ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05746

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 485 del 13/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 13/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021
ZENNARO ANTONIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05746
presentato da
CENTEMERO Giulio
testo di
Martedì 13 aprile 2021, seduta n. 485

   CENTEMERO, CANTALAMESSA, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, RIBOLLA e ZENNARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   già con atto urgente di sindacato ispettivo n. 5-05704 gli interroganti richiamavano l'attenzione del Governo sui ritardi di una serie di decreti attuativi delle misure introdotte per fronteggiare la crisi economica correlata all'emergenza pandemica da Covid-19;

   nello specifico gli interroganti evidenziavano la mancanza di ben 675 decreti attuativi su un totale di 1.178, tra cui uno concernente l'istituzione del cosiddetto «Fondo controesodo» e del conseguente regime speciale per i lavoratori impatriati che avevano trasferito la propria residenza in Italia dopo il 30 aprile 2021; in mancanza del decreto Mef, tali lavoratori non possono avvalersi del regime più favorevole introdotto dal cosiddetto decreto crescita e pari al 70 per cento vedendosi invero applicata l'agevolazione nella minor misura del 50 per cento;

   la risposta degli uffici al quesito, limitandosi a riportare quanto previsto nella circolare dell'Agenzia delle entrate n. 33/E del 2020, ovvero che nelle more dell'emanazione del decreto a tali soggetti si applica il 50 per cento in luogo del 70 per cento, di fatto ha fornito la fotografia attuale senza alcuna indicazione circa la tempistica del decreto atteso;

   in tale critico quadro di mancato decreto attuativo e conseguente interpretazione penalizzante, si inserisce, sempre con riguardo ai lavoratori impatriati, anche il recente provvedimento n. 60353 del 3 marzo 2021 del direttore dell'Ade, che ha definito le modalità con cui lavoratori, dipendenti e autonomi potranno optare per la proroga, per ulteriori cinque periodi d'imposta, del regime fiscale agevolativo degli impatriati di cui al menzionato «decreto crescita», come revisionato dalla legge di bilancio 2020;

   dalla lettura di tale provvedimento sembra evincersi che l'agevolazione della proroga si applica esclusivamente ai soggetti rientrati in Italia prima del 30 aprile 2019, che siano iscritti all'Aire o cittadini di Stati membri della Unione europea e che alla data del 31 dicembre 2019, risultino già beneficiari del regime di cui all'articolo 16 del decreto legislativo n. 147 del 2015;

   tale previsione, a quanto consta all'interrogante, sembra escludere dal perimetro dell'applicazione i cittadini britannici che, alla luce della Brexit, hanno trasferito la propria residenza in Italia prima del 30 aprile del 2019 ed alla data del 30 dicembre 2019 godevano del regime agevolativo per i lavoratori impatriati –:

   se ed in che tempi il Governo intenda adottare iniziative volte a dare piena attuazione al regime agevolativo dei lavoratori impatriati, provvedendo ad una celere emanazione del decreto attuativo relativo al cosiddetto Fondo controesodo e se, l'esclusione dei cittadini britannici che hanno trasferito la propria residenza in Italia prima del 30 aprile 2019 dalla misura di proroga delle disposizioni di cui al succitato decreto Crescita (articolo 5 del decreto-legge n. 34 del 2019) sia la conseguenza di una disattenzione dovuta a un preciso intendimento del Governo.
(5-05746)