ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05414

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MARTINO ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 02/03/2021
Stato iter:
03/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2021
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2021
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 03/03/2021
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2021

SVOLTO IL 03/03/2021

CONCLUSO IL 03/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05414
presentato da
MARTINO Antonio
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   MARTINO, BOND, GIACOMONI, GIACOMETTO, CATTANEO, PORCHIETTO e BARATTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio per il 2019 (articolo 1, commi da 493 a 507, della legge n. 145 del 2018) ha istituito e disciplinato, con una dotazione finanziaria di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019-2021, il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir), sostituendo il Fondo di ristoro istituito dalla legge di bilancio per il 2018;

   tali norme sono state più volte modificate: il decreto-legge n. 34 del 2019 ha modificato la disciplina del Fir, ridefinendo il perimetro dei risparmiatori e prevedendo una procedura di indennizzo forfettario; la legge di bilancio 2020 (articolo 1, commi 236-238) è intervenuta sul prezzo medio di acquisto dei titoli su cui commisurare l'indennizzo. L'articolo 50 del decreto-legge n. 18 del 2020 («cura Italia») ha previsto che, all'azionista e all'obbligazionista, in attesa della predisposizione del piano di riparto degli indennizzi, poteva essere corrisposto un anticipo nel limite massimo del 40 per cento dell'importo dell'indennizzo deliberato dalla Commissione tecnica, posticipando peraltro al 18 giugno 2020 il termine per la presentazione delle domande di indennizzo. Infine, il comma 1143 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2021 ha stabilito che, in attesa della predisposizione del piano di riparto degli indennizzi, può essere corrisposto un anticipo nel limite massimo del 100 per cento dell'importo dell'indennizzo deliberato dalla Commissione tecnica;

   al momento, l'indennizzo è commisurato ai costi sostenuti per l'acquisto dei titoli, nella misura del 30 per cento per gli azionisti e del 95 per cento per gli obbligazionisti, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore;

   ad oggi oltre un miliardo di euro non è stato speso né impegnato. Il 2021 è l'ultimo esercizio con disponibilità di 525 milioni di euro, dopodiché la partita si blocca;

   a fronte di 144.245 domande di indennizzo solamente 9.969 sono quelle liquidate a gennaio 2021, con erogazioni per un importo complessivo di poco più di 18 milioni di euro. Per raccogliere le domande sono occorsi 10 mesi, mentre per esaminarle e liquidarne il 6,9 per cento 8 mesi;

   a questi ritmi per liquidare tutti i danneggiati, occorrerà attendere più di 8 anni, sempre che le risorse siano mantenute a bilancio –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato per accelerare l'erogazione degli indennizzi di cui in premessa, anche individuando eventuali responsabilità in merito ai ritardi, e se non ritenga necessario rassicurare i risparmiatori in merito al mantenimento in bilancio delle risorse per gli indennizzi loro destinati.
(5-05414)
(Presentata il 2 marzo 2021)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05414

