ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05665

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO CAMILLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA 06/04/2021
ANNIBALI LUCIA ITALIA VIVA 06/04/2021
MORETTO SARA ITALIA VIVA 06/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/04/2021
Stato iter:
07/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/04/2021
Resoconto GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/04/2021
Resoconto GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/04/2021

SVOLTO IL 07/04/2021

CONCLUSO IL 07/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05665
presentato da
D'ALESSANDRO Camillo
testo di
Martedì 6 aprile 2021, seduta n. 480

   D'ALESSANDRO, GADDA, ANNIBALI e MORETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il territorio di Ancona sta assistendo ad un progressivo depauperamento del tessuto produttivo con fortissime implicazioni dal punto di vista occupazionale e di perdita del patrimonio storico e di competenze professionali;

   il Gruppo Elica Spa è un'azienda quotata in Borsa nel segmento Star dal 2006, leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di motori elettrici per cappe e per caldaie da riscaldamento a uso domestico;

   con oltre 3700 dipendenti, il Gruppo Elica ha una piattaforma produttiva di 8 siti, 5 dei quali sono distribuiti in Italia e i rimanenti in Polonia, Messico e Germania, India e Cina;

   l'azienda Elica spa, ha annunciato un piano di ristrutturazione, stabilendo 409 esuberi su 560 dipendenti nel comprensorio di Ancona, la chiusura di uno stabilimento a Cerreto d'Esi (Ancona) e la delocalizzazione del 70 per cento delle produzioni in Polonia. La riorganizzazione, come si evincerebbe dal piano industriale 2021-2023, «prevede per l'area Cooking Italia la trasformazione del sito produttivo di Mergo nell'hub alto di gamma, il trasferimento delle linee produttive a maggiore standardizzazione nello stabilimento di Jelcz-Laskowice in Polonia e l'integrazione nel plant di Mergo dell'attività del sito di Cerreto»;

   in una nota l'azienda parla di una «dolorosa scelta che servirà a salvaguardare la strategicità e la centralità dei siti di Fabriano e di Mergo e consentirà di mantenere il cuore e la testa del Gruppo nelle Marche»;

   una situazione drammatica quella del gruppo Elica, che provocherebbe «il disastro sociale e la desertificazione industriale del territorio», come dichiarano in una nota congiunta del 2 aprile 2021 le segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil;

   le lavoratrici e i lavoratori hanno avviato una mobilitazione e un presidio permanente, al fine di protestare contro una scelta che contrasterebbe altresì con i livelli produttivi dei 2021, in linea con la produzione 2020, anno in cui era tornata la saturazione produttiva degli stabilimenti italiani;

   il ridimensionamento di Elica si inserisce in un momento molto delicato determinato dalla pandemia, e nella già complessa situazione della zona industriale di Fabriano –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda mettere in atto al riguardo, per quanto di competenza, e se non ritenga urgente promuovere l'immediata convocazione di un tavolo istituzionale al fine di scongiurare la chiusura dello stabilimento Elica di Cerreto d'Esi e la perdita di posti di lavoro in una situazione occupazionale già così drammatica segnata dalle conseguenze della pandemia.
(5-05665)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05665

  Passo ad illustrare l'atto concernente le problematiche occupazionali conseguenti all'annuncio da parte della Società Elica Spa della chiusura dello stabilimento di Cerreto d'Esi, in provincia di Ancona.
  Per quanto riguarda la competenza specifica del Ministero che rappresento, voglio sottolineare che con il decreto direttoriale del 27 settembre 2019 è stata autorizzata la proroga della corresponsione, già autorizzata il 15 marzo 2019, del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 90 lavoratori impiegati presso l'unità di Cerreto D'Esi, 489 lavoratori impiegati presso l'unità di Mergo (AN) e 314 lavoratori impiegati presso l'unità di Fabriano (AN), per il periodo dal 15 luglio 2019 al 14 luglio 2020.
  Successivamente, è stata sospesa, causa COVID-19, l'efficacia del trattamento straordinario di integrazione salariale autorizzato con il decreto direttoriale del 27 settembre 2019, che è tornato ad avere efficacia a decorrere dal 28 marzo 2021 e fino al 12 giugno 2021.
  Secondo le informazioni acquisite dal Ministero dello sviluppo economico, il Comune dove è sito lo stabilimento ricade nell'area di crisi industriale complessa riconosciuta a seguito della crisi del Gruppo Merloni. Nell'area di crisi, che coinvolge anche alcuni Comuni appartenenti alla Regione Umbria, insiste un Accordo di Programma recentemente prorogato con atto integrativo di proroga del 9 ottobre 2020.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha riferito che con circolare del 6 novembre 2020 è stato emanato un nuovo avviso a valere sul regime di aiuto della legge n. 181 del 1989 con dotazione finanziaria pari a più di 12 milioni a favore dell'area di crisi dei Comuni marchigiani, tra cui Cerreto d'Esi. Secondo il Ministero dello sviluppo economico, tale avviso è stato aperto il 20 gennaio scorso. Da quella data potevano essere presentate domande di agevolazioni da parte degli imprenditori.
  La Regione Marche, in via complementare, come previsto nell'Atto integrativo di proroga, ha attivato sull'area specifiche misure per il sostegno al lavoro e politiche attive, con dotazione pari a circa 1,8 milioni di euro.
  Inoltre voglio evidenziare che la regione Marche, espressamente interpellata sulla questione, ha comunicato di aver convocato per domani, giovedì 8 aprile, alle ore 14, un incontro con le parti sociali, le rappresentanze sindacali, Confindustria e l'azienda stessa, al fine di avere informazioni maggiormente dettagliate in relazione ai programmi e alle motivazioni della scelta aziendale, necessarie per l'individuazione di soluzioni efficaci volte alla salvaguardia dei posti di lavoro e alla conservazione del sito produttivo.
  In conclusione, nell'evidenziare l'attenzione posta dal Governo e dalle Istituzioni locali alla crisi aziendale in oggetto, assicuro l'onorevole interrogante che il Ministero del lavoro continuerà a seguire gli sviluppi della vicenda, al fine di continuare a garantire gli istituti di tutela dei lavoratori finora attivati.