ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: LACARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05740
presentato da
LACARRA Marco
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   LACARRA e UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   qualche giorno fa Riccardo Cristello, tecnico di magazzino sin dal 2000 degli stabilimenti siderurgici di Taranto, ha pubblicato sul suo profilo facebook un post in cui invitava a vedere «Svegliati amore mio», fiction andata in onda sui canali Mediaset dal 24 marzo al 7 aprile 2021 (che racconta la storia della madre di una bambina ammalata di leucemia a causa delle emissioni provenienti dall'acciaieria «Ghisal», ubicata nella stessa zona dove abita la famiglia e dove è anche impiegato il papà della bimba;

   nel suo post, Cristello faceva riferimento a «situazioni di inquinamento ambientale», senza mai citare ArcelorMittal, segnalando la gravità delle conseguenze delle emissioni di impianti industriali inquinanti sulla salute delle persone;

   il 31 marzo ArcelorMittal ha trasmesso a Cristello e a un suo collega, anch'egli autore della stessa condivisione, la comunicazione di avvio del procedimento disciplinare con sospensione e inibizione all'ingresso nello stabilimento;

   in data 8 aprile 2021 è stata notificata la comunicazione di licenziamento per giusta causa poiché, secondo la multinazionale, si era reso autore di «affermazioni di carattere lesivo e minaccioso» tali da denigrare l'azienda, accusandolo infine di aver favorito la «distribuzione di notizie false e non verificate che a loro volta possano lederne l'immagine ma soprattutto procurare allarme e sconcerto nei lavoratori e nella popolazione»;

   nell'opinione dell'interrogante, ArcelorMittal ha dato prova per l'ennesima volta di tenere un atteggiamento autoritario e oppressivo nei confronti dei dipendenti degli stabilimenti di Taranto, arrivando persino, come nel caso di specie, a negare il diritto costituzionalmente garantito di esprimere liberamente la propria opinione minacciando e dando esecuzione al licenziamento; l'interruzione del rapporto lavorativo, per giunta, e sempre nell'opinione dell'interrogante, si rivela ancor più grave se comparato con il trattamento riservato al collega di Cristello, che è stato «perdonato» dall'azienda dopo aver espresso esplicite scuse in merito alla medesima «colpa» pur di salvaguardare il posto di lavoro, poiché tale decisione rimarca la volontà di ArcelorMittal di rendere manifesto un potere illecito di vero e proprio controllo sui propri dipendenti, in sfregio ai diritti che informano il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro;

   è doveroso infine ricordare che Taranto è parte di un'area di crisi ambientale; i siti d'interesse nazionale, individuati, ai fini della bonifica, in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante, in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. Tale circostanza scongiura l'eventualità, paventata da ArcelorMittal che il post di Cristello possa creare «allarme sociale», poiché l'allarme sociale è già purtroppo evidente agli occhi di cittadini e lavoratori, e si basa su dati scientifici riconosciuti anche dallo Stato, tanto da dichiarare l'area di Taranto e quella dei comuni limitrofi un'area ad elevato rischio ambientale –:

   se e quali iniziative intendano intraprendere rispetto alla vicenda riportata in premessa e se intendano dare seguito alle opportune verifiche sulla sussistenza dei motivi che hanno portato al licenziamento di Cristello;

   se intendano, per quanto di competenza, diffidare ArcelorMittal dal reiterare tali atteggiamenti che appaiono estremamente lesivi dei diritti dei dipendenti.
(5-05740)