ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05694

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BALDINO VITTORIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
08/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2021
Resoconto AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2021
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 08/04/2021
Resoconto AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2021

SVOLTO IL 08/04/2021

CONCLUSO IL 08/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05694
presentato da
BALDINO Vittoria
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   BALDINO e DAVIDE AIELLO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 5 dicembre 2019, i Carabinieri arrestavano il sindaco del comune di Casteldaccia (PA), Giovanni Di Giacinto, il vice sindaco Giuseppe Montesanto, l'assessore Marilena Tomasello, una dirigente del comune ed altri soggetti, per i reati di corruzione, abuso d'ufficio, falso materiale e ideologico;

   a seguito di tali arresti, la prefettura di Palermo, in data 6 dicembre 2019, emetteva, nei confronti del sindaco di Casteldaccia, provvedimento di sospensione dalla carica;

   in data 12 marzo 2020, l'assessorato delle autonomie locali e delle funzioni pubbliche - Dipartimento delle autonomie locali - Regione siciliana prendeva atto che il comune di Casteldaccia (PA) risultava sprovvisto delle figure del sindaco, del vice sindaco e della giunta comunale; nominava, di conseguenza, il dottor Antonio Garofalo funzionario del dipartimento autonomie locali, Commissario straordinario del comune di Casteldaccia, per il periodo di sospensione del sindaco;

   dopo tale nomina, il sindaco ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, nonostante permanessero nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza in considerazione del fatto che la nomina del Commissario straordinario escludeva qualsiasi ingerenza nella cosa pubblica da parte dell'indagato;

   in data 25 marzo 2020, la prefettura di Palermo ha dichiarato cessati gli effetti del decreto di sospensione dalla carica di sindaco di Casteldaccia ed il signor Di Giacinto si è insediato nuovamente nella carica di sindaco;

   il comune di Casteldaccia ricade in un territorio ad alta infiltrazione mafiosa e, non solo in passato diversi boss palermitani di «Cosa Nostra» hanno dimorato in tale territorio, ma Bernardo Provenzano, uno dei principali capi di tale associazione mafiosa, trascorse anni della propria latitanza nel territorio;

   il territorio è stato oggetto di una vasta attività di speculazione edilizia e, nonostante tale espansione, l'ente locale si trova in una fase di dissesto economico/finanziario non ancora risanata;

   è indispensabile intervenire per ripristinare la legalità in un territorio dove prevale l'illegalità, l'abusivismo, il ricatto, la prevaricazione, il voto di scambio, il clientelismo, l'omertà –:

   se e quali iniziative di controllo, il Ministro interrogato abbia adottato o intenda adottare, per quanto di competenza, in merito al nuovo insediamento nella carica di sindaco del signor Di Giacinto, nonché quali iniziative, anche di carattere normativo, ritenga opportuno adottare per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro, anche finalizzate al contrasto del fenomeno mafioso, al controllo del territorio e alla salvaguardia dell'ente locale, in relazione alle vicende del comune di Casteldaccia.
(5-05694)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-05694

Signor Presidente, Onorevoli Deputati,

  in riferimento ai quesiti posti dagli Onorevoli interroganti, relativi alla specifica vicenda del Signor Giovanni Di Giacinto, Sindaco del Comune di Casteldaccia e di alcuni componenti della giunta, ma da inquadrare nel più ampio contesto dell'azione generale di tutela della legalità e di prevenzione delle infiltrazioni criminali nelle amministrazioni locali, evidenzio quanto segue.
  Il 3 dicembre 2019, con ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese è stata applicata, nei confronti del Sindaco del Comune di Casteldaccia, la misura cautelare degli arresti domiciliari, a seguito delle indagini svolte in relazione ai delitti di cui all'articolo 87 del decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali), nonché per le fattispecie di cui agli articoli 110, 319 e 321 del codice penale.
  Il Prefetto di Palermo, rilevato il presupposto per l'applicazione della sospensione prevista dall'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (in materia di incandidabilità e divieto a ricoprire cariche elettive), con decreto del successivo 6 dicembre, ha dichiarato l'intervenuta sospensione ope legis del primo cittadino del Comune di Casteldaccia, nonché del Vice sindaco e di un Assessore, a loro volta destinatari di misura cautelare nell'ambito della stessa indagine.
  Successivamente, tutti i componenti della giunta comunale di Casteldaccia, ad eccezione del Sindaco, hanno rassegnato le proprie dimissioni e, pertanto, la Regione siciliana cui spetta la competenza in materia in quanto regione a statuto speciale, con decreto assessoriale del 12 marzo 2020, ha nominato un commissario straordinario, che si è insediato il 16 marzo 2020.
  In seguito, in conseguenza della revoca della misura cautelare a carico del Sindaco disposta, con effetto immediato, dalla medesima Autorità giudiziaria con ordinanza del 20 marzo 2020, il Prefetto di Palermo, con proprio decreto del successivo 25 marzo, ha dichiarato cessati gli effetti del precedente provvedimento di sospensione. Pertanto, il Sindaco si è reinsediato nella carica.
  Ancora successivamente, e precisamente il 22 ottobre scorso, è stata notificata al Sindaco una nuova ordinanza del Tribunale di Palermo con la quale sono state disposte sia la misura del divieto di dimora, ai sensi dell'articolo 283 del codice di procedura penale, nel territorio comunale di Casteldaccia, sia la sospensione dell'esecuzione della stessa fino a quando il provvedimento non fosse diventato definitivo.
  La Corte di Cassazione, rigettando in data 20 gennaio scorso il ricorso presentato avverso il provvedimento da ultimo citato, ha reso esecutiva la misura impugnata.
  Conseguentemente, il 23 gennaio, il Prefetto di Palermo ha dichiarato la sospensione ope legis del Sindaco di Casteldaccia dalla propria carica, ai sensi del citato articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 235/2012.
  Attualmente le funzioni di Sindaco sono svolte dal Vice Sindaco e dalla Giunta comunale.
  Giova precisare che nella delicata materia in questione i provvedimenti del Prefetto hanno natura esclusivamente dichiarativa delle conseguenze di legge derivanti da decisioni assunte dall'Autorità Giudiziaria, senza alcun margine di discrezionalità in ordine agli effetti amministrativi delle citate decisioni.
  Tanto premesso, si conferma la massima attenzione di questo Dicastero nei confronti di ogni segnale sintomatico di possibili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nella vita amministrativa degli enti locali.