ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05576

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: SPENA MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2021
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto CENTINAIO GIAN MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05576
presentato da
SPENA Maria
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   SPENA e NEVI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2021 ha aggravato la filiera cerealicola di una ulteriore incombenza burocratica, prevedendo l'attivazione di un registro posto a carico di chiunque detenga cereali e farine di cereali, con l'imposizione dell'obbligo di riportare su un registro telematico tutte le operazioni di carico e scarico, nel caso in cui la quantità del singolo prodotto superi le 5 tonnellate annue;

   la registrazione delle operazioni deve essere effettuata entro sette giorni lavorativi dalla effettuazione delle operazioni stesse;

   la mancata Istituzione del registro rende gli imprenditori assoggettabili a una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da un minimo di cinquemila euro a un massimo di ventimila euro. Il mancato rispetto delle modalità di tenuta del registro determina una sanzione compresa tra mille e cinque mila euro. Nel caso in cui le violazioni riguardino quantitativi superiori a 50 tonnellate di cereali o sfarinati, si applica la sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento per un periodo compreso tra sette e trenta giorni;

   la misura ha destato forte preoccupazione tra gli operatori del settore, poiché l'ulteriore sistema di tracciabilità prevede pesanti oneri e adempimenti, a fronte di un quantitativo annuale di farinacei utilizzati modesto, in un periodo in cui le aziende già devono affrontare la difficile sfida consistente nell'assicurare la continuità operativa nonostante la crisi pandemica ed economica in atto;

   la norma produce effetti di difficile comprensione e appare oggettivamente sproporzionata, anche perché l'ordinamento giuridico già conta su disposizioni europee e nazionali che garantiscono ampiamente gli obiettivi di monitoraggio delle produzioni cerealicole e di trasparenza verso il mercato;

   tra gli esercizi più danneggiati, si segnalano le piccole e micro imprese come panificatori, laboratori artigiani, pizzerie, e altre attività dal modesto volume di affari;

   il Ministro interrogato, secondo fonti di stampa, starebbe per definire un decreto volto a prorogare l'entrata in vigore della misura al 2022 con partecipazione su base volontaria per il periodo afferente al 2021 –:

   se ritenga opportuna, nelle more dell'adozione del decreto necessario a perfezionare la previsione normativa, l'apertura di un tavolo di confronto con rappresentanti di tutte le categorie interessate, finalizzato a verificare la rimodulazione della misura sulla base delle effettive esigenze di tracciamento, nella logica di una minimizzazione dei costi e di una effettiva tutela e valorizzazione della filiera o, in alternativa, a prevedere l'eliminazione dell'obbligo stesso a causa dei disagi arrecati agli operatori del settore, comparativamente maggiori dei benefìci ottenibili.
(5-05576)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05576

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

  riguardo alle argomentazioni esplicitate dall'Onorevole interrogante, ritengo di dover, innanzitutto precisare che la legge di bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020, per consentire un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale – anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi di cui all'articolo 39 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea – prevede la tenuta di un apposito registro telematico da istituire nell'ambito dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) obbligatorio per chiunque detenga, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali, in quantità superiore alle 5 tonnellate annue.
  Successivamente, con apposito decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali devono essere disciplinate le dedicate modalità di applicazione da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della precitata legge di bilancio.
  In relazione a quanto sopra evidenziato, il Ministero ha già definito una bozza di decreto ministeriale (a breve oggetto di confronto con il Tavolo di filiera, al fine di condividere soluzioni finalizzate ad una semplificazione delle procedure previste, armonicamente agli obiettivi indicati dalla precitata normativa) che prevede, altresì, un periodo di sperimentazione della durata di un anno, a partire dalla sua pubblicazione.
  Ciò consentirà di verificare le eventuali criticità che dovessero discendere dagli strumenti che saranno messi in atto ed evidenzierà i punti da modificare e/o integrare nello stesso decreto.
  Rassicuro l'Onorevole interrogante in ordine alla sensibilità con la quale questa Amministrazione sta provvedendo ad implementare lo strumento di monitoraggio previsto dalla norma sopra citata, ponendo particolare attenzione a non aggravare gli oneri a carico del settore cerealicolo nazionale.