ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 474 del 24/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 24/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05585
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Mercoledì 24 marzo 2021, seduta n. 474

   VIVIANI, BAZZARO, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS e MANZATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione negoziale sul nuovo sistema di controllo della pesca, che modificherà le norme sulle attività dell'Unione europea in materia di pesca in vigore dal 2010;

   il 10 marzo 2021, infatti, il Parlamento europeo ha approvato l'utilizzo di nuove tecnologie per migliorare l'applicazione delle regole sulla pesca, la sicurezza e la trasparenza. Inoltre, sono state introdotte misure per consentire ai consumatori di sapere quando, dove e come vengono pescati i prodotti che acquistano;

   l'uso di telecamere a bordo (Cctv) per effettuare controlli sugli obblighi di sbarco delle specie soggette a limiti di cattura dovrebbe essere, secondo le nuove disposizioni, obbligatorio secondo una «percentuale minima» di navi lunghe almeno 12 metri che sono identificate come «a grave rischio di non conformità», secondo la classificazione dell'Efca, l'agenzia dell'Unione europea per i controlli nel settore della pesca;

   l'attrezzatura di sorveglianza sarà imposta anche come sanzione di accompagnamento per tutte le navi che commettono due o più infrazioni gravi. Ai pescherecci che su base volontaria vogliano adottare la Cctv dovrebbero essere offerti incentivi, come l'assegnazione di quote aggiuntive o la rimozione dei punti di infrazione;

   secondo l'attuale proposta, gli operatori dovrebbero poi avere quattro anni, dall'entrata in vigore delle regole, per equipaggiare le navi con le nuove tecnologie richieste; gli operatori potrebbero beneficiare degli aiuti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp) per implementare la tecnologia;

   dopo il computer-tablet sul peschereccio per segnare le catture e il sistema di blu box satellitare, per controllare ogni spostamento di un peschereccio in mare ora l'Europa vuole prescrivere anche l'obbligo delle telecamere a circuito chiuso a bordo dei pescherecci eludendo, a parere degli interroganti, anche le norme sulla privacy, dei lavoratori marittimi;

   l'installazione di Cctv farebbe supporre, ad avviso degli interroganti, una presunzione di colpa basata sulla sfiducia nei confronti del settore, e con questi dispositivi si verrebbe a creare sorta di vero e proprio «Grande Fratello»;

   inoltre, il testo prevede norme più severe anche per il giornale di pesca elettronico e il Vessel Monitoring System e, invece di rendere più proporzionate le sanzioni amministrative, si prevede un inasprimento del quadro sanzionatorio, con sanzioni penali;

   il nuovo regolamento sui controlli era un'opportunità per semplificare l'intricata normativa europea sulla pesca, rendendola più equa e di buon senso, ma, la revisione del regolamento non andrà, purtroppo, ad aiutare un settore già fortemente colpito dalla crisi dovuta dalla pandemia, andrà ad inserire ulteriori paletti che esaspereranno l'attività degli operatori, imponendo ulteriori lungaggini burocratiche, mentre il mondo della pesca chiede a gran voce una semplificazione;

   il testo, purtroppo, peggiora quanto prodotto dalla Commissione Pesca, dove si era riusciti almeno a inserire maggiore flessibilità sul margine di tolleranza per le stime di peso e a migliorare la tracciabilità dei prodotti ittici, a tutela dei consumatori;

   il Parlamento europeo, dopo questo voto, avvierà i negoziati con il Consiglio; l'auspicio degli interroganti è che, in sede di negoziato, l'Italia sollevi obiezioni in relazione a questo provvedimento – posizione, tra l'altro, che aveva già espresso in merito e che con il voto in Parlamento europeo è stata disattesa – al fine di aiutare i nostri pescatori e non penalizzarli –:

   quale sia la posizione che il nostro Paese intenda assumere in sede di Consiglio con riguardo all'applicazione di misure che non contribuiscono alla salvaguardia delle risorse ittiche ma invece assumono i connotati di un'autentica e ingiustificata vessazione.
(5-05585)