ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05758

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 13/04/2021
Stato iter:
14/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/04/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/04/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 14/04/2021
Resoconto ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/04/2021

SVOLTO IL 14/04/2021

CONCLUSO IL 14/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05758
presentato da
MARAIA Generoso
testo di
Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485

   MARAIA, ALEMANNO, DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, DI LAURO, LICATINI, MICILLO, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   per far fronte alle procedure di infrazione in materia ambientale avviate dall'Unione europea il nostro Paese ha previsto nel 2016, l'istituzione del commissario straordinario unico per la depurazione, affinché si occupi di tutti gli interventi necessari all'uscita degli agglomerati individuati dalla procedura di infrazione della direttiva dell'Unione europea sulle acque reflue, oggetto delle condanne della Corte di giustizia dell'Unione europea nelle cause C-565/2010 e C-85/2013;

   la procedura di infrazione europea 2004/2034 avviata nei confronti del nostro Paese, giunta a sentenza di condanna del 19 luglio 2012, ricomprende tra gli agglomerati della regione Puglia, in violazione della normativa europea, quello di Porto Cesareo (Lecce), in ragione del fatto che il comune non risulta provvisto di idoneo impianto fognario;

   inoltre, il limitrofo agglomerato di Nardò (Lecce) è servito da un depuratore dotato di scarico in battigia lungo la linea di costa, collocato presso la località di Torre Inserraglio, zona di notevole richiamo turistico ed individuata quale sito di interesse comunitario IT9150024, per l'alto valore ambientale che lo contraddistingue;

   secondo la deliberazione di giunta regionale n. 240 del 22 febbraio 2011, la regione Puglia ha disposto la realizzazione della condotta sottomarina di Nardò. Data la sua importanza, in quanto recapito finale indispensabile per la messa in esercizio dell'impianto di depurazione a servizio degli agglomerati urbani di Nardò e Porto Cesareo, la realizzazione della condotta risulta già finanziata a valere sulle risorse del Pos Fesr 2007/2013, ma non è mai stata effettivamente realizzata –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di verificare, sotto il profilo tecnico e finanziario, l'adeguatezza delle opere già realizzate e le criticità riscontrate nella definizione delle soluzioni progettuali per gli interventi ancora in fase di realizzazione, attesa l'urgenza di portare a compimento la realizzazione della condotta sottomarina di cui in premessa, funzionale alla messa in esercizio del sistema di depurazione, al fine di rendere conforme gli agglomerati urbani di Nardò e Porto Cesareo, scongiurando qualsiasi ulteriore pregiudizio per la popolazione residente e preservando l'ambiente marino e costiero da fonti di inquinamento.
(5-05758)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05758

  Con riferimento alle questioni poste dagli Onn.li interroganti va premesso che, come segnalato, la Corte di giustizia ha adottato nei confronti dell'Italia una sentenza di condanna – con irrogazione di sanzioni pecuniarie – per la violazione della normativa UE in tema di sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue nel Comune di Porto Cesareo.
  Si osserva al riguardo che, proprio al fine di superare le criticità contestate in sede europea, l'agglomerato di Porto Cesareo è attualmente interessato da 4 interventi la cui conclusione condurrà, entro il dicembre del 2023, all'adeguamento dello stesso ai requisiti della Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue.
  Lo stato di attuazione degli interventi, di cui l'Acquedotto Pugliese è il Soggetto attuatore, risulta il seguente:

   per quanto riguarda il progetto per le opere di normalizzazione della fognatura nera e adeguamento dell'impianto di depurazione di Nardò e costruzione del collettore emissario i lavori sono stati completati a luglio 2019;

   per quanto riguarda il completamento della rete fognaria e idrica al servizio dell'area urbana di Porto Cesareo e della località La Strea (codice P9110), anche in questo caso i lavori sono stati completati a luglio 2019;

   per ciò che concerne l'adeguamento dell'impianto depurativo di Porto Cesareo i lavori sono attualmente in corso. Si osserva al riguardo che in data 20 febbraio 2020 l'intervento è stato appaltato e, a causa delle impreviste circostanze in ordine all'evoluzione dell'emergenza COVID-19, la consegna dei lavori è stata effettuata solo in data 25 maggio 2020.1 lavori sono comunque attualmente in corso;

   per quanto riguarda, infine, il completamento rete idrica e fognaria dell'abitato di Porto Cesareo, segnalo che è in corso l'iter autorizzativo sul progetto definitivo.

  Rappresento, inoltre, che la mancata realizzazione della condotta sottomarina, già finanziata a valere sulle risorse del POR FESR 2007/2013, è conseguente alla variazione, nel Piano di Tutela delle Acque (deliberata dalla Regione nel dicembre 2017), del recapito finale degli impianti di depurazione degli agglomerati di Nardò e di Porto Cesareo, avvenuta a seguito delle forti opposizioni manifestate dal territorio e dallo stesso Comune di Nardò, il quale si è opposto alla soluzione per cui la condotta sottomarina recante i reflui provenienti dall'impianto di depurazione di Porto cesareo transitasse nel tratto di costa di fronte il Comune di Nardò.
  Pertanto, il recapito finale di entrambi gli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati di Porto Cesareo e Nardò, già individuato nel Mar Ionio con condotta sottomarina, è stato modificato attraverso la soluzione del riuso / suolo / mare in battigia (previa depurazione con eco-filtri e riuso in agricoltura di parte dei reflui).
  L'adozione di questa nuova modalità di scarico dei depuratori ha inevitabilmente comportato la necessità di richiedere una deroga da parte del Ministero della Transizione Ecologica (già Ministero dell'Ambiente) per lo scarico su suolo con distanza dal mare inferiore ai valori stabiliti dal decreto legislativo n. 152 del 2006, deroga che non è stata al momento concessa e per la quale non sono state ancora individuate, allo stato, idonee soluzioni tecniche.
  Nelle more della definizione della concessione della deroga da parte del Ministero, ovvero di una diversa soluzione condivisa con la struttura ministeriale e quella del Commissario straordinario unico di cui al decreto-legge n. 243/2016, dopo il completamento dei lavori di potenziamento dell'impianto di depurazione di Porto Cesareo – finalizzati ad incrementare la potenzialità di trattamento dell'impianto a 31.200 AE (abitanti equivalenti) – e relativo collaudo tecnico-amministrativo, la Regione potrà valutare la possibilità di rilasciare un'autorizzazione provvisoria allo scarico ex articolo 124 del Cod. ambiente. Ciò sarà possibile a condizione che la Giunta Regionale approvi un piano di azione che preveda la possibilità di scaricare i reflui depurati dall'impianto di Porto Cesareo, insieme a quelli provenienti dal depuratore di Nardò, nell'attuale punto di scarico già utilizzato da quest'ultimo (attraverso la richiamata soluzione del mare in battigia, previa depurazione con eco-filtri e riuso in agricoltura di parte dei reflui).