ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05667

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 20/04/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/04/2021
Stato iter:
20/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2022
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/04/2022
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/04/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/04/2022

DISCUSSIONE IL 20/04/2022

SVOLTO IL 20/04/2022

CONCLUSO IL 20/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05667
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Martedì 6 aprile 2021
modificato
Mercoledì 20 aprile 2022, seduta n. 679

   TERZONI, CHIAZZESE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il distretto della meccanica nella regione Marche trova una delle sue migliori espressioni in termini di sviluppo, occupazione, innovazione e competitività internazionale nel settore delle cappe aspiranti;

   le imprese che si dedicano a questa produzione, tra le quali sono presenti alcuni dei principali gruppi a livello mondiale, sono concentrate nel territorio fabrianese dove le prime cappe sono state costruite nel 1958 da Abramo Galassi, fondatore del marchio Faber;

   proprio nei primi anni del 2000 il panorama ha iniziato una fase di accelerata trasformazione le cui cause possono ritrovarsi soprattutto nelle numerose operazioni di acquisizione alle quali hanno partecipato, appunto, anche capitali stranieri;

   il 25 marzo 2015 l'interrogante aveva presentato un'interrogazione (n. 5-05135) in cui si evidenziava che il gruppo Elica aveva avviato un processo di delocalizzazione che già allora appariva preoccupante in quanto si prospettava un progressivo trasferimento di quote sempre più importanti della produzione in Paesi a basso costo di manodopera dell'est Europa e in cui si chiedeva quali interventi il Ministero avesse intenzione di mettere in campo per scongiurare questa prospettiva;

   nell'interrogazione si evidenziava il fatto che negli stabilimenti italiani del gruppo Elica erano stati attivati i sistemi di ammortizzatori sociali quali cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà;

   a tale interrogazione non è stata data risposta;

   nei giorni scorsi l'azienda ha dato comunicazione ai sindacati Fim, Fiom e Uilm di un piano industriale di riorganizzazione che, se attuato, comporterà la chiusura dell'impianto di Cerreto d'Esi (Ancona) con ben 400 esuberi su 600 lavoratori e trasferimento del restante personale in altra sede;

   le linee di produzione dello stabilimento di Cerreto d'Esi sarebbero trasferite in Polonia a Jelcz-Laskowice –:

   quali iniziative intenda porre in campo per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Cerreto d'Esi e dare supporto alle richieste dei lavoratori che vogliono mantenere il loro impiego;

   se ritenga di dover valutare iniziative nei confronti dell'azienda qualora abbia ricevuto, direttamente o indirettamente, un sostegno in questi anni da parte dello Stato.
(5-05667)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 aprile 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05667

   Rispondo all'atto in esame sentita a riguardo la competente Direzione generale del Ministero dello sviluppo economico e informo per quel che segue.
   Con l'atto in parola, l'Onorevole interrogante relativamente all'azienda Elica spa, leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti, chiede l'apertura di un tavolo nazionale, nonché la valutazione di soluzioni occupazionali e produttive per i siti di Cerreto e Mergo, particolarmente colpiti dalla riorganizzazione dell'Elica Spa.
   A riguardo si informa che nel maggio dello scorso anno è stato attivato presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo dedicato che ha visto coinvolte oltre all'azienda, anche le Istituzioni locali e regionali competenti, nonché le Parti sociali.
   Nei primi incontri istituzionali che si sono svolti presso il Ministero dello sviluppo economico l'azienda ha sottolineato che negli ultimi anni si è assistito ad una persistente flessione del mercato a cui si è aggiunta la pressione dei competitor europei e mondiali, evidenziando tuttavia, la disponibilità a voler raggiungere un accordo al fine di mitigare gli impatti sociali sul territorio italiano.
   In data 21 luglio 2021, infatti, i rappresentanti di Elica Spa hanno comunicato che la predisposizione di un nuovo piano industriale con l'obiettivo di recepire le necessità di competitività di Elica. In particolare, sono state identificate alcune produzioni che continueranno ad essere realizzate sul territorio nazionale e si è dato atto della volontà dell'azienda di riportare in Italia la linea di fabbricazione di un prodotto prevista precedentemente in Polonia.
   I rappresentanti dell'azienda, inoltre, hanno rassicurato sulla disponibilità alla sospensione degli aspetti esecutivi del Piano Industriale e sulla volontà di non porre in essere azioni unilaterali, ribadendo altresì di voler allargare la mission degli stabilimenti italiani salvaguardando la competitività aziendale.
   Nel corso dell'incontro del 19 ottobre 2021, l'azienda si è resa disponibile al reshoring di produzioni del Top di gamma che condurrebbe all'impiego presso lo stabilimento di Mergo (Ancona) complessivamente di 380 lavoratori.
   Il Ministero dello sviluppo economico ha invitato l'azienda a verificare la fattibilità di strumenti di incentivazione quali il contratto di rete e a verificare la possibile attivazione di altri strumenti di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quali il fondo nuove competenze e il contributo derivante dal contratto di solidarietà.
   A tal proposito si rende noto che lo scorso 9 dicembre 2021, presso il Ministero dello sviluppo economico, è stato sottoscritto l'accordo che prevede il mantenimento delle produzioni in Italia della multinazionale di Fabriano che produce elettrodomestici, scongiurando quindi il piano annunciato dall'azienda (nel marzo 2021) che prevedeva la delocalizzazioni delle produzioni all'estero e l'esubero di circa 400 lavoratori.
   Nello specifico, l'accordo raggiunto tra azienda e sindacati, prevede un nuovo piano che, oltre a tutelare il futuro degli stabilimenti, individua un percorso di rilancio industriale condiviso per garantire il salvataggio di posti di lavoro attraverso l'avvio di nuovi prodotti e l'utilizzo di tutti gli strumenti disponibili ad accompagnare, con incentivi, una parte dei lavoratori coinvolti verso nuove opportunità di ricollocazione e al prepensionamento.
   In conclusione, seppure va riconosciuto che da parte dell'Elica Spa sono stati compiuti alcuni passi avanti relativi agli impegni assunti di aumentare i volumi produttivi, di realizzare nuove produzioni nonché di reinternalizzarne altre, restano aperte e sono ancora oggetto di trattative, verifiche e chiarimenti le questioni aventi ad oggetto il futuro assetto produttivo della società, le conseguenti ricadute occupazionali e le azioni concrete per l'individuazione di un progetto industriale sostenibile.
   Infine, sul tema del contrasto al fenomeno delle delocalizzazioni, si conferma l'incessante impegno del Governo indirizzato all'individuazione di tutte le possibili soluzioni anche di semplificazione normativa per creare le condizioni per rendere meno oneroso in Italia sia l'attività di impresa, per difendere il tessuto produttivo delle imprese interessate da fenomeni di disinvestimento e per contribuire alla competitività e alla crescita del tessuto imprenditoriale nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro

cessazione d'attivita'