ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05681

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
08/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2021
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2021
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 08/04/2021
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2021

SVOLTO IL 08/04/2021

CONCLUSO IL 08/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05681
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la diplomazia culturale e la promozione internazionale della lingua italiana costituiscono parte fondante della proiezione dell'Italia nel mondo;

   la circolare n. 3/2020 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale aggiorna la disciplina circa le modalità di erogazione dei contributi per i corsi di lingua e la formazione italiana nel mondo, regolata dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64;

   tale circolare inquadra diversamente rispetto al passato il rapporto tra Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ed enti gestori dei corsi di italiano all'estero, adottando una logica di progetto in luogo di quella di bilancio, con l'obiettivo di «favorire progressivamente l'autonomia finanziaria degli enti promotori»;

   le nuove previsioni attuative pongono problemi operativi agli enti gestori dei corsi di italiano all'estero nella promozione della lingua italiana negli USA: il contributo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale presuppone, infatti, la disponibilità esistente già a partire dall'anno in corso, di altre risorse da parte dell'ente richiedente;

   secondo il parere degli enti gestori, inoltre, la tempistica e le percentuali delle tre tranche del contributo non appaiono compatibili con i meccanismi di promozione dei corsi inseriti nelle scuole pubbliche o private in territorio statunitense e canadese, con più di 300 mila studenti di italiano;

   viene richiesto di concorrere al costo dei progetti ad enti che non hanno la forza economica di anticipare quote percentuali per corsi di italiano che hanno valore curriculare nelle scuole del Nord America; la richiesta, del 10 per cento per quest'anno e del 20 per cento per il prossimo, di compartecipazione al contributo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale con fondi propri, e la riduzione del contributo per spese amministrative dal 25 per cento al 15 per cento, crea forti disagi a questi enti essenziali per la promozione della lingua italiana in USA e Canada, i quali dovranno prevedere la fattibilità dei corsi prima dell'inizio dell'anno scolastico, il loro inserimento nei programmi linguistici curriculari delle scuole già colpite da tagli, con conseguenze preoccupanti sui corsi di lingua straniera;

   tali previsioni non appaiono sostenibili finanziariamente dagli enti gestori, mettendo a repentaglio la loro stessa sopravvivenza –:

   se non ritenga di rinviare di un anno l'entrata in vigore delle disposizioni attuative di cui in premessa, per consentire agli enti gestori di adeguarsi ai cambiamenti previsti con un tempo maggiormente congruo, atto ad avviare un dialogo con gli enti richiedenti, al fine di salvaguardare i corsi di italiano e la formazione linguistica delle origini per i figli degli italiani che risiedono in Nord America.
(5-05681)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05681

  Canada e Stati Uniti, come l'Interrogante ben sa e giustamente evidenzia, sono Paesi importanti per la diffusione e promozione della lingua italiana. Vi operano in tutto 23 enti promotori: 10 in Canada e 3 negli USA. Ugualmente rilevanti sono i fondi ad essi destinati. Nel 2020, ultimo esercizio finanziario in cui è stata applicata in toto la vecchia normativa – ovvero la circolare 13/2003 – i contributi assegnati all'area ammontavano a oltre 3,3 milioni di euro. La quota maggioritaria del sostegno, per un totale di circa due milioni e mezzo di euro, è andata agli Stati Uniti, in cui opera uno fra i maggiori enti promotori di tutta la rete, lo IACE di New York, al quale è stato assegnato un contributo di oltre un milione e 400mila euro.
  Per l'esercizio finanziario corrente, sempre in base alla circolare 13/2003, sono stati assegnati fondi pari a 1.382.367 euro per 9 enti negli Stati Uniti e 388.655 euro per 9 enti in Canada, destinati a sostenere le attività relative al periodo da gennaio fino alla conclusione dell'anno scolastico 2020/21. Le attività oggetto di contributo, in entrambi i Paesi, riguardano principalmente il sostegno alla creazione e svolgimento di corsi di italiano integrati nell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche locali, lo svolgimento di corsi extra-curriculari indirizzati a utenti in età scolare e la fornitura di materiale didattico.
  Come ricordato dall'Interrogante la nuova circolare 3/2020, che si applica dall'anno scolastico 2021/2022, si caratterizza per l'adozione di un diverso approccio al sostegno del MAECI alle attività degli Enti gestori. La precedente normativa prevedeva la presentazione al Ministero di due bilanci (preventivo e consuntivo), dalla cui analisi dipendeva non solo la concessione ma anche la determinazione dell'entità del sostegno ministeriale. La nuova circolare adotta, invece, un approccio a progetto, concentrandosi sulle sole attività oggetto del contributo MAECI.
  Questa nuova filosofia è in linea con le indicazioni emerse nel corso degli anni proprio in occasione di numerosi incontri con rappresentanti degli enti e con il CGIE, con cui la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina ha mantenuto un dialogo costante, proprio in vista dell'adozione della circolare 3/2020.
  Il dialogo è continuato anche dopo, proprio al fine di facilitare la transizione al nuovo sistema, sia mediante attività di carattere «formativo», quali incontri e stesura di vademecum per la presentazione dei progetti, sia assicurando flessibilità nell'applicazione delle misure maggiormente innovative. In particolare, in relazione alla previsione di compartecipazione ai progetti con risorse proprie degli enti, il MAECI, come già pochi giorni fa manifestato ai rappresentanti del Comitato di presidenza del CGIE, intende venire ulteriormente incontro alle richieste di flessibilità. Anche in considerazione del perdurare dell'emergenza pandemica in molte aree del mondo, prevediamo dunque la possibilità, in casi specifici e ben motivati dalla sede diplomatico-consolare di riferimento, di diminuire sensibilmente il co-finanziamento richiesto.
  Quanto alle spese amministrative sostenibili con i fondi ministeriali, per la precedente normativa queste non dovevano eccedere il 25 per cento delle uscite totali dell'ente. Secondo la nuova impostazione, invece, ad esse non può essere destinato più del 15 per cento del contributo ministeriale assegnato al progetto, fermo restando che eventuali spese eccedenti potranno essere coperte con risorse proprie conferite dall'ente. Alla luce della differente impostazione del sistema tale misura non risulta penalizzante, fermo restando che gli enti promotori hanno sempre la facoltà di svolgere attività capaci di generare entrate e saldi positivi in bilancio (ad esempio, corsi per utenti in età non scolare) che, a differenza della normativa precedente, non comporterebbero rimodulazioni del contributo ministeriale.
  Per quanto riguarda, infine, la rimodulazione dei pagamenti o moratoria nell'applicazione della circolare 3/2020, ritengo opportuno evidenziare che già dall'inizio dell'anno gli enti che operano nell'emisfero australe stanno lavorando secondo la nuova normativa, avendo già presentato, a oggi, 24 progetti concreti. Una sospensione o rinvio dell'applicazione a questo stadio rischierebbe pertanto di configurare una disparità di trattamento.
  Il MAECI considera il lavoro svolto dagli enti promotori un elemento qualificante della proiezione dell'Italia nel mondo ed è pronto a sviluppare con essi un reale partenariato, basato su un confronto continuo. Partendo dall'esperienza di questo primo anno di applicazione della circolare 3/2020, potremo certamente pensare ad eventuali futuri interventi migliorativi.
  In conclusione, auspichiamo quindi una piena collaborazione da parte degli enti, che troveranno gli uffici della Farnesina aperti all'ascolto e sempre disponibili al dialogo.