ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05896

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 497 del 29/04/2021
Trasformazioni
Trasformato il 21/06/2021 in 3/02349
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/04/2021
Stato iter:
21/06/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/04/2021

TRASFORMA IL 21/06/2021

TRASFORMATO IL 21/06/2021

CONCLUSO IL 21/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05896
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Giovedì 29 aprile 2021, seduta n. 497

   PEZZOPANE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la pandemia da COVID-19 ha colpito fortemente il settore del wedding; il fatturato del settore, secondo un report di Jfc, è crollato del 92,7 per cento rispetto ai dati dell'anno precedente, con ricadute anche sul turismo;

   stando ad una elaborazione su dati Istat sono 17 mila i matrimoni «saltati» perché previsti tra marzo e aprile 2020 e a oltre 50 mila ammonta il numero di quelli che dovevano essere celebrati tra maggio e giugno 2020;

   prima della pandemia l'industria legata al comparto dei matrimoni aveva registrato 486 milioni di euro di fatturato da oltre 9 mila matrimoni di stranieri in Italia, con un milione e 783 mila presenze sul territorio tra invitati e partecipanti;

   considerando che i mercati Usa e Gran Bretagna – afferma Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e direttore dell'Osservatorio italiano destination wedding tourism – rappresentavano in epoca pre-pandemia ben il 39,6 per cento del valore del wedding tourism, dalla rilevazione emerge che i wedding specialists operanti in questi due mercati hanno perso, nel 2020, il 69,7 per cento degli eventi e il 78,9 per cento di fatturato;

   stando sempre al report di Jfc, per il 45,2 per cento degli operatori non ci sarà alcuna ripartenza prima della primavera 2022;

   il mondo del wedding vive di programmi a lungo termine. Dall'inizio dei preparativi alla realizzazione di un matrimonio passano molti mesi, a volte anni. Ciò implica che per molti operatori del settore, anche ripartendo nel 2021, non si riusciranno a vedere i primi guadagni effettivi prima della primavera del 2022. Un tempo troppo lungo che rischia di far morire un settore in sofferenza da ormai un anno;

   nei giorni scorsi, oltre 50 mila operatori economici e oltre mezzo milione di lavoratori del settore – uniti in occasione della manifestazione indetta da «Insieme per il Wedding» – hanno chiesto al Governo indicazioni e tempi certi per la futura ripresa dei matrimoni e degli eventi in Italia, la sospensione delle cartelle esattoriali e dei tributi per il 2020/2021, accesso a finanziamenti a fondo perduto per le aziende e indennità per i lavoratori autonomi –:

   se il Governo non intenda adottare iniziative urgenti a sostegno del settore del wedding individuando misure volte a fornire indicazioni e tempi certi per la ripresa, in sicurezza, dei matrimoni e degli eventi in Italia prevedendo in particolare la sospensione delle cartelle esattoriali e dei tributi per l'anno 2020/2021 e l'accesso a finanziamenti a fondo perduto per le aziende nonché indennità per lavoratori autonomi impegnati nel settore.
(5-05896)