ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05566

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2021
Resoconto ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05566
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   ALBANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la nota misura del cashback di Stato ha visto aderire alla piattaforma destinata circa 8 milioni di cittadini, ma da quanto risulta tra questi solamente 7 milioni hanno eseguito transazioni valide;

   a tre mesi dalla partenza l'effetto traino dell'incentivo è risultato affievolirsi, e, come riportato da Il Sole24Ore del 22 marzo 2021, è apparsa coinvolta nell'intervento una carta di pagamento su 10, e solamente il 14 per cento dei circa 50 milioni di maggiorenni hanno eseguito transazioni valide in Italia (dati Istat). Gli strumenti di pagamento adottati oggi in Italia sono 14,5 milioni, tolte le applicazioni Satispay o PagobancomatPay; ciò significa che è stato associato solamente a circa il 10 per cento delle 115 milioni di carte (di debito, di credito, o prepagate) stimate in Italia dal Politecnico di Milano;

   inoltre, secondo alcuni studiosi, sembra che la misura possa avvantaggiare soprattutto le famiglie di reddito medio-alto, residenti al Nord e nelle grandi città, in quanto avvezze ad usare strumenti di pagamento elettronici, e, sempre da quanto riportato da Il Sole24Ore, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale ricorda che, per la misura cashback, «l'effetto traino c'è già stato», pertanto fermarsi non sarebbe una tragedia;

   inoltre si sono verificati, come già evidenziato in altri atti di sindacato ispettivo, comportamenti distorsivi dell'uso del pagamento elettronico, ad esempio con un elevato numero di importi minimali, volti ad avvantaggiarsi dell'incentivo ma con l'effetto di penalizzare gli esercenti per le commissioni subite, e si è ormai acclarato che l'emersione del sommerso richiesta non sia stata raggiunta vista l'inclusione di attività come supermercati e distributori di benzina;

   la misura, dal costo complessivo di 4,7 miliardi di euro, consentirebbe di liberare risorse non utilizzate da dirottare su altre finalità, di concreto e reale sostegno agli operatori economici e alle famiglie in difficoltà, piuttosto che alle famiglie di reddito medio-alto –:

   quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere per evitare la distorsione indicata nell'utilizzo della misura e se non intenda adottare iniziative per sospenderla, come da più parti auspicato, visto il mancato raggiungimento degli obiettivi di disincentivo all'utilizzo del contante, concentratosi tra l'altro nel periodo di massima emergenza epidemiologica, e di emersione del sommerso.
(5-05566)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05566

  In relazione a quanto richiesto con l'interrogazione in riferimento, relativa al Programma cashback, l'iniziativa Cashback si introduce nell'ambito delle misure per la «Strategia Italia cashless», volta a promuovere la digitalizzazione e la modernizzazione delle modalità di pagamento, al fine di incentivare l'uso dei pagamenti elettronici.
  Si prende atto delle criticità rappresentate nell'interrogazione e, comunque, si rappresenta che il programma cashback ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali, soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni, come risulta attestato anche dall'Osservatorio Innovative payments, del quale fa menzione l'onorevole interrogante.
  Ciò premesso, venendo ai rilievi mossi dall'interrogante circa l'andamento complessivo del Programma cashback e la sua presunta idoneità a favorire soggetti a reddito medio-alto, si ritiene opportuno fornire taluni dati significativi circa l'impatto dell'iniziativa sulle abitudini di pagamento degli utenti come rilevati in sede di costante monitoraggio dello stato di attuazione del programma.
  In particolare, il programma cashback sta facendo registrare un numero sempre crescente di aderenti, passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale di dicembre 2020 (con più di 4 milioni di utenti attivi), a più di 8 milioni a marzo (con 7 milioni di utenti attivi). A questo dato si aggiunge che in sede di intervento regolatorio si sono registrati circa 9 milioni di aderenti al termine dell'intero ciclo del programma cashback (fissato a giugno 2022).
  C'è stato anche un costante aumento del numero degli strumenti di pagamento registrati, passati dai 9,6 milioni di dicembre 2020 ai più di 14 milioni delle prime due settimane di marzo. Di questi gli strumenti di pagamento attivi sono passati dai 6,7 milioni di dicembre 2020 ai 9,7 milioni di febbraio, con un incremento in media del 20 per cento, mese su mese e analogo trend di crescita anche per il mese di marzo.
  Il programma sta facendo registrare un numero crescente di transazioni cashless con un incremento mensile dell'ammontare transato. In particolare, il cashback intercetta una quota di transato su POS fisici in Italia significativa (>20 per cento) e in crescita da dicembre 2020 ad oggi (il transato è passato dai 2,9 milioni di dicembre ai 4,1 milioni di febbraio).
  Oggi, il 56,6 per cento di tutte le transazioni effettuate nel Programma cashback ha un importo inferiore ai 25 euro e riguarda soprattutto i micropagamenti interessati dall'utilizzo del contante.
  Quanto ai comportamenti distorsivi dell'uso dei pagamenti elettronici segnalati dall'interrogante, si rappresenta nei seguenti termini l'incidenza di tali condotte anomale sul totale complessivo delle transazioni realizzate nell'ambito del programma cashback: la ricorsività delle transazioni giornaliere pari o superiori a 10 effettuate presso lo stesso esercente è pari allo 0,2 per cento del totale e il 2 per cento delle transazioni si colloca in un range compreso tra 0,30 Euro e 5 Euro.
  Infine, venendo al quesito oggetto di specifica interrogazione, sulle iniziative che il Governo intenda assumere per evitare l'asserita «distorsione nell'utilizzo del provvedimento e se non intenda sospenderlo», si rappresenta che è in atto una costante attività di monitoraggio del Programma da parte della PagoPA s.p.a. per individuare operazioni anomale e abusive e adottare i necessari interventi correttivi fino ad arrivare all'esclusione dell'aderente dal Programma. Sono, inoltre, attualmente all'esame del Ministero dell'economia e delle finanze diverse soluzioni per prevenire eventuali condotte abusive alla luce delle evidenze emerse dal monitoraggio sopra descritto.