ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05425

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: BARZOTTI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/03/2021
Stato iter:
03/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2021
Resoconto BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/03/2021
Resoconto BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2021

SVOLTO IL 03/03/2021

CONCLUSO IL 03/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05425
presentato da
BARZOTTI Valentina
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   BARZOTTI e INVIDIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il settore del trasporto aereo è uno dei più colpiti dalla crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19. Secondo la International Air Transport Association (Iata), che riunisce 290 compagnie aeree di tutto il mondo, in Europa sarebbero a rischio oltre 7 milioni di posti di lavoro. Sempre secondo la Iata, inoltre, nel 2020, il settore, a livello globale, dovrà fare i conti con un deficit senza precedenti per il quale il traffico aereo dovrebbe tornare ai livelli pre-Covid-19 solo nel 2024;

   tra le misure introdotte per fronteggiare le conseguenze di tale emergenza, l'articolo 203 del cosiddetto «decreto Rilancio» n. 34 del 19 maggio 2020, prevede l'obbligo, in capo ai vettori aerei e alle imprese che impiegano personale sul territorio italiano, di applicare in favore dei propri dipendenti, con base di servizio in Italia, i minimi retributivi previsti dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore. Questo, indipendentemente dalla nazionalità della compagnia e/o dell'impresa, essendo a tal fine sufficiente che le stesse operino sul territorio italiano. Tale obbligo retributivo è poi esteso anche nei confronti dei dipendenti di imprese terze impiegati dai vettori per l'esercizio della propria attività;

   la norma non definisce l'ambito soggettivo della previsione, considerato che il personale impiegato in Italia dalle compagnie aeree non gode ancora di adeguate tutele che definiscano il mansionario e che permettano di definire i relativi rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro e le retribuzioni, nonché le tempistiche di svolgimento del lavoro che vengono stabilite solo da contratti collettivi aziendali, spesso non concordati con i sindacati più rappresentativi a livello nazionale, né equiparati alle normative nazionali del settore aereo;

   va tenuto conto che, secondo la nuova norma, devono espletarsi necessariamente delle conseguenze sanzionatorie in caso di inadempienza, come la revoca delle concessioni per la compagnia con sede in Italia o come l'applicazione, da parte dell'Enac, di una pena pecuniaria –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, per quanto di competenza, per risolvere i vari aspetti problematici di cui in premessa, con l'obiettivo di rappresentare gli interessi dei lavoratori e delle compagnie aeree che operano in Italia e valutare il parametro più adeguato con il quale verranno calcolate le retribuzioni minime, anche in considerazione dei possibili risvolti sanzionatori della normativa e dell'importante ruolo che svolge il personale di volo che lavora nelle compagnie aeree che operano nel nostro territorio.
(5-05425)
(Presentata il 2 marzo 2021)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05425

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sugli aspetti critici del settore aereo.
  Al riguardo, voglio preliminarmente precisare che la misura richiamata nell'atto (articolo 203 del cosiddetto «decreto rilancio») rappresenta certamente una prima risposta alla perdurante condizione di svantaggio – sul piano retributivo e contrattuale – in cui spesso si sono trovati i lavoratori italiani dipendenti da compagnie del trasporto aereo che, benché stabilmente operanti sul territorio italiano, non garantiscono l'applicazione delle tutele previste nel nostro Paese.
  Pertanto, in virtù della richiamata disposizione normativa il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore del trasporto aereo diventa il riferimento per garantire a tali lavoratori i necessari livelli retributivi.
  Anche alla luce di quanto segnalato dagli Onorevoli interroganti, il Ministero che rappresento ritiene di definire – unitamente all'Ispettorato Nazionale del lavoro e al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – adeguate forme di vigilanza volte a verificare il rispetto dell'obbligo previsto dalla disposizione in parola e l'eventuale applicazione della relativa sanzione.
  Infine voglio segnalare che è allo studio una proposta normativa volta a sostenere, ancora come una volta come nel passato, il settore del trasporto aereo con il massimo impegno, come peraltro dimostrato dal Ministro sin dall'atto del suo insediamento. Un tema così sensibile, che coinvolge migliaia di lavoratori e famiglie, non sarà certamente trascurato e continuerà a rappresentare una priorità dell'agenda ministeriale.