ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05500

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: VITIELLO CATELLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 11/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 11/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05500
presentato da
VITIELLO Catello
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   VITIELLO e DEL BARBA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il settore della produzione di energia da biomasse solide fa parte di una importante e articolata filiera che parte dalla gestione del patrimonio agricolo e forestale e coinvolge imprese agricole, boschive, gestori dei boschi, produttori e distributori di prodotti e sottoprodotti lignei, costruttori di macchinari e impianti, gestori e manutentori degli stessi, imprese di logistica e diversi altri operatori dell'indotto. Si tratta di una realtà che esprime il principio dell'economia circolare, valorizzando residui e sottoprodotti presenti a livello locale, con benefici ambientali, sociali ed economici soprattutto per il contesto rurale, montano e delle aree interne;

   in Italia, gli impianti a biomasse solide di grandi dimensioni producono oltre 3 milioni di megawattora anno, evitano 1,5 milioni di tonnellate di CO2 rispetto ai combustibili fossili e sono dotati di sistemi altamente performanti per l'abbattimento delle emissioni, tali da rendere queste ultime prive di effetti rilevanti. La biomassa solida, se non opportunamente trattata in impianti controllati, può essere oggetto di combustione in campo o fermentazione spontanea con maggiori e nocive emissioni di CO2 e polveri sottili in atmosfera;

   la gestione forestale fornisce un contributo significativo nelle strategie di mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio (anche ad esempio riguardo a innesco e propagazione di incendi). Tale attività crea un forte ritorno economico, considerando che, dal 2010 al 2013, il costo del dissesto idrogeologico è stato quantificato in 7.5 miliardi di euro;

   oltre al comparto forestale, il settore agroalimentare ha importanza strategica per le filiere di alto interesse nazionale, come quella vitivinicola e olearia;

   aspetto rilevante e qualificante del settore biomasse è la programmabilità degli impianti con il conseguente contributo alla stabilità della rete elettrica nazionale;

   i grandi impianti a biomassa solida generano un indotto diretto e indiretto, nei comparti agricolo, metalmeccanico ed elettrico, di oltre 5.000 lavoratori coinvolti direttamente nella produzione di energia, pari a un beneficio di oltre 100 milioni di euro l'anno, senza dimenticare che vi sono impianti che creano ritorni economici sul bilancio dello Stato in termini di gettito fiscale diretto e indiretto;

   la spesa per consumi, inoltre, si ripercuote, nella forma di maggiore domanda, sulla produzione di tutti i settori produttivi attivi a livello locale, nonché sulla domanda di beni intermedi e, tramite nuovi redditi, sui consumi finali, innescando così un significativo virtuoso processo moltiplicativo;

   questo patrimonio industriale, ambientale ed economico va preservato, valorizzato e consolidato nell'interesse del Sistema Paese;

   l'approssimarsi del termine del periodo incentivante per molti degli impianti di generazione elettrica impone la valutazione di un intervento adeguato al fine di evitarne l'inesorabile e irreversibile chiusura (con il relativo impatto negativo su tutta la filiera), in quanto il costo di produzione è di 185 euro/MWh, mentre l'attuale prezzo dell'energia sul mercato è di circa 50 euro/MWh;

   tale stato di fatto, già noto al legislatore, è disciplinato dall'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28;

   l'individuazione di una corretta misura dei prezzi minimi garantiti o le integrazioni dei ricavi contribuiscono allo sviluppo del settore, in termini di organizzazione della produzione di energia in impianti di capacità medio-alte, più propensi, grazie alle forti economie di scala del settore, all'adozione di nuove tecnologie e allo sviluppo professionale dei propri tecnici –:

   se, in che tempi e in che modo, il Governo intenda predisporre l'apposito decreto, indicando ad Arera i previsti indirizzi sulla cui base saranno definiti i prezzi minimi garantiti – ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 – e se, in tale contesto, si terrà conto dei reali costi di produzione e di una remunerazione che giustifichi il proseguimento dell'attività industriale.
(5-05500)