ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05453
presentato da
PELLICANI Nicola
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   PELLICANI. — Al Ministro della salute, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

   Aied, l'Associazione italiana per l'educazione demografica fondata nel 1953, insieme all'Italia nei prossimi giorni, festeggia i primi cinquant'anni di contraccezione legale;

   nel 1956, Aied apre il primo consultorio a Roma, pian piano in altre città d'Italia per offrire consulenza alle donne sui metodi anticoncezionali; al tempo la distribuzione di opuscoli informativi e manifesti era un reato perché violava l'articolo 553;

   in Italia partono così le prime denunce verso i dirigenti dell'associazione e si crea un fronte ostile della stampa conservatrice, sia cattolica che comunista, all'estero invece, i maggiori mezzi di informazione diffondono la notizia come esempio resiliente di modernità di una parte della società italiana;

   grazie ai primi ricorsi alla Corte costituzionale si apre il dibattito e si crea quella spaccatura che ormai era inevitabile tra realtà e desiderio conservatore;

   la Corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo, grazie all'azione politica dell'Aied, con la sentenza n. 49 del 10 marzo del 1971, l'articolo 553 del codice Rocco che vietava e puniva la propaganda dei mezzi atti a impedire la procreazione. La parte rimanente di quel Titolo X del Codice Rocco fu abrogata nel 1978, con l'approvazione della legge n. 194 sull'aborto. Nel 1975 fu promulgata la legge istitutiva dei consultori pubblici, e sempre nel 1975 la riforma del diritto di famiglia siglava il passaggio dalla patria potestà alla potestà genitoriale, equiparando in doveri e dignità le figure del padre e della madre:

   nell'Atlas europeo 2019, che misura l'accesso alla contraccezione in 45 Stati dell'Europa, l'Italia si colloca in 26esima posizione con un tasso del 58 per cento. L'Italia è il fanalino di coda in Europa, dove l'educazione sessuale è materia scolastica. L'Italia è fra i Paesi europei per totale assenza di informazione, nei programmi scolastici, sulla sfera della sessualità. Si è del tutto inadempienti rispetto agli standard europei che seguono linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità in materia di modalità «formali» per l'educazione sessuale, affettiva ed emotiva dei giovani nelle scuole;

   in questi giorni Aied ripartirà con la sua campagna di sensibilizzazione in tutta Italia sui temi della maternità consapevole, per festeggiare e al tempo stesso rilanciare il «diritto alla libertà», una conquista che è patrimonio comune di civiltà anche se ciclicamente viene messa in discussione;

   nonostante i grandi cambiamenti sociali cinquant'anni dopo nel nostro Paese la «rivoluzione contraccettiva» resta in fase di compimento e la scelta di metodi contraccettivi più moderni fatica a radicarsi;

   la situazione dell'Italia di oggi, colpita duramente dagli effetti economici e sociali della pandemia, impone al Paese di affrontare da subito un percorso di riforma delle politiche sociali ad ampio spettro. Innanzitutto, partendo dalla contraccezione ormonale, il costo risulta essere troppo oneroso, per ceti popolari e per i giovani. Occorre promuovere campagne di informazione sulla salute riproduttiva a partire dalle scuole. Infine è necessario rafforzare la rete dei consultori, aumentando le strutture e il personale socio-sanitario, affinché possano essere centri d'informazione e di assistenza facilmente accessibili –:

   alla luce dei fatti esposti in premessa, quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, per quanto di competenza, per superare le difficoltà sopra evidenziate, così che l'accesso alla contraccezione possa rientrare tra i fondamentali diritti alla salute.
(5-05453)