ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05679

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 481 del 07/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: VITIELLO CATELLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA 07/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05679
presentato da
VITIELLO Catello
testo di
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   VITIELLO e MIGLIORE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la situazione del tribunale di sorveglianza di Napoli versa ormai da molti anni in una condizione catastrofica;

   a nulla sono servite le segnalazioni della presidente Adriana Pangia, da poco in pensione, al Ministero della giustizia, al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, alla regione Campania e al comune di Napoli per denunciare la carenza di personale amministrativo nel tribunale di sorveglianza. Segnalazioni rivolte non oggi, ma dal 2016 e che hanno sortito effetti decisamente esigui;

   la risposta da parte delle amministrazioni è stata assai modesta e non adeguata alle esigenze e il tribunale di sorveglianza deve fare i conti con 52 mila procedimenti arretrati, come lamentato dal presidente della corte d'appello di Napoli, nella sua relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario;

   anche la camera penale di Napoli ha denunciato i tempi lunghissimi per la registrazione delle istanze provenienti dai detenuti e dai loro difensori, i continui rinvii delle udienze dovuti a carenza o assenza di istruttorie, la intempestività dei provvedimenti rispetto al fine pena o alle esigenze degli istanti e, infine, i ritardi nella decisione delle richieste di detenzione domiciliare per motivi di salute, nonché ulteriori criticità e disfunzioni;

   dal Ministero della giustizia è arrivato un magistrato per l'ufficio di Santa Maria Capua Vetere, poi uno per quello di Napoli, infine due amministrativi. Nel corso degli anni il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha concesso diversi agenti di polizia penitenziaria: attualmente sono sei quelli distaccati presso la sorveglianza;

   da regione e comune non è stato possibile ottenere alcuna unità di personale, né un lavoratore socialmente utile. In tali condizioni il tribunale ha raggiunto quella scopertura del personale amministrativo tra il 40 e il 50 per cento che oggi rallenta le decisioni sulla libertà anticipata dei detenuti e rende difficoltosa persino l'istruttoria di alcune pratiche, come evidenziato dalle camere penali di Napoli e dintorni –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per far fronte alla grave situazione del tribunale di sorveglianza di Napoli che si ripercuote pesantemente sulla condizione degli operatori del settore, nonché sul pieno rispetto dei diritti costituzionali in materia di esecuzione della pena.
(5-05679)