ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05795

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 490 del 20/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CATTANEO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 20/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/04/2021
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/04/2021
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/04/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/04/2021
Stato iter:
21/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/04/2021
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2021
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/04/2021
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/04/2021

SVOLTO IL 21/04/2021

CONCLUSO IL 21/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05795
presentato da
CATTANEO Alessandro
testo di
Martedì 20 aprile 2021, seduta n. 490

   CATTANEO, MARTINO, GIACOMETTO, BARATTO e PORCHIETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'esperienza di questi primi mesi di «Superbonus» dimostra che la complicazione delle regole e l'incertezza rendono difficile la pianificazione degli interventi e la gestione delle procedure. Anni di proroghe e modifiche hanno generato una disciplina incoerente sparpagliata tra decreti-legge e manovre finanziarie;

   la pratica quotidiana rivela le incongruenze e i problemi applicativi dei bonus casa, che non si fermano al 110 per cento ma investono anche le detrazioni ordinarie. Il decreto 6 agosto 2020, sui requisiti tecnici per l'accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, influenza anche le regole applicative dell'ecobonus ordinario e del bonus facciate, quando includono lavori di coibentazione;

   l'arrivo del «Superbonus 110 per cento» ha lasciato inalterati i vecchi ecobonus al 70 e 75 per cento in condominio, introdotti cinque anni fa. Il bonus mobili si può abbinare solo alla detrazione del 50 per cento (o al sismabonus) e non all'ecobonus. I benefìci per il cambio della caldaia e delle finestre oggi possono andare dal 50 al 110 per cento (con requisiti e procedure differenti); l'isolamento termico delle pareti può avere addirittura il 50, 65, 70, 75, 90 o 110 per cento di detrazione. Anche il perimetro degli edifici ammessi (abitativi e non) e delle zone di ubicazione (A, B o C) presenta grandi differenze e può produrre risultati incomprensibili e discriminatori per i cittadini;

   l'orizzonte temporale è un fattore chiave: l'unica detrazione prevista fino al 30 giugno 2022 è il superbonus: ci sono banche che preferiscono attendere l'approvazione definitiva del Pnrr, prima di impegnarsi ad acquistare i crediti per lavori da svolgere dopo il 2021;

   si pone la necessità che eventuali abusi edilizi vengano sanati prima dell'avvio dei favori agevolati, trovando un punto di equilibrio tra semplificazione delle procedure e lotta all'abusivismo;

   la Ministra Carfagna ha lanciato un allarme in merito al fatto che i dati dimostrano come le regioni meridionali assorbiranno solo il 9 per cento delle risorse del «Superbonus»: la debolezza delle pubbliche amministrazioni e la confusione accumulata negli anni tra piani urbanistici e condoni impediscono l'accesso dei cittadini alle misure;

   i committenti faticano a trovare progettisti e le imprese hanno problemi a trovare gli asseveratori. Si levano da più parti (professionisti, imprese, committenti, amministrazioni locali) richieste di semplificazione –:

   quali iniziative intenda adottare a breve il Governo per uniformare, coordinare, semplificare e stabilizzare, quanto meno fino al 2023, il complesso dei bonus edilizi stratificatisi negli ultimi decenni (ristrutturazione dal 1996, riqualificazione energetica dal 2007).
(5-05795)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05795

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante fa riferimento alla normativa sul cosiddetto «Superbonus 110 per cento» di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e successive modificazioni, evidenziando che i primi mesi di applicazione del Superbonus dimostrerebbero che la complicazione delle regole e l'incertezza della normativa rendono difficile la pianificazione degli interventi.
  Gli Onorevoli segnalano che vi sarebbero problemi applicativi e incongruenze tra Superbonus ed ecobonus ordinario e bonus facciate e che si sarebbero creati risultati incomprensibili e discriminatori dalla coesistenza tra Superbonus e le altre misure agevolative che prevedono diverse percentuali di detrazione.
  A parere degli Interroganti vi sarebbe la necessità di estendere la durata del Superbonus e bisognerebbe risolvere normativamente la questione dell'applicabilità del Superbonus in caso di abusi edilizi.
  Inoltre, il Superbonus dovrebbe essere reso più accessibile per le regioni meridionali che assorbiranno solo il 9 per cento delle risorse stanziate.
  Tanto premesso, gli Onorevoli interroganti chiedono di sapere quali interventi intende adottare a breve il Governo per uniformare, coordinare, semplificare e stabilizzare, quanto meno fino al 2023, il complesso dei bonus edilizi stratificatisi negli ultimi decenni (ristrutturazione dal 1996, riqualificazione energetica dal 2007).
  Al riguardo, sentiti anche i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta che è all'attenzione del Governo un ulteriore intervento normativo di proroga dei menzionati bonus edilizi.
  Sul riordino della materia sollecitato dagli Onorevoli interroganti, il Ministero delle transizione ecologica rileva che l'edilizia rappresenta per l'Italia un settore trainante del sistema economico e occupazionale e negli ultimi anni ha registrato una importante crisi con la perdita di posti di lavoro e la chiusura di molte aziende.
  Da quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni dell'Ance, il mercato dell'edilizia è oggi costituito prevalentemente da una domanda di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio esistente e, in tale contesto, i lavori di recupero edilizio e riqualificazione energetica attivati con gli incentivi fiscali hanno generato un significativo giro d'affari. Più specificatamente, nell'ambito dell'efficienza energetica si segnalano come meccanismi incentivanti già attivi da diversi anni il cosiddetto «Ecobonus» ed il Conto termico, a cui si aggiungono, con finalità non prettamente di efficienza energetica, il cosiddetto «Bonus Casa», «Sismabonus» ed il «Bonus facciate».
  Gli investimenti veicolati dalle detrazioni fiscali (Bonus casa e Ecobonus), sempre secondo l'Osservatorio dell'ANCE, dal 2013 al 2019 hanno mediamente stimolato investimenti per circa 22-23 miliardi di euro all'anno e portato all'assunzione di circa 47.000 unità, come emerge dalla Risoluzione di dicembre 2019 della X Commissione del Senato sulle ricadute dei sistemi incentivanti per la riqualificazione energetica degli edifici sulle filiere produttive di settore (Doc. XXIV, n. 14). A tali benefici, ovviamente, si aggiungono quelli derivanti dal risparmio energetico e dal contrasto ai cambiamenti climatici.
  Tanto premesso, dal punto di vista tecnico, è valutata positivamente l'ipotesi di una revisione coordinata delle detrazioni fiscali che hanno finora prodotto buoni risultati ma si presentano come un complesso molto frammentato (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Bonus casa, Bonus facciate. Bonus mobili, Bonus verde, Bonus alberghi).