ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05431

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/03/2021
Stato iter:
04/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/03/2021
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2021
Resoconto SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 04/03/2021
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/03/2021

SVOLTO IL 04/03/2021

CONCLUSO IL 04/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05431
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio 2019 e successivamente il cosiddetto decreto Milleproroghe 2020 avevano previsto un riadeguamento del fondo destinato alla rimodulazione salariale del personale, di cui all'articolo 152 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, ai parametri di riferimento di cui all'articolo 157 del medesimo decreto, in ragione del fatto che le dinamiche di revisione stipendiale della categoria sono estranee a quelle della contrattazione collettiva e assoggettate alla discutibile discrezionalità amministrativa;

   l'articolo 14, comma 4-quinquies, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, a decorrere dall'anno 2021, ha stanziato l'ammontare di 1.400.000 euro per il riadeguamento delle retribuzioni del personale a contratto, una cifra irrisoria rispetto agli intenti della norma;

   l'interrogante ha presentato nell'ambito dell'esame del decreto cosiddetto Milleproroghe 2021 un emendamento per prevedere un incremento di 600.000 euro rispetto a quanto già stanziato a decorrere dal 2021, per un adeguamento delle retribuzioni del personale in questione, emendamento, respinto ad avviso dell'interrogante senza un necessario approfondimento;

   si evidenzia ulteriormente che l'urgenza di rimodulare le risorse di cui al citato fondo nasceva anche dall'esigenza di colmare il danno economico in capo a molti impiegati a contratto derivante dall'applicazione del regolamento (CE)883, che ha determinato perdite nette di capacità di acquisto dei lavoratori, che potranno essere corrette – secondo una nota del Ministero – attraverso i meccanismi di revisione stipendiali previsti dall'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967;

   in assenza di un correttivo la categoria dei lavoratori a contratto sarà costretta a fare i conti ancora una volta con un «abbandono» amministrativo, che risulta ancora più incomprensibile nella fase attuale, contrassegnata dal rischio epidemiologico, con poche misure di sicurezza e scarse disponibilità di strumenti di lavoro agile, soprattutto con una mole di lavoro accresciuta per i nostri lavoratori, spesso unici interlocutori delle nostre aziende all'estero;

   gli impiegati a contratto compensano con sacrificio anche i vuoti di organico nella rete estera: dai dati risultanti dalle liste di trasferimento «invernali» risulterebbe un ammanco di più dell'80 per cento dei posti di ruolo, la cui funzionalità è affidata ai lavoratori a contratto –:

   se non ritenga di dover adottare iniziative per provvedere al riadeguamento salariale degli impiegati a contratto, unitamente ai correttivi per far fronte all'applicazione del regolamento (CE) 883/2004 considerando l'evidente incapienza del fondo di cui in premessa.
(5-05431)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05431

  La revisione delle retribuzioni degli impiegati a contratto da parte dell'Amministrazione avviene nel rispetto di quanto previsto dalla legge, in particolare dall'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967. Tale dispositivo rappresenta Punico strumento di cui l'Amministrazione possa avvalersi per adeguare le retribuzioni del personale a contratto tenendo conto delle condizioni del mercato del lavoro locale, del costo della vita e delle retribuzioni corrisposte nella stessa sede da rappresentanze diplomatiche, uffici consolari, istituzioni culturali di altri Paesi, in primo luogo di quelli dell'Unione europea.
  Vorrei evidenziare che la legge di bilancio 2018, nello stanziare l'ammontare successivamente incrementato dal Milleproroghe 2020, collega l'adeguamento retributivo del personale a contratto al rispetto dei parametri di riferimento di cui all'articolo 157 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 18.
  Con riferimento agli effetti derivanti dall'obbligatoria e diretta applicazione del regolamento n. 883/2004, l'Amministrazione ha già disposto nel 2020 adeguamenti retributivi a favore di tutti i dipendenti in servizio nei Paesi Bassi e in Danimarca, ricorrendo alle risorse aggiuntive già stanziate dal citato decreto-legge n. 162 (Milleproroghe 2020). Per i restanti 19 dipendenti in servizio in Belgio, ove i dati che verranno raccolti rispettassero i parametri di legge, l'Amministrazione potrà disporre un adeguamento retributivo avvalendosi delle risorse già stanziate per il 2021 dal decreto-legge n. 162.
  A conferma della costante attenzione riservata alla categoria di personale in oggetto, negli ultimi anni la Farnesina non solo ha pienamente impiegato le risorse aggiuntive richiamate dall'interrogante, ma si è anche adoperata per individuare risparmi sui relativi capitoli di bilancio. In tal modo è stato possibile disporre di consistenti interventi di revisione delle retribuzioni del personale a contratto in servizio su tutta la rete estera, raggiungendo livelli retributivi in linea con i parametri dell'articolo 157, tra cui rientra anche la garanzia di assumere e soprattutto continuare a impiegare personale qualificato ed affidabile.
  Analogamente, nel rispetto dei parametri dell'articolo 157, ulteriori revisioni stipendiali potranno essere prese in considerazione facendo ricorso non solo alle risorse aggiuntive già stanziate per il 2021, ma anche a nuovi risparmi finanziari al cui conseguimento l'azione dell'Amministrazione si impegna costantemente.