ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05423

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/03/2021
Stato iter:
03/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/03/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2021

SVOLTO IL 03/03/2021

CONCLUSO IL 03/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05423
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da mesi, molteplici gruppi politici chiedono la rimozione del presidente dell'Anpal, Domenico Parisi;

   i fatti emersi riferiscono del fallimento della sua gestione, a fronte di un lauto stipendio annuo di circa 170.000 euro e di sue onerose spese, mai adeguatamente rendicontate, per circa 160.000 euro, di cui 60 mila per viaggi in business class per gli Stati Uniti;

   ed ancora, non è mai stata risolta la violazione del regolamento Anpal, rispetto all'incompatibilità del suo ruolo di presidente con il rapporto di lavoro dipendente che svolge presso la Mississippi State University, confermato da un accesso agli atti;

   indigna ancora di più il disastro economico che avrebbe prodotto per l'interrogante causato dal non aver conseguito alcun risultato utile rispetto alle politiche attive del lavoro. Inaccettabile, se si pensa alla crisi economica attuale e alla necessità di formare e indirizzare verso nuove occupazioni con l'emergenza Covid;

   la Corte dei conti nel «Rapporto 2020 sul coordinamento di finanza pubblica» riferendosi al Reddito di cittadinanza ha affermato che: «Per le politiche attive per il lavoro i risultati appaiono al momento largamente insoddisfacenti... non si intravvedono segni di un maggiore dinamismo dei Centri per l'impiego rispetto al passato»;

   si ricorda che Parisi ha messo al centro del suo piano per l'Anpal, 2700 cosiddetti «navigator», costati 180 milioni, che per la non riuscita del suo progetto non sono stati utili al sistema delle politiche attive del reddito di cittadinanza, come ha rilevato un'inchiesta giornalistica di Milena Gabanelli, del 25 gennaio 2021;

   tra l'altro, Parisi – come risulta da varie fonti di stampa – si è reso artefice di atti che ne hanno messo in luce l'irresponsabilità, come l'aver reso dichiarazioni non veritiere. Si pensi alla direttrice generale di Anpal, Paola Nicastro, che è dovuta pubblicamente intervenire sulle dichiarazioni di Parisi che affermava di aver rendicontato le sue spese, quando invece tale documentazione non era mai stata fatta pervenire a chi di competenza. La Nicastro infatti si rivolse al presidente con queste parole «Non è mai stata fornita la richiesta documentazione attinente i rimborsi sostenuti da Anpal. La invito, per il futuro, a volersi astenere dal diffondere notizie infondate e contrarie agli atti ufficiali dell'Amministrazione»;

   il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, ha pubblicamente denunciato lo stallo surreale in cui versa l'Anpal guidata da Parisi con durissime parole, che hanno messo in discussione la permanenza del suo ruolo –:

   se intenda adottare iniziative finalizzate a rimuovere Domenico Parisi dal suo ruolo, vista la fallimentare e dannosa gestione di Anpal.
(5-05423)
(Presentata il 2 marzo 2021)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05423

  Con il presente atto parlamentare, l'onorevole interrogante richiama l'attenzione sulla gestione dell'ANPAL.
  Al riguardo, il Ministero che rappresento, coerentemente con gli impegni assunti e con la ferma volontà di garantire la massima trasparenza del proprio operato nel controllo degli enti vigilanti anche ai fini delle conseguenti determinazioni necessarie a rimuovere eventuali distorsioni che dovessero emergere, si è prontamente e attivato.
  In relazione al quesito posto, voglio rassicurare l'odierno interpellante che il Ministero che rappresento continuerà a svolgere una stringente vigilanza sull'ANPAL, in quanto uno degli obiettivi primari del Governo è il potenziamento delle politiche attive in materia di lavoro come strumento fondamentale per promuovere l'occupazione giovanile e combattere in radice il fenomeno della disoccupazione. Il corretto funzionamento della struttura a ciò deputata è, quindi, obiettivo primario del Ministero che rappresento.
  Affinché le politiche attive del lavoro siano immediatamente operative, è necessario migliorare gli strumenti esistenti, come l'assegno di riallocazione, rafforzando le politiche di formazione dei lavoratori occupati e disoccupati.
  In tal senso, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha già avviato una intensa interlocuzione con i vertici ANPAL sul tema dell'assegno di ricollocazione (ADR), per il quale l'Agenzia ha dimostrato la massima attenzione e disponibilità a sostenere il percorso segnato dalla volontà del Ministro che lo ha indicato tra le più stringenti priorità.
  Durante l'incontro, il Ministro ha raccomandato ad Anpal una interlocuzione che avvenga sulla base di una posizione comune e univoca espressa dagli organi dell'Agenzia.
  Senza uniformità d'intese nella struttura tecnica il percorso non può essere efficace.
  Garantisco, dunque, l'impegno di tutti gli attori interistituzionali.
  Si è ragionato, in particolare, di creare una forte connessione tra politiche attive e percorsi di formazione anche, ove fosse necessario, mediante una norma ad hoc che permetta di definire un livello essenziale unitario, anche mediante il rafforzamento dei Centri per l'impiego.
  Concludo sottolineando che è prioritario per il Governo l'istituzione di un sistema di protezione sociale che non può prescindere dal potenziamento delle politiche attive e dall'adeguamento delle competenze professionali delle lavoratrici e dei lavoratori.