ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05473

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 466 del 10/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 05/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/03/2021
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/03/2021
Attuale delegato a rispondere: INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA TRANSIZIONE DIGITALE delegato in data 18/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2021

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05473
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 10 marzo 2021, seduta n. 466

   FREGOLENT. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 19 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, ha istituito l'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid), sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri;

   la stessa norma impone all'Agid di operare sulla base di principi di autonomia organizzativa, tecnico-operativa, gestionale, di trasparenza e di economicità. Lo Statuto, prevede, tra le funzioni dell'agenzia, la promozione «di protocolli di intesa e accordi istituzionali finalizzati alla creazione di strutture tecniche condivise per settori omogenei» ed il «raggiungimento della piena integrazione e cooperazione applicativa tra i sistemi informativi pubblici, vigilando sull'attuazione delle intese o degli accordi medesimi»; si prevede altresì che, per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni assegnate, possa stipulare accordi e convenzioni e partecipare all'attività di centri di ricerca, anche internazionali;

   con determinazione n. 122/2021, l'Agid ha reso noto di aver sottoscritto una lettera di intenti con i seguenti soggetti: Enea; Csi Piemonte; Gse; Inail; Infratel; Inps; Politecnico di Milano; Poste Italiane; Rse Società Generale d'informatica; Università di Cagliari;

   l'obiettivo di tale accordo è quello di «avviare un progetto denominato Ibsi per sviluppare un ecosistema blockchain nazionale per l'erogazione di servizi di interesse pubblico». Il progetto si basa sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati e si afferma «aperto alla partecipazione di eventuali nuovi soggetti interessati»;

   la suddetta piattaforma intenderebbe coinvolgere tutti i settori produttivi italiani, oltre a molti comparti pubblici;

   non è stata resa nota la modalità con cui sono stati individuati i soggetti sopracitati che collaboreranno con Agid: sebbene tali soggetti abbiano il compito di gestire una piattaforma nazionale con monopolio tecnologico sul mercato italiano e sui servizi pubblici;

   la citata lettera di intenti non richiama alcun atto autorizzativo al progetto, mentre una decisione di tale rilevanza, secondo l'interrogante, doveva essere quanto meno coordinata e vigilata dagli organi preposti di Governo, nel rispetto dei princìpi di trasparenza, senza essere quindi demandata totalmente all'autonoma decisione dell'Agid;

   la creazione di una piattaforma gestita dall'Agid potrebbe, inoltre, creare un potenziale conflitto di interessi, in quanto tale Agenzia è stata istituita per monitorare e supervisionare la digitalizzazione del Paese ma, creando e gestendo in autonomia una piattaforma di tale portata, non avrebbe alcun soggetto a monitorarla;

   Agid ha anche il compito di redigere le linee guide, stabilite dal decreto-legge 14 dicembre 2018 n. 135, per individuare gli standard tecnici che le tecnologie basate su registri distribuiti e gli smart contract devono possedere;

   sebbene il termine per l'emanazione delle suddette linee guida fosse di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, a distanza di quasi due anni dalla scadenza del termine l'Agid non ha provveduto a dettare le linee guida, creando gravi danni e disagi alle imprese italiane che lavorano con le nuove tecnologie;

   in base a quanto appena esposto è evidente che la concentrazione di una tecnologia così determinante nelle mani di pochi soggetti potrebbe creare forti distorsioni nel mercato concorrenziale, soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui molte aziende italiane stanno sviluppando proficui e importanti progetti e che si vedrebbero escluse dal mercato, in quanto monopolizzato da un'unica infrastruttura di cui non si è reso noto nulla, né sui parametri tecnici, né sulla governance –:

   se il Governo ritenga necessario fornire informazioni esaurienti, rispetto a quanto esposto in premessa, sull'attività svolta fino ad oggi da Agid, ed in particolare sulle modalità della scelta dei partner pubblici e privati per lo sviluppo di un ecosistema blockchain nazionale e sulla mancata definizione delle linee guida previste dall'articolo 8-ter del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, e conseguentemente sull'azione di monitoraggio e controllo adottata dallo stesso Governo nei confronti di tale ente pubblico.
(5-05473)