ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05451

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05451
presentato da
PELLICANI Nicola
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   PELLICANI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio per il 2021 ha esteso il periodo d'applicazione del «superbonus 110 per cento» per gli interventi volti all'efficienza energetica includendo le spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2022 per tutti gli edifici e al 30 giugno 2023 per gli edifici di edilizia popolare. Il primo vincolo per ottenere l'incentivo è il completamento di almeno il 60 per cento del lavori entro il 30 giugno 2022;

   i comuni di ogni parte d'Italia sono intasati di richieste di accesso agli atti per verificare eventuali difformità degli immobili, basati pensare che nel solo comune di Venezia vi sono circa 360 pratiche edilizie, un terzo relative al «superbonus»;

   si sta provvedendo ad implementare il personale anche se ci sono problemi legati alla situazione sanitaria per gli accessi negli archivi e la ricerca della documentazione;

   in questo contesto le varie categorie e gli ordini professionali interessati segnalano che, nei comuni di tutta Italia, sono necessari mediamente almeno 3 mesi per ottenere una risposta, ai quali si aggiungono 5/6 mesi per concludere le pratiche per accedere al «Superbonus», una tempistica che evidentemente non è compatibile con la scadenza del provvedimento;

   secondo la recente analisi di Confartigianato Veneto è evidente che gli incentivi continuano a spingere la ripresa nel settore dell'edilizia. Solo nel 2019, ancora prima dell'introduzione del «superbonus 110 per cento», gli incentivi per la riqualificazione degli edifici avevano attivato oltre 47 mila interventi per un valore economico pari a 392 milioni di euro solo in Veneto;

   dopo mesi di aggiustamenti normativi iniziano ad arrivare i primi dati relativi all'accesso al «Superbonus 110 per cento» ed emerge che gli interventi attivati tra l'inizio di gennaio e l'8 febbraio 2021 sono stati 380 per un ammontare complessivo di 35,7 milioni di euro. Numeri che collocano il Veneto in seconda posizione, dopo la Lombardia, per numero di interventi e per importi;

   tra il 2010 e il 2018, gli italiani hanno speso nella riqualificazione del patrimonio edilizio circa 37,8 miliardi di euro. Sono stati spesi invece oltre 12 miliardi di euro in operazioni legate alle detrazioni a favore del risparmio energetico. Cifre che in Veneto arrivano a quasi 3,6 miliardi di euro per interventi di recupero edilizio e a 1,584 miliardi per interventi di implementazione energetica di case, uffici e capannoni;

   anche se i risultati delle politiche di incentivazione alla manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare sono stati notevoli, alcuni elementi strategici come la possibilità di cedere i crediti edilizi a terzi cesserà con la fine del 2021 e rimarrà invece, ma solo sino a fine 2022, per gli interventi che danno diritto al «superbonus 110 per cento»;

   un'altra questione rilevante è quella di tutti i centri storici italiani, i cui edifici sono sottoposti a vincolo architettonico o paesaggistico, e per questi l'applicabilità del «superbonus 110 per cento» si sta rivelando oltre modo limitata in particolare in città come Venezia;

   il «superbonus» rappresenta l'occasione per rilanciare l'economia grazie all'effetto moltiplicatore che il settore delle costruzioni e dell'edilizia ha sul prodotto interno lordo; il gettito deriverebbe dalla regolarizzazione degli immobili, ma anche dalle imprese che aumenterebbero il fatturato; senza un'azione legislativa al riguardo il rischio è che i tempi lunghi degli iter autorizzativi per alcuni interventi e la stagionalità di altri riducano nei fatti di molto l'utilizzo di un vantaggio fiscale estremamente utile –:

   se i Ministri interrogati – per quanto di competenza – non intendano assumere ulteriori iniziative volte a prorogare le agevolazioni del cosiddetto «Superbonus 110 per cento» e della cessione del credito, favorendo così, nel settore delle costruzioni e dell'edilizia, la transizione energetica e green.
(5-05451)