ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05651

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/03/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/04/2021

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 07/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05651
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Giovedì 1 aprile 2021, seduta n. 479

   GEMMATO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si evince dal Piano Strategico per la Vaccinazione anti-Sars-Cov-2/COVID-19 elaborato dal Ministero della salute, dall'Istituto superiore di sanità e dall'Aifa, sussistono alcune categorie alle quali somministrare con priorità il vaccino;

   lo sviluppo di raccomandazioni su gruppi target a cui offrire la vaccinazione è ispirato, secondo quanto si evince dal Piano, alle raccomandazioni internazionali ed europee, a valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere su cui basare la strategia di vaccinazione;

   in particolare, il Piano prevede la progressiva vaccinazione delle predette categorie in funzione della importanza della funzione svolta, del rischio di contagio e del progressivo aumento delle disponibilità di dosi di vaccino;

   le prime categorie da vaccinare sono quelle riferite agli operatori sanitari e sociosanitari, al personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani e agli anziani over 80;

   successivamente, nel piano si fa riferimento al fatto che «... con l'aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazione, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali quali innanzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell'ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità...»;

   secondo quanto si evince da alcune note di stampa, pare che alcuni sindacati abbiano lamentato la mancata inclusione dei lavoratori degli esercizi commerciali al dettaglio nei quali si distribuiscono con prevalenza prodotti alimentari, dal negozio più piccolo al supermercato più grande, nelle categorie alle quali somministrare in via prioritaria il vaccino; appare evidente che anche questa categoria di persone, che comprende addetti alle casse, addetti alla vendita, specialisti alimentari, dovrebbe essere inserita in un percorso di somministrazione prioritaria del vaccino, poiché, di fatto, essi rendono possibile l'erogazione di un servizio essenziale di fondamentale importanza quotidiana per la vita dei cittadini, ovvero la distribuzione di generi alimentari che sono beni di prima necessità e costituiscono un fattore di successo dell'intero piano di vaccinazione;

   di fatto, questa è una categoria di operatori che non si è mai sottratta al proprio dovere e che ha lavorato ininterrottamente negli ultimi dodici mesi senza protestare ed esponendosi quotidianamente al rischio di contagio da Sars-Cov-2 poiché costantemente impegnati in attività a diretto contatto con i consumatori;

   appare, altresì, opportuno evidenziare che la mancata vaccinazione prioritaria di questi lavoratori e la conseguente eventuale positività al COVID-19 di un solo dipendente di questi esercizi commerciali (paucisintomatico o ancor peggio asintomatico) determinerebbero due ordini di problemi con conseguenti rischi di tipo economico e sanitario: il primo è che la persona positiva alla malattia si trasformerebbe in un pericoloso vettore del virus e rischierebbe di contagiare sia i consumatori che quotidianamente si servono di quell'esercizio sia gli altri operatori; il secondo problema è rappresentato dal fatto che la rilevazione della positività di un operatore determinerebbe la prudente chiusura e sospensione dell'attività dell'esercizio stesso (per consentire la sanificazione dei locali e l'individuazione di eventuali altri operatori contagiati), causando conseguenti perdite economiche e l'interruzione della distribuzione di generi alimentari alla popolazione di quella zona –:

   se il Governo intenda adottare iniziative urgenti di competenza volte ad includere nelle categorie alle quali somministrare in via prioritaria i vaccini anti-COVID-19 anche i lavoratori degli esercizi commerciali al dettaglio nei quali si distribuiscono con prevalenza prodotti alimentari.
(5-05651)