ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05554

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 473 del 23/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 23/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05554
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Martedì 23 marzo 2021, seduta n. 473

   ROSTAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 25-sexies del decreto-legge n. 162 del 2019 prevede in via sperimentale, per gli anni 2020 e 2021, uno screening gratuito, destinato ai nati negli anni dal 1969 al 1989, per i soggetti seguiti dai servizi pubblici per le tossicodipendenze nonché per i soggetti detenuti in carcere, al fine di prevenire, eliminare ed eradicare il virus dell'epatite C (Hcv), stanziando 30 milioni di euro per l'anno 2020 e a 41,5 milioni di euro per l'anno 2021;

   la medesima disposizione stabilisce che con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, siano definiti i criteri e le modalità per l'attuazione del suddetto screening;

   il 17 dicembre 2020 la Conferenza Stato-regioni ha siglato l'intesa sul decreto relativo allo screening nazionale gratuito per l'eliminazione del virus dell'epatite C, dopo che il Governo ha accolto le proposte di modifica presentate dalla Conferenza delle regioni, tra le quali la richiesta che la sperimentazione si concluda il 31 dicembre 2022;

   sempre in data 17 dicembre, la Conferenza Stato-regioni ha sancito l'intesa sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione del Cipe di ripartizione delle somme destinate al finanziamento di uno screening gratuito per prevenire, eliminare ed eradicare il virus Hcv;

   dall'approvazione della norma all'elaborazione del decreto attuativo che ne disciplina le modalità è passato un anno e nel frattempo, anche a causa dell'emergenza pandemica, sono diminuiti in modo significativo i trattamenti dei pazienti con epatite C e la campagna di screening non è ancora entrata nel vivo;

   è necessario dare attuazione al disposto normativo, partendo dalle categorie di soggetti indicati dalla normativa vigente che rappresentano un serbatoio di diffusione del virus, come i consumatori di sostanze stupefacenti per via endovenosa, tra i quali, secondo alcuni studi di FederSerD, il 30/60 per cento può aver contratto l'Hcv e ogni consumatore iniettivo può infettare almeno 20 persone nell'arco di tre anni dal contagio;

   peraltro, per avviare la campagna di screening tra i consumatori di sostanze si può valorizzare la rete dei Servizi per le dipendenze (SerD) che sono attivi nelle Asl e che quindi sono presenti su tutto il territorio nazionale, prevedendo ad esempio dei modelli di presa in carico semplificata in cui i SerD diventino dei veri e propri «point of care» in cui effettuare sia gli screening sia la somministrazione della terapia;

   la pandemia ha rallentato i trattamenti dei pazienti affetti da Epatite C, ma è necessaria una ripartenza immediata, soprattutto per non perdere di vista l'obiettivo dell'eliminazione del virus dal nostro Paese entro il 2030, come proposto dall'Organizzazione mondiale della sanità –:

   quale sia lo stato di attuazione dello screening nazionale gratuito per l'eliminazione del virus Hcv previsto dalla norma citata in premessa;

   se le risorse stanziate per la realizzazione degli screening siano nell'effettiva disponibilità delle regioni e, in caso contrario, quali siano gli ostacoli che ne impediscono la fruizione;

   se ritenga utile e opportuno adottare le iniziative di competenza per avviare subito gli screening partendo dai soggetti più a rischio, quali i consumatori di sostanze stupefacenti, valorizzando il ruolo di sanità pubblica dei Servizi per le dipendenze, la cui ramificazione a livello territoriale consentirebbe di raggiungere questa categoria in modo più agevole ed efficace;

   se ritenga necessario adottare iniziative per prevedere una proroga della sperimentazione degli screening per l'eliminazione del virus Hcv, dato che il 2020 è trascorso in modo purtroppo infruttuoso a causa dell'emergenza pandemica.
(5-05554)