ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLA CULTURA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 19/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05485
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   MURONI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro della cultura, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   in data 17 dicembre 2020 il comune di Terracina provvedeva al rilascio del permesso di costruire N. 6726 alla Srl «Residenze Circe» per la costruzione di un complesso residenziale sito in viale Circe nn. 92/94/96, costituito da due fabbricati di n. 5 piani, area edificabile di 4.000 metri quadrati e volumetria pari a 13.000 metri cubi, mediante un'operazione di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d'uso, di un immobile di proprietà della ex onlus «Fondazione Società Romana Pro-Infantia» poi acquistato dalla «Residenze Circe srl», in conformità agli elaborati tecnico-progettuali, alle varianti alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale, approvate con delibera del consiglio comunale n. 38/19 ai sensi degli articoli 4 e 5 della legge regionale 7/17 sulla cosiddetta rigenerazione urbana e alle norme vigenti in materia di autorizzazione paesaggistica ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, nonché del piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) approvato dalla regione Lazio con D.c.r. n. 5 del 2 agosto 2019;

   tale intervento sito in una pregiata zona costiera fronte mare, è stato in più sedi contestato da rappresentanti dei cittadini e da soggetti portatori di interessi diffusi come il circolo Legambiente di Terracina, in virtù delle numerose criticità a livello paesaggistico, ambientale e storico e in ragione del fatto che il relativo piano urbanistico attuativo, risalente al 2003, non ha mai superato la valutazione ambientale strategica (Vas) regionale;

   il Ptpr è stato annullato a seguito di sentenza n. 240 del 2020 della Corte Costituzionale, nel giudizio per conflitto di attribuzione tra enti – udienza pubblica del 21 ottobre 2020, decisione del 22 ottobre 2020, deposito del 17 novembre 2020 – in cui la Corte dichiara che «non spettava alla Regione Lazio e, per essa, al Consiglio regionale approvare la deliberazione 2 agosto 2019, n. 5 e annulla, per l'effetto, la suddetta deliberazione e la successiva nota direttiva esplicativa del 20 febbraio 2020, prot. 0153503, della Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica della Regione Lazio»;

   il comune, pertanto, a seguito della sentenza della Corte avrebbe potuto rilasciare solo autorizzazioni relative agli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, risanamento, recupero statico ed igienico e restauro conservativo, conformemente alle cosiddette «norme di salvaguardia» stabilite dalla legge regionale n. 24 del 1998;

   il 30 dicembre 2020 è stato presentato un accurato esposto diretto a tutti gli enti coinvolti nell'iter autorizzativo da parte del Comitato Europa Verde di Terracina;

   il 31 dicembre 2020 il cantiere per la realizzazione dell'opera è stato sequestrato dall'ufficio circondariale marittimo di Terracina, su disposizione della procura della Repubblica, a seguito della contestazione di abusiva lottizzazione dell'area che, stante la suddetta pronuncia riguardo al Ptpr da parte della Corte Costituzionale, non può al momento rientrare nell'applicazione della normativa sulla cosiddetta rigenerazione urbana, ma deve sottostare esclusivamente alle disposizioni di tutela di cui all'articolo 21, comma 1, della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24. Il sequestro è stato convalidato dal GIP di Latina in data 8 gennaio 2021;

   è stata presentata dal consigliere di Europa Verde della regione Lazio, Cacciatore, una analoga interrogazione che tra l'altro chiede il commissariamento dell'amministrazione di Terracina –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto evidenziato in premessa e, nel caso, se intenda promuovere, per quanto di competenza, una riflessione tecnica al fine di garantire, nel rispetto delle competenze specifiche del comune di Terracina e della regione Lazio, che casi come quello di cui in premessa non debbano ripetersi e, al tempo stesso, se non si ritenga opportuna una ulteriore riflessione tecnica al fine di garantire una corretta gestione di tutti gli ulteriori atti relativi ai diversi insediamenti, di natura tutt'altro che conservativa.
(5-05485)