ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05729

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: ANGIOLA NUNZIO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05729
presentato da
ANGIOLA Nunzio
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   ANGIOLA. — Al Ministro della salute, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   dal 2014 è presente sul territorio italiano un insetto parassita estremamente aggressivo, la Toumeyella parvicornis (cocciniglia tartaruga), che attacca prevalentemente il pino domestico (Pinus pinea) nutrendosi della sua linfa e ricoprendone le chiome con una melata su cui si sviluppa un fungo crostoso di colore nero (fumaggine) che imbratta massicciamente le piante ospiti, impedendone la fotosintesi e portandole rapidamente alla morte (si stima una mortalità superiore al 90 per cento);

   tale parassita si riproduce esponenzialmente: dopo aver devastato la Campania ed aggredito almeno l'80 per cento dei pini di Roma (circa un milione) e del litorale laziale (la pineta di Castel Fusano versa in condizioni di fortissima sofferenza, ampiamente documentata), l'infestazione inizia ad interessare la Toscana e l'Umbria;

   non è più procrastinabile l'adozione di immediate misure di contrasto, su scala nazionale e nelle aree attualmente interessate dall'infestazione (Lazio e Campania, soprattutto l'area urbana di Roma ed il vicino litorale), tese a scongiurare l'imminente e concreto rischio di estinzione del Pinus pinea, analogamente a quanto già avvenuto nelle isole di Turks e Caicos per il P. caribea var. bahamensis;

   tale infausta prospettiva, supportata da ampi riscontri scientifici, determinerebbe – a tacer d'altro – un immane danno ambientale per il nostro Paese (tanto più grave alla luce delle spiccate proprietà di cattura della CO2 e delle polveri sottili possedute dal Pinus pinea) ed una perdita irreparabile stante la posizione centrale storicamente assunta dal Pinus pinea, quale elemento portante della tradizione paesaggistica italiana (tanto da essere noto in Francia come Pin d'Italie e nel Regno Unito come Italian Stone Pine);

   tra il 2019 ed il 2020 sono state condotte ampie sperimentazioni, specie a Roma e nella Città del Vaticano, le quali hanno confermato l'efficacia (compresa tra il 95 per cento ed il 100 per cento) dei trattamenti di endoterapia con abamectina, mentre altre metodologie (ivi compreso l'utilizzo di antagonisti naturali) hanno prodotto risultati inferiori o addirittura scarsi;

   solo il 12 marzo 2021 il Ministero della salute ha autorizzato un prodotto fitosanitario a base di abamectina per l'impiego in endoterapia sugli alberi del genere Pinus, per il contrasto alla Toumeyella parvicornis, ma in deroga e per la durata di 120 giorni a decorrere dal 1° maggio 2021;

   nonostante l'esistenza di un'emergenza conclamata e la concreta possibilità di intervenire efficacemente senza ricorrere ad abbattimenti (se non in caso di estrema compromissione delle alberature) e mediante metodologie ampiamente conosciute e praticate (ad esempio, per il contrasto alla processionaria del pino), il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali non ha ancora emanato il decreto per la lotta obbligatoria e non sono state ancora stanziate le risorse economiche necessarie per la cura dei pini;

   salvare i pini è un dovere verso l'ambiente, la salute e la nostra identità storica;

   incorniciando monumenti e ruderi, i pini secolari sono protagonisti identitari dei paesaggi italiani, conferendo un'atmosfera unica alle nostre città d'arte. Parchi e giardini storici, definiti dalla Carta internazionale di Firenze «musei viventi», hanno negli alberi il loro elemento più importante. Privare Roma e l'Italia dei suoi pini secolari intorno ai monumenti, lungo strade, viali e piazze, nelle ville storiche, nei parchi archeologici e nelle riserve sarebbe un disastro ambientale, paesaggistico ed artistico di proporzioni immani;

   è dunque necessario individuare e porre in atto tutte le misure fitosanitarie per eradicare o contenere la Toumeyella Parvicornis –:

   se e quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere al fine di impedire il verificarsi di un gravissimo e irreparabile danno al patrimonio arboreo di Roma e, più in generale, del nostro Paese;

   se, in particolare, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali intenda provvedere all'adozione del decreto per la lotta obbligatoria alla Toumeyella parvicornis e all'adozione di ogni conseguente iniziativa di propria competenza.
(5-05729)