ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: SURIANO SIMONA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EHM YANA CHIARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 08/03/2021
SIRAGUSA ELISA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 08/03/2021
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 09/03/2021
SARLI DORIANA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2021

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05474
presentato da
SURIANO Simona
testo presentato
Mercoledì 10 marzo 2021
modificato
Venerdì 12 marzo 2021, seduta n. 468

   SURIANO, EHM, SIRAGUSA, NAPPI, VIANELLO, SARLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi decenni l'Italia, come anche altri Paesi del Mediterraneo, ha manifestato l'incapacità e la difficoltà di gestire il settore agricolo con sola manodopera interna e ha sempre più fatto ricorso ai lavoratori stagionali provenienti dall'est Europa e degli immigrati irregolari;

   in tal senso è emblematica la dichiarazione dell'ex Ministro Bellanova dell'aprile 2020: «Oggi il primo problema che abbiamo è di reperire la manodopera. [...] Ci mancano tra i 270 mila e i 350 mila lavoratori e lavoratrici per le prossime campagne di raccolta». La stessa Ministra ha anche espresso la volontà di regolarizzare i lavoratori immigrati che fino a quel momento stavano lavorando in nero;

   l'incidenza dei flussi migratori irregolari è particolarmente evidente su tale settore, che soffre la concorrenza sui mercati internazionali e una carenza di un'efficiente regolamentazione del mercato del lavoro. L'emergenza pandemica in corso ha acuito la problematica e, secondo il «V Rapporto sulle Agromafie e caporalato» di Flai Cgil, lo sfruttamento dei braccianti agricoli e le dinamiche di illegalità hanno aumentato i profitti della Grande distribuzione organizzata a discapito delle aziende e dei diritti dei lavoratori;

   secondo i sindacati siciliani di categoria, nel 2020 sono stati censiti in tutta l'isola 145.000 braccianti agricoli, circa 70.000 dei quali sfruttati a nero e il 30 per cento dei regolari non riesce a raggiungere le 51 giornate annue di contributi;

   nei meandri delle lacune normative e nell'assenza dell'azione di contrasto dello Stato, ormai da troppi anni è in voga il fenomeno del caporalato, che viene esercitato come un vero e proprio dominio fisico e psicologico sui braccianti. Gli immigrati e gli stagionali (uomini, donne e a volte bambini) subiscono anche violenze e vengono sottopagati per giornate di lavoro che rasentano le 12 ore (a fronte delle 6 ore e trenta minuti della giornata regolare) con detrazioni di paga in favore del caporale che trasporta le persone nelle campagne in condizioni addirittura di estremo disagio;

   secondo un'inchiesta de L'Espresso dell'agosto 2020, la sanatoria promossa dalla Ministra Bellanova ha addirittura avuto un effetto boomerang sui braccianti irregolari, perché ha trasformato i caporali in intermediari per l'ottenimento del permesso di soggiorno;

   i sindacati chiedono a gran voce da anni una riforma ad hoc del mercato del lavoro agricolo, efficace nel tutelare i diritti dei lavoratori, che garantisca l'intermediazione pubblica della manodopera, che preveda un marchio di qualità virtuoso per chi rispetta i diritti dei braccianti e che blocchi nella Grande distribuzione organizzata chi non rispetta regole, vietandone addirittura l'accesso ai piani di sviluppo rurale –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti e quali iniziative intendano adottare per arginare il fenomeno in crescita, tutelando un comparto, quello agricolo, che chiede a gran voce di ottenere la legittima dignità;

   se si stiano valutando iniziative normative per ridisegnare e valorizzare il mercato del lavoro agricolo.
(5-05474)