione coerente ed aggiornata attraverso la raccolta organizzata e sistematica delle informazioni necessarie e la definizione dei processi amministrativi per validare e certificare il dato acquisito.
  Ricordo che, a partire dal 2016, la disponibilità di un Fascicolo Aziendale Grafico ha condotto ad alcune evoluzioni (amministrative e tecnologiche), sia nel sistema dichiarativo che in quello dei controlli.
  Il progetto non è stato finalizzato in quanto, nel frattempo, sono subentrate importanti novità nell'ambito della definizione di una nuova parcella agricola di riferimento nell'ambito del SIPA, con il superamento della particella catastale.
  Il recente articolo 43, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, ha istituito un nuovo sistema unico di identificazione delle parcelle agricole, in conformità all'articolo 5 del Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione, basato sull'evoluzione e lo sviluppo di sistemi digitali che supportano l'utilizzo di applicazioni grafiche e geo-spaziali per agevolare gli adempimenti previsti in capo ai produttori dalla normativa dell'Unione europea e nazionale in materia agricola e per l'esecuzione delle attività di gestione e di controllo di competenza delle amministrazioni pubbliche.
  Con decreto del Ministro delle politiche del 1° marzo scorso è stata data attuazione alle misure recate dal citato provvedimento. In particolare, l'articolo 3, comma 4, ha stabilito che la nuova parcella di riferimento trova applicazione anche per la tenuta e l'aggiornamento degli schedari agricoli, in particolare per la corretta collocazione e identificazione territoriale delle superfici.
  Tenuto conto del nuovo quadro normativo, è ora possibile procedere all'introduzione del nuovo catasto delle produzioni frutticole nazionali, attraverso l'emanazione del previsto decreto ministeriale.