ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05560

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/03/2021
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto MULE' GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05560
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   D'UVA e ARESTA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il piano vaccinale anti Covid-19 ha subito diversi ritardi, dovuti soprattutto alle carenze produttive dei big player, Pfizer Biontech, Moderna e AstraZeneca, che non sono così riusciti a consegnare nei tempi stabiliti le dosi pattuite;

   la riuscita della campagna vaccinale rappresenta un tassello fondamentale per uscire dall'emergenza pandemica e per rilanciare l'economia del nostro Paese;

   un autorevole personalità del settore, quale il presidente dell'Aifa, nel mese di febbraio 2021, in un'intervista a Il Fatto Quotidiano, ha paventato l'opportunità di costituire una cordata di aziende biotech italiane, a guida statale, in grado di fare massa ed iniziare ad aggiornare gli impianti per produrre vaccini. L'ipotesi prevederebbe ovviamente un investimento pubblico strategico essenziale per consentire a soggetti pubblici e privati di dotarsi della tecnologia necessaria per aumentare la loro capacità produttiva in questo settore;

   in questa operazione, che renderebbe il sistema Paese più indipendente dalle logiche di mercato in ambito sanitario, potrebbe essere coinvolta a pieno titolo anche la Difesa, vantando al suo interno strutture con elevate potenzialità come lo stabilimento Chimico farmaceutico militare (Scfm) di Firenze;

   la promozione di investimenti che dotino i siti della difesa di tecnologia adeguata per produrre, insieme ad altre realtà pubbliche e private, RNA messaggero (mRNA) per i vaccini, ma anche per le terapie avanzate anticancro, permetterebbe di elaborare un piano a lungo termine assai vantaggioso per la sicurezza nazionale sanitaria;

   un primo passo in questa direzione è rappresentato dall'Accordo tra la Fondazione Toscana Life Sciences e lo stabilimento Chimico farmaceutico militare (Scfm) di Firenze, per la realizzazione di un programma integrato di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di adottare ogni opportuna iniziativa di competenza volta ad aumentare gli investimenti rivolti alla sanità militare, con particolare attenzione al potenziamento di strutture come lo stabilimento Chimico farmaceutico militare (Scfm) di Firenze, anche considerato il ruolo strategico che tale prestigiosa realtà potrebbe rivestire nell'ambito di un programma nazionale di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini, anticorpi e terapie avanzate antitumorali.
(5-05560)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-05560

  A premessa della risposta desidero sottolineare come nel corso dell'emergenza sanitaria tutt'ora in atto e che rappresenta una sfida senza precedenti per il nostro Paese la risposta delle nostre Forze armate si sia dimostrata pronta ed efficace.
  In tale ottica, la Difesa continuerà a fare la sua parte nel quadro delle attività che le saranno richieste, supportando il Sistema-Paese grazie alle peculiari e diversificate capacità di cui lo Strumento militare dispone. Un risultato che si dimostra imprescindibile mantenere e se possibile ulteriormente migliorare, per via di scelte bilanciate che contemperino investimenti, costi di esercizio e politiche del personale
  In tale quadro, la Difesa intende proseguire nel potenziamento della Sanità militare, significando che nel 2021, anche grazie alle risorse che sono state previste per questo scopo in Legge di Bilancio, si continuerà l'opera di razionalizzazione, perseguendo la definitiva transizione ad una Sanità militare in ottica interforze e di una sempre maggiore interazione e interoperabilità con il Servizio Sanitario Nazionale, dedicando particolare attenzione al potenziamento delle principali strutture, tra le quali, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.
  Fatta questa doverosa premessa, passo ad affrontare il merito del quesito posto, osservando come l'opera continua di valorizzazione e sostentamento delle capacità produttive di cui la Difesa già dispone, passi anche attraverso l'intensificazione delle sinergie con gli Istituti di Ricerca e con le eccellenze industriali del Paese.
  Per questo motivo l'11 gennaio 2021, l'Agenzia Industrie Difesa, sollecitata ed autorizzata dal Ministro della Difesa, ha firmato un accordo con la Fondazione Toscana Life Science (TLS) per la condivisione di competenze, know how e piattaforme tecnologiche delle due realtà, finalizzata a specifiche attività di ricerca e sviluppo (R&S), e per la messa a punto di nuovi progetti di R&S congiunti.
  I primi obiettivi individuati sono l'infialamento, su scala industriale, dell'anticorpo monoclonale sviluppato da TLS e del quale è in corso la sperimentazione clinica.
  Viste le competenze di TLS potrà essere valutata l'opportunità di realizzare anche un impianto per la produzione di vaccini di origine virale, esistendo già un reparto, presso la sede di TLS, impiegabile per attività di R&S nel settore dei vaccini di origine batterica.
  Non solo dunque la Difesa ha intuito l'importanza di «fare sistema» con le altre eccellenze del Paese nell'ottica di ricostituire una autonomia strategica nel settore sanitario, ma sta promuovendo concretamente, con risorse umane ed investimenti, la ricostituzione di un «polo sanitario» che potrà essere efficacemente ed utilmente sfruttato sia nel presente che nel caso di altri analoghi eventi futuri.
  Da quanto sopra evidenziato, emerge con chiarezza il ruolo di assoluta rilevanza e di importanza strategica che potrà assumere, in un immediato futuro, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze, non solo nell'ambito di un programma nazionale di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini, ma anche al fine di imprimere un'accelerazione decisiva ad attività come la campagna vaccinale in corso su tutto il territorio nazionale, in piena sintonia con quanto auspicato dagli interroganti con il presente atto di sindacato ispettivo.