ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05709

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/04/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05709
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo presentato
Mercoledì 7 aprile 2021
modificato
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   VIANELLO, SUT, MARTINCIGLIO, MASI, GRIPPA, CORNELI, TERZONI, VILLANI, DI LAURO, EMILIOZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   da fonti di stampa del 3 aprile 2021 si apprende che alcuni operai dell'ex Ilva di Taranto, ora Arcelor Mittal, sono stati sospesi e rischiano il licenziamento per avere invitato a guardare la serie tv «Svegliati amore mio» con post sul canale social Facebook, in cui si mette in evidenza come il dramma della fiction sia simile a quello che vivono i cittadini e i lavoratori a Taranto. La fiction di Canale 5, diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo e interpretata da Sabrina Ferilli, Ettore Bassi e Francesco Arca, punta i riflettori sul dramma dell'inquinamento ambientale prodotto dai veleni emessi dalle industrie. Vittime del provvedimento di sospensione sono lavoratori, nonché padri di famiglia;

   il testo del post oggetto di provvedimento disciplinare è il seguente: «Fiction, che rispecchia pienamente il dramma di ciò che viviamo da più di 50 anni a Taranto per via dell'industria siderurgica, ieri di Stato poi passata per mano dei Riva (con il nome Ilva) e per finire ad Arcelor Mittal e Invitalia (nuovamente Stato). Tutto perfettamente corrispondente alla realtà, dalle polveri rosse e nere alle malattie e morte soprattutto dei più piccoli che vivono a ridosso di quella fabbrica di morte, oltre all'inferno dell'area a caldo e le condizioni lavorative indegne in cui si opera per produrre l'acciaio o per qualcuno Pil nazionale»;

   l'interrogante ritiene che tale post corrisponda ad una consapevole ma pacifica opinione personale, riconducibile alla libertà di espressione tutelata dall'articolo 21 della Costituzione, come principio imprescindibile di ogni sistema democratico, in cui si evidenza una realtà drammatica che i cittadini di Taranto, ormai esasperati, vivono da troppo tempo. In merito, si ricorda che per il caso Ilva sono stati emanati ben 12 decreti-legge per impedire il sequestro senza facoltà d'uso dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto, adoperato dalla magistratura nel 2012 in quanto a detta dei giudici, a seguito di indagini epidemiologiche e chimiche: «L'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera emessi dall'impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte. I modelli di analisi messi a punto hanno consentito di stimare quantitativamente il carico annuale di decessi e di malattie che conseguono all'esposizione all'inquinamento»;

   si noti come sia nel 2012 sia tutt'oggi i limiti emissivi siano stati rispettosi dei valori previsti dalla legge italiana, tuttavia, tali limiti sono ben più alti se rapportati ai limiti emissivi considerati dall'Organizzazione mondiale della sanità. È inoltre provato, con la Valutazione del danno sanitario disposta ai sensi della legge regionale n. 24 del 2012, che l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) dell'Ilva non sia in grado di garantire la salute della popolazione e dei lavoratori. A rinforzare le tesi della nocività delle emissioni del polo industriale di Taranto sul territorio vi sono i dati dello studio Sentieri –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti espressi in premessa e quali iniziative di competenza intendano adottare affinché i lavoratori non siano soggetti a comportamenti che appaiono pesantemente lesivi dei propri diritti e della propria posizione lavorativa, oltre che della dignità personale, da parte dell'azienda, solo per aver espresso sui social pacifiche opinioni personali garantite dall'articolo 21 della Costituzione.
(5-05709)