ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05488

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MILANATO LORENA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021
MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021
ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/03/2021
Stato iter:
10/05/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2021

RITIRATO IL 10/05/2021

CONCLUSO IL 10/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05488
presentato da
MILANATO Lorena
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   MILANATO, BARATTO, BOND, CAON, CORTELAZZO, MARIN e ZANETTIN. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Poste Italiane Spa è un'azienda italiana, quotata in Borsa, controllata al 35 per cento da Cassa depositi e prestiti e al 29,26 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e dunque, nonostante alcuni settori finanziari siano assoggettati alle regole di mercato, risulta essere per lo più di proprietà pubblica;

   attraverso numerosi solleciti, anche a mezzo di note ufficiali, alcuni sindaci del Veneto e non solo, hanno dichiarato di essere insoddisfatti del servizio erogato da Poste Italiane negli uffici postali delle loro zone di competenza;

   la suddetta situazione di malfunzionamento dei servizi presso gli uffici postali risulta essere dovuta alla messa in atto delle misure di contenimento in materia di Covid-19 stabilite dall'azienda, che ne limita le funzioni e si sta protraendo nel tempo;

   il rispetto delle misure consiste nella riduzione degli orari di apertura degli uffici postali e nel divieto di permanenza all'interno dell'ufficio postale di più persone contemporaneamente, generando file di attesa all'esterno con pericolosi assembramenti;

   la riduzione degli orari di apertura comporta, conseguentemente, una riduzione del personale di turno nell'ufficio postale e quindi un allungamento dei tempi di risoluzione delle pratiche;

   si comprende la necessità di applicare le misure prescritte per fronteggiare la diffusione del Coronavirus, ma, allo stesso tempo, è doveroso sottolineare che la stessa osservanza delle regole comporta, oltre al disservizio, un rischio per la salute dei cittadini, spesso anziani, esponendoli ad assembramenti fuori dagli uffici anche con temperature molto fredde;

   la sentenza del Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 2140/2017, ha stabilito che l'accesso ai servizi postali è di tipo universale e deve essere garantito, prevedendo come obbligatorio il preliminare confronto con gli enti locali, in modo da consentire un esame approfondito del contesto territoriale e demografico presso ogni singolo comune quale base di conoscenza necessaria per analizzare eventuali processi di razionalizzazione, che non devono andare a scapito del servizio -;

   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di favorire una rimodulazione dell'orario del servizio attualmente svolto dagli uffici postali ovvero un incremento del personale attualmente impiegato.
(5-05488)