ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 480 del 06/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATE FLORA
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 06/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAXIA MARIA LAURA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 06/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/04/2021
Stato iter:
07/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/04/2021
Resoconto PAXIA MARIA LAURA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
 
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/04/2021
Resoconto PAXIA MARIA LAURA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/04/2021

SVOLTO IL 07/04/2021

CONCLUSO IL 07/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05661
presentato da
FRATE Flora
testo di
Martedì 6 aprile 2021, seduta n. 480

   FRATE e PAXIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la crisi dell'editoria deriva da un mercato rapidamente mutevole, ove si sono diffusi nel tempo l'informazione digitale, l'utilizzo dei social network e di internet come mezzo di comunicazione. Oggi, per «conoscere» si utilizzano strumenti e supporti diversi (internet, televisione, video, musica, e altro), molti dei quali totalmente multimediali e interattivi ed il mondo tradizionale dell'insegnamento e del libro è in costante trasformazione;

   in questo ambito, si inserisce la cosiddetta «legge Fornero» che ha previsto, in caso di eccedenza di personale, la possibilità di fare accordi con i sindacati per far sì che il datore di lavoro paghi una prestazione e i contributi (fino al pensionamento) ai lavoratori più anziani al fine di incentivarne l'esodo; a seguito poi delle modifiche apportate nel cosiddetto «decreto-legge Sviluppo», si prevede la possibilità che, in caso di accordo sindacale, il prepensionamento possa avvenire anche nell'ambito delle procedure di mobilità collettive (articoli 4 e 24 della legge n. 223 del 1991);

   prima dell'entrata in vigore della cosiddetta legge Fornero del 2011 e della sua attuazione, i lavoratori poligrafici potevano andare in prepensionamento al compimento di 32 anni di contribuzione;

   attualmente, in base alle modifiche stabilite con l'articolo 1, comma 500, della legge n. 160 del 2019, in vigore dal 1° gennaio 2020, l'accesso alla pensione anticipata per i lavoratori poligrafici, di imprese editrici e/o stampatrici di giornali quotidiani, le quali abbiano presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell'articolo 25-bis, comma 3, del decreto-legge n. 148 del 2015 dei piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi, può solamente essere chiesto qualora questi abbiano raggiunto un'anzianità contributiva di almeno 35 anni;

   ad oggi sono circa 277 gli addetti prepensionabili con contratto poligrafico tra Sicilia e Puglia che prestano la propria attività presso la «Gazzetta del Sud» e il «Giornale di Sicilia», testate che ormai sono al collasso;

   il sottosegretario all'editoria pro tempore Martella del precedente Governo ha evidenziato come il settore della carta stampata sia fondamentale per la democrazia in Italia e, considerato il perdurare della forte crisi economica, aggravata dall'ultima nefasta emergenza Covid-19, sarebbe auspicabile un intervento che ripristini uno scivolo con anzianità contributiva di almeno 32 anni di contribuzione, come già previsto dalla legge 5 agosto 1981, n. 416, e che tale finestra resti aperta per almeno 2 anni –:

   se non sia necessario adottare iniziative per permettere ai lavoratori poligrafici di imprese editrici e stampatrici di giornali quotidiani che abbiano presentato al Ministro del lavoro e delle politiche sociali piani di riorganizzazione o di ristrutturazione aziendale in presenta di crisi aziendale, di ottenere la pensione con un'anzianità contributiva di 32 anni e che tale «finestra» resti in vigore per almeno due anni.
(5-05661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05661

  L'onorevole interrogante, dopo aver sottolineato il preoccupante stato di crisi generale dell'editoria, illustra la problematica afferente al prepensionamento dei lavoratori poligrafici dipendenti da imprese in crisi interessate da piani di riconversione o ristrutturazione aziendale, con particolare riferimento ai lavoratori che prestano la propria attività presso la «Gazzetta del Sud» e il «Giornale di Sicilia».
  Al riguardo, si rappresenta che nei confronti delle due testate giornalistiche in oggetto, sono stati adottati nel tempo più interventi di concessione di ammortizzatori sociali.
  In particolare, in merito alla società Editrice Gazzetta del Sud Spa, con il decreto direttoriale n. 103450 del 5 luglio 2019 è stata autorizzata, per il periodo dal 1° maggio 2019 al 31 gennaio 2020, la corresponsione del trattamento di integrazione salariale in favore di 50 lavoratori poligrafici impiegati preso le unità di Rende (CS) e Messina, per i quali è stato stipulato, in data 24 aprile 2019, un contratto di solidarietà della durata di 9 mesi.
  Relativamente alla Editoriale Poligrafica Giornale di Sicilia Spa, con decreto direttoriale è stato approvato, per il periodo dal 9 settembre 2019 al 30 ottobre 2020, il programma di crisi aziendale ai sensi dell'articolo 25-bis del decreto legislativo n. 148 del 2015 ed è stata autorizzata, per il medesimo periodo, la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 42 lavoratori impiegati presso l'unità di Palermo; l'accertamento della condizione di crisi aziendale è stato finalizzato, altresì, al trattamento di pensionamento anticipato in favore di 24 lavoratori poligrafici, prepensionabili nel corso dell'intero periodo di riferimento.
  Successivamente, mediante più decreti direttoriali è stata sospesa, causa COVID-19, l'efficacia del trattamento straordinario di integrazione salariale autorizzato con il decreto direttoriale del 17 ottobre 2019. Allo stato attuale il predetto decreto direttoriale è tornato ad avere efficacia a decorrere dal 29 marzo 2021 e fino al 23 luglio 2021.
  È pertanto evidente che si sia cercato di tutelare il settore dell'editoria attraverso interventi plurimi di sostegno del reddito e di salvaguardia dei livelli occupazionali, soprattutto in aree territoriali interessate da particolari debolezze e criticità.
  Tuttavia, la crisi perdurante di un settore così nevralgico per il pluralismo dell'informazione e per gli equilibri del nostro ordinamento democratico, impone certamente, all'interno di un quadro programmatico di interventi di carattere strutturale, di proseguire le politiche di tutela dei lavoratori.
  Al riguardo, con particolare riferimento alla situazione previdenziale dei lavoratori poligrafici che prestano la loro attività presso aziende in crisi, posso assicurare l'impegno del Ministero che rappresento a valutare con attenzione ipotesi di interventi normativi nel senso indicato dagli interroganti, che andranno certamente ponderati anche con riferimento a criteri di sostenibilità finanziaria.