ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 12/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05731
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   BRAGA. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia ed il bacino del Mediterraneo è una delle aree del pianeta più vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici. L'importante catena delle Alpi e delle Prealpi non fa eccezione. Nel corso degli ultimi 150 anni, la regione alpina ha registrato un aumento della temperatura media annua quasi doppio rispetto alla media dell'emisfero settentrionale. Aumento della temperatura, alternarsi di siccità e precipitazioni meteorologiche violente, ovvero più in generale il cambiamento nelle modalità climatiche, hanno un impatto già evidente sulla vita nel suo complesso nelle regioni di montagna. L'Agenzia europea dell'ambiente afferma che se continuasse tale tendenza, il 95 per cento della massa dei ghiacciai alpini probabilmente sarà scomparsa entro la fine del corrente secolo;

   lo dimostra la difficile situazione idrometrica del Lario, meglio conosciuto come lago di Como che soffre di una grave siccità dei suoi principali immissari: l'Adda, il Mera e il Fiumelatte. Come riportano alcuni recenti articoli usciti sulla stampa locale comasca e un servizio del Tg1 Rai del 5 aprile 2021, nel mese di marzo si evidenzia un abbassamento del livello idrometrico del bacino di 12,5 cm, pari a circa 17,4 miliardi di litri d'acqua in meno. Il lago di Como, oltre ad essere il lago più profondo d'Italia, è quello con maggiore estensione perimetrale e il terzo per superficie e volume tra i laghi nazionali;

   sebbene la quantità di pioggia caduta nell'area comasca nell'ultimo quadrimestre si sia attestata nella media del periodo, il bimestre febbraio-marzo 2021 si è caratterizzato per un deficit di pioggia tra il 50 per cento e il 75 per cento. Il calo del livello idrico non stagionale del Lario, con il manifestarsi – purtroppo – con chiara regolarità dell'alternarsi di eventi alluvionali e siccitosi, è una questione da affrontare senza alcun indugio, anche per le sue gravi ricadute sulla stabilità dei versanti rivieraschi;

   si registra, inoltre, grande allarme dei pescatori per l'assenza di precipitazioni, perché la correlata siccità non permette a molte barche di uscire dalla secca ed entrare in acqua;

   come per molti altri bacini idrici, anche il lago di Como si caratterizza per una pluralità di utilizzo delle acque, per attività di carattere industriale e agricolo, non sempre gestite dai soggetti competenti, tra cui il Consorzio d'Adda, con la giusta attenzione alla salvaguardia ecologica e ambientale del lago –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e intenda valutare per quanto di competenza e d'intesa con la regione Lombardia, gli enti territoriali interessati, il Consorzio dell'Adda, l'Anbi e le associazioni di categoria, l'istituzione di un tavolo tecnico per mettere in campo ogni iniziativa utile ad affrontare la grave situazione ecosistemica del lago di Como, salvaguardando la salute ambientale del bacino e le attività delle comunità rivierasche.
(5-05731)