ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BURATTI UMBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
08/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2021
Resoconto BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2021
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 08/04/2021
Resoconto BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2021

SVOLTO IL 08/04/2021

CONCLUSO IL 08/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05703
presentato da
BURATTI Umberto
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   BURATTI, FRAGOMELI, DE MICHELI, SANGA, SANI e TOPO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il prolungarsi della crisi sanitaria continua a incidere negativamente sulle attività di impresa e sull'occupazione determinando rilevanti impatti economici e sociali; è quindi ancora fondamentale sostenere le imprese, evitando la perdita di capacità produttiva, creando i presupposti per fornire i mezzi, anche finanziari, per riattivare rapidamente la produzione una volta terminata l'emergenza sanitaria e contribuire alla crescita economica del Paese;

   secondo un comunicato congiunto del 24 marzo 2021, emanato dalla Task Force per assicurare l'efficiente e rapido utilizzo delle misure di supporto alla liquidità, costituita dal Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero dello sviluppo economico, la Banca d'Italia, l'Abi, Mcc e Sace, al 12 marzo 2021 sono pervenute oltre 2,7 milioni di domande di adesione alle moratorie sui prestiti, per un valore di circa 294 miliardi di euro e superano 149 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (1.838.477 le richieste nel periodo dal 17 marzo 2020 al 23 marzo 2021);

   le evidenze raccolte dalla Banca d'Italia mostrano che circa i due terzi degli importi delle moratorie richieste e approvate dalle banche da marzo 2020 sono ancora in essere; al 12 marzo è stato erogato circa il 93 per cento delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo;

   anche le rappresentanze delle categorie produttive ritengono fondamentale continuare a garantire la liquidità alle imprese e la modifica del Temporary Framework sugli aiuti di Stato in relazione all'evoluzione della situazione dal momento che il limite temporale, fissato a sei anni per gli aiuti sotto forma di garanzia sui prestiti, appare estremamente stringente in considerazione della durata e della profondità della crisi;

   l'articolo 1, comma 244, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha prorogato dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021 l'operatività dell'intervento straordinario in garanzia del Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese, previsto dall'articolo 13, comma 1, del decreto-legge n. 23 del 2020, per sostenere la liquidità delle imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 –:

   come valuti la possibilità di adottare iniziative normative volte ad introdurre, nel prossimo provvedimento utile, disposizioni volte a prorogare fino al 30 giugno 2022 la moratoria in favore delle micro, piccole e medie imprese relativamente all'apertura di credito e concessione di prestiti e finanziamenti, compatibilmente con il quadro comunitario, nonché l'operatività straordinaria del Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese a supporto della liquidità.
(5-05703)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05703

  Riguardo alle moratorie bancarie ed alla richiesta di allungamento dell'attuale periodo di vigenza, come rappresentato recentemente dal Ministero dell'economia e delle finanze anche in occasione di un'interrogazione di analogo contenuto, si evidenzia, preliminarmente, che la moratoria ex art. 56 DL 18/2020 è già stata prorogata 2 volte (da ultimo con la legge di bilancio).
  In proposito si ricorda che le Linee Guida dell'Autorità Bancaria Europea (EBA –European Banking Authority) sulle moratorie del 2 aprile 2020 (EBA/GL/2020/02), come modificate, da ultimo, il 2 dicembre 2020 (EBA/GL/2020/15), hanno fissato un limite di durata massima della sospensione dei pagamenti pari a nove mesi (o il termine maggiore di nove mesi purché concesso interamente prima del 30 settembre 2020), oltre il quale i benefici previsti dalle linee guida non sono più applicabili. Dopo tale termine le banche sono chiamate a valutare se classificare le esposizioni in moratoria come «oggetto di concessione» (forborne) e, qualora successivamente a tale classificazione ricorrano i requisiti previsti dalle Linee Guida dell'EBA sull'applicazione della definizione di default (EBA/GL/2016/07 del 28 settembre 2016), procedere alla classificazione come esposizioni forborne non-performing, con le conseguenze che ne derivano (anche in termini di applicazione del calendar provisioning).
  La classificazione come forborne non-performing di una impresa beneficiaria di una moratoria che sia stata già classificata come forborne, in base alle Linee guida EBA sulla definizione di default, potrebbe avvenire, tra le varie ipotesi previste:

   i) qualora il posticipo dei pagamenti, escluso il periodo coperto dalle linee guida EBA (come chiarito con una specifica FAQ del 29 gennaio u.s.), abbia determinato una riduzione del valore atteso del finanziamento, rispetto al valore originario, sopra la soglia dell'1 per cento;

   ii) in presenza di una seconda misura di concessione, quale, ad esempio, un ulteriore rinvio dei pagamenti.

  Già con l'ultima proroga al 30 giugno 2021, prevista dalla legge di Bilancio 2021, le banche potrebbero procedere alla classificazione a forborne (qualora riscontrino uno stato di difficoltà del debitore) e, successivamente, alla verifica dei requisiti per valutare l'ulteriore classificazione a forborne non-performing.
  Ciò premesso, si ribadisce che il Ministero dell'economia e delle finanze sta valutando possibili interventi di rimodulazione della moratoria anche al fine di renderla compatibile con il quadro comunitario.
  Analogamente si sta valutando anche la possibilità di proroga ed ottimizzazione degli interventi per la liquidità condotti attraverso le garanzie (Fondo centrale PMI e Garanzia Italia) nell'ambito degli spazi offerti dal quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato adottato dalla Commissione europea.