ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2021
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2021
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2021
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 10/03/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

SVOLTO IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05459
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   BENAMATI, NARDI, BONOMO, GAVINO MANCA e SOVERINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il comparto auto nel 2019 ha fatturato circa 93 miliardi di euro, pari al 5,6 per cento del prodotto interno lordo, con 5.700 imprese e 250 mila occupati, il 7 per cento dell'intera forza lavoro dell'industria manifatturiera italiana;

   nei primi 8 mesi del 2020, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, il crollo del mercato dell'auto è stato pesantissimo con un calo del 38,9 per cento delle immatricolazioni (809.655 unità contro 1.325.704), registrando un consuntivo di 516.000 unità in meno;

   per far fronte alla crisi in atto Governo e Parlamento, con un'azione di politica industriale per il settore, hanno introdotto, con il decreto «Rilancio» una serie di incentivi per l'acquisto di auto nuove, riuscendo a coniugare i benefici risultanti dall'eliminazione di vetture circolanti altamente inquinanti con il forte impulso all'acquisto di autovetture meno inquinanti;

   ad agosto in Italia sono state immatricolate 88.801 autovetture, con una variazione di -0,43 per cento rispetto al 2019, durante il quale ne furono immatricolate 89.184, mentre a settembre si registra il primo segno positivo del 2020: sono state 156.132 le immatricolazioni, il 9,5 per cento in più dello stesso mese del 2019;

   il risultato avrebbe potuto essere molto più rilevante se il rifinanziamento di ulteriori 400 milioni di euro effettuato con il decreto «Agosto» non fosse stato rigidamente contingentato in funzione delle emissioni di CO2 al chilometro raggruppate in 4 classi, con il risultato che i fondi risultano esauriti per alcune categorie di auto e in sovrabbondanza per altre: ad oggi risulta dal sito del Ministero dello sviluppo economico che: mentre le risorse per il 2020 sono di nuovo esaurite per la fascia da 91 a 110 g/km CO2, restano ancora disponibili per il 2020 quasi 300 milioni di euro, di cui probabilmente tanti in esubero, rientranti nelle altre fasce emissive incentivate;

   stante quanto esposto finora sarebbe opportuno prevedere la possibilità di travaso di risorse da una fascia emissiva all'altra o di prevedere un fondo unico, per evitare il rischio di rimanere a fine anno con parte dei fondi inutilizzati e che il plafond della fascia emissiva 91-110 g/km venga assolutamente rifinanziato –:

   se il Governo intenda adottare iniziative per rifinanziare, per il primo semestre del 2021, gli incentivi per le auto con emissioni da 61 a 135 gr/km di CO2 e se intenda inserire il settore automotive all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(5-05459)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05459

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Occorre premettere che il settore trasporti ha un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi 2030 delineati nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima del 2019, che sarà aggiornato dal Ministero della transizione ecologica nel 2022. Tale Piano, infatti, prevede misure funzionali alla riduzione del fabbisogno di mobilità privata, penetrazione delle fonti rinnovabili nei trasporti, elettrificazione dei mezzi di trasporti, efficienza energetica e riduzione delle emissioni, con un target da raggiungere di 6 milioni di veicoli ibridi ed elettrici.
  A tal fine, la legge di bilancio del 2019 ha introdotto la misura dell'ecobonus con l'obiettivo di incentivare l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi, in modo da ridurre le emissioni climalteranti del parco circolante. Nell'anno in corso, i fondi previsti dalla legge di bilancio 2021 per l'eco-incentivo sono pari a 690 milioni di euro e la misura è stata estesa anche ai veicoli commerciali N1 e M1 speciali, nonché alle auto con fascia di emissioni comprese tra 61 e 135 gr/km. Per quest'ultima categoria di auto le risorse complessivamente stanziate dall'ultima legge di bilancio sono pari a 250 milioni di euro (da prenotare entro il primo semestre del 2021).
  Parallelamente, sono state implementate le misure dirette a fornire un adeguato sostegno alle imprese della filiera produttiva dei trasporti, quali il contratto di sviluppo e i crediti di imposta, contenuti nel piano di transizione 4.0 nonché il fondo automotive.
  Il Ministero dello sviluppo per rafforzare la filiera del Trasporto pubblico locale si è fatto altresì ricorso ai Contratti di sviluppo, volti a sostenere programmi di investimento, coerenti con il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, finalizzati alla transizione verso forme produttive più moderne e sostenibili, con particolare riferimento alla ricerca e allo sviluppo di modalità di alimentazione alternativa.
  Ulteriori misure di competenza saranno valutate alla luce delle risorse che si renderanno disponibili, fermo restando la competenza del nuovo Ministero della transizione ecologica in materia.
  Come ricordato anche dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti la scorsa settimana in Aula Camera, l'intenzione è quella di implementare ulteriormente le misure dirette a sostenere le imprese del settore, garantendo un quadro idoneo ad attrarre investimenti e agevolare le imprese della filiera automotive, al fine specifico di mantenere la produzione sul territorio nazionale. Si tratta, infatti, di un comparto strategico dell'industria metalmeccanica italiana, che sarà protagonista dello sviluppo del Paese e della transizione green.
  Alla luce di ciò, significativa è l'attenzione da parte del Governo circa la necessità di trasferire, nell'ambito del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, la politica industriale sulla filiera dell'automotive.