ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05579

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 23/03/2021
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 23/03/2021
ROMANO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/03/2021
CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 23/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05579
presentato da
NARDI Martina
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   NARDI, CIAMPI, CENNI, ANDREA ROMANO e CECCANTI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la pandemia sta continuando a causare gravissime perdite economiche del settore aeroportuale nazionale;

   il sistema aeroportuale toscano non fa purtroppo eccezione: la società che gestisce gli aeroporti di Pisa e Firenze (Toscana Aeroporti) ha chiuso il 2020 con ricavi operativi pari a 40,4 milioni di euro, in calo del 66 per cento rispetto ai 119,7 milioni di euro del 2019. È completamente negativo il risultato del 2020 con perdite pari a 12,5 milioni di euro rispetto al risultato positivo segnato nel 2019 pari a +14,1 milioni di euro. Sono stati 2 milioni i passeggeri trasportati nel 2020 negli aeroporti di Firenze e Pisa, con una flessione del 76,0 per cento rispetto al 2019. L'indebitamento finanziario netto è salito a 77,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020, rispetto ai 33,1 milioni di euro del 2019;

   secondo le previsioni questi risultati negativi si protrarranno anche per tutto il 2021; nonostante il positivo negativo avvio del primo bimestre dell'anno (con un più 2,7 per cento) la seconda ondata della pandemia ha infatti compromesso ogni rapido tentativo di rilancio;

   il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai ha dichiarato in merito: «Auspichiamo una graduale ripresa del traffico per la seconda parte dell'anno per l'effetto combinato della campagna vaccinale in corso e delle soluzioni a cui stiamo lavorando in sede europea»;

   i circa 900 dipendenti di Toscana Aeroporti sono attualmente in cassa integrazione (che scadrà salvo proroghe il 31 marzo 2021), senza considerare che lo sono anche i dipendenti dei subconcessionari (come, ad esempio, bar, negozi, ristoranti, autonoleggi) e delle numerose imprese che operano in aeroporto (compagnie aeree, cooperative di servizi);

   lo stesso Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti, nei mesi scorsi non ha comunque escluso una riduzione degli attuali livelli occupazionali, dichiarando che «se a fine marzo, quando finisce la cassa integrazione, non verrà ampiamente prorogata, saremmo costretti a ridurre i posti di lavoro»;

   in base a quanto previsto nel decreto-legge n. 23 del 2020, nell'ambito del programma «Garanzia Italia», Sace ha concesso a Toscana Aeroporti un importo pari a 85 milioni di euro in sei anni;

   nelle scorse settimane la Commissione europea ha approvato, in base alla normativa dell'Unione europea sugli aiuti di Stato, una misura di aiuto da 10 milioni di euro concessi dalla regione Toscana per risarcire l'operatore degli aeroporti di Pisa e Firenze delle perdite del periodo tra il 10 marzo e il 15 giugno 2020;

   il 12 marzo 2021 le associazioni sindacali hanno reso noto di aver ricevuto da Roberto Naldi la notizia che una società privata ha fatto un'offerta per acquistare Toscana Aeroporti Handling (la società che occupa 450 lavoratori diretti e che gestisce tutti i servizi di terra al Galilei di Pisa e al Vespucci di Firenze). Una offerta che sarà valutata attentamente ed a cui sarà data una risposta entro tre mesi. L'amministrazione delegato ha dichiarato inoltre che la società acquirente «si compromette al mantenimento dei posti di lavoro e del salario per almeno 24 mesi dall'acquisto»;

   i sindacati hanno annunciato lo stato di agitazione di tutto il personale esprimendo «forte preoccupazione per quanto appreso» e dichiarando di respingere al mittente tale decisione «in quanto non concepibile rispetto ai tanti lavoratori che si sono prodigati in questi mesi per lavorare anche poche ore pur di garantire un servizio minimo e che oggi si vedono ricompensati attraverso una vendita al migliore offerente. Una situazione non tollerabile soprattutto quando si chiedono ristori al Governo e alla regione»;

   in questo contesto va aggiunto come la crisi del settore aeroportuale, oltre ad avere conseguenze occupazionali gravissime su tutte le realtà nazionali ed in particolare su quelle di minore dimensione, causerà perdite ingenti sull'intero sistema turistico e ricettivo del Paese, oltre a rappresentare un impedimento significativo per l'efficace rilancio di Alitalia, su cui sono già state investite ingenti risorse pubbliche –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intenda conseguentemente assumere al fine di tutelare, anche in virtù delle risorse pubbliche stanziate fino ad oggi nel settore aeroportuale quale comparto strategico nazionale, la continuità dei livelli occupazionali e dell'indotto di Aeroporti Toscana, a partire dalla convocazione di un tavolo istituzionale ed interministeriale sulla vicenda.
(5-05579)