  In relazione all'interrogazione in riferimento, inerente al Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), si rappresenta quanto di seguito esposto.
  Giova rammentare, preliminarmente, che il FIR è stato istituito dalla legge di bilancio per il 2019, con una dotazione iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, allo scopo di indennizzare i risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate aventi sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, in ragione delle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza.
  Al riguardo, con particolare riferimento a quanto richiesto dagli Onorevoli interroganti sulle iniziative adottate dal Ministro dell'Economia e delle Finanze per accelerare l'erogazione degli indennizzi del FIR e sulla necessità di dare assicurazioni ai risparmiatori in merito al mantenimento in bilancio delle risorse per gli indennizzi stessi, si precisa che la dotazione finanziaria del FIR è confermata secondo le disposizioni legislative originarie della legge n. 145/2018 e non ha quindi subito riduzioni. A chiusura di ciascun esercizio finanziario sono necessarie, perciò, solo le operazioni contabili che consentano di effettuare i pagamenti in relazione alle previsioni della nuova legge di bilancio. Pertanto le risorse previste saranno mantenute in bilancio secondo le disposizioni vigenti in materia di contabilità pubblica, per essere erogate per gli indennizzi accertati a favore degli aventi diritto.
  È inoltre stata avviata nel corso del 2020 un'intensa interlocuzione tra la Commissione tecnica del FIR e gli Uffici competenti del Ministero con il fine di individuare, entro il perimetro normativo consentito, best practices per rendere più efficiente ed agevole il lavoro della medesima.
  Si riassumono di seguito i passaggi salienti dell'interlocuzione con le conseguenti iniziative intraprese ed i risultati che ne sono derivati.
  Il Dipartimento del tesoro ha suggerito di avvalersi di criteri di calcolo statistico prudenziali per determinare l'ammontare dell'anticipazione dell'indennizzo, pur nella salvaguardia dei diritti di tutti gli aventi diritto. Una strada oggetto di valutazione è stata anche quella dell'approvazione «massiva» delle istanze da parte della Commissione. Questo sempre considerando le caratteristiche giuridiche del procedimento in questione (e dunque la divisione dei compiti istruttori e decisori tra la Segreteria e la Commissione Tecnica) e nel solco di quanto accade già in altri settori dell'attività della Pubblica Amministrazione.
  Nel novembre del 2020, il Dipartimento del tesoro ha valutato positivamente due profili evidenziati dalla Commissione tecnica del FIR: la possibilità di aumentare la quota dell'anticipo del 40 per cento dell'indennizzo attribuibile dalla Commissione, in attesa della predisposizione del piano di riparto, nonché l'individuazione delle richiamate best practices, idonee a rendere più agevole e spedito il processo istruttorio e decisionale che conduce al riconoscimento degli indennizzi.
  Per quanto concerne le procedure di pagamento, la Commissione tecnica ha approvato una modifica regolamentare per la assegnazione individuale delle istanze a ciascun commissario relatore, per gruppi omogenei di pratiche.
  Al fine di accelerare il pagamento degli indennizzi, la misura dell'anticipo rispetto ai piani di riparto è stato elevato fino al 100 per cento dell'importo dell'indennizzo approvato dalla Commissione tecnica del FIR.
  L'esercizio di tale possibilità richiede una verifica da parte della Commissione, che risulta essere già in corso, in quanto la liquidazione delle istanze deve comunque essere conciliata con la necessità di non pregiudicare la parità di trattamento dei soggetti istanti legittimati.
  Lo scorso gennaio 2021 il Dipartimento del tesoro ha chiesto alla Commissione di condividere il piano di lavoro e l'assetto operativo e organizzativo diretto a soddisfare l'esigenza, posta dalla legge, di concludere l'esame delle istanze e la relativa liquidazione nell'anno in corso.
  Recentemente, inoltre, nel mese di febbraio la Commissione tecnica ha, tra l'altro, rappresentato che:

   entro la fine del primo trimestre 2021, è previsto il completamento di una nuova analisi statistico-attuariale che consenta di avere elementi previsionali credibili sull'importo complessivo dei «rimborsi forfettari» e conseguentemente di valutare, anche alla luce dei dati disponibili sui rigetti:

    i) la possibilità di anticipi al 100 per cento prima del definitivo piano di riparto;

    ii) la prevedibilità di una permanenza di fondi per le istanze relative alla procedura di indennizzo non forfettaria;

   ove il suddetto esame non si rivelasse esaustivo, si prevede la ripetizione dello stesso al 30 giugno 2021;

   entro il primo semestre 2021, è previsto il tendenziale completamento dell'esame a livello istruttorio delle pratiche relative ai rimborsi forfettari, salvi i casi per i quali sussistano ancora esigenze di integrazione istruttoria nonché eventuali «incagli» per specifiche pratiche;

   continua la programmazione delle tempistiche di approvazione da parte della Commissione con l'obiettivo di pervenire ad una chiusura delle decisioni sui rimborsi forfettari entro il terzo trimestre 2021;

   nel caso in cui emerga dalle verifiche sopra indicate la potenziale permanenza di fondi per gli indennizzi non forfettari, sarà avviato da subito l'esame a livello di Commissione tecnica delle relative domande per le quali sia stato concluso da parte della Segreteria Tecnica il primo esame e la richiesta di integrazioni istruttorie;

   alle suddette scadenze sarà premura della Commissione assumere le necessarie deliberazioni, che saranno prontamente comunicate, unitamente all'eventuale emergere di necessità di rafforzamento della struttura di supporto o di proroga del termine di chiusura;

   rimane fermo al riguardo che il rispetto dei tempi assegnati non può essere disgiunto dal serio e corretto esame delle istanze assegnate; per tale ragione non può ad oggi escludersi che la somma dei fattori innanzi segnalati potrebbe determinare esigenze di differimento del tempo originariamente previsto, specialmente per l'esame delle domande presentate da soggetti privi dei requisiti c.d. forfettari.

  In proposito il Dipartimento del tesoro, ai fini del completamento dell'attività del Fondo indennizzo risparmiatori entro la scadenza prestabilita dalla legge nel corrente anno, con particolare riferimento alle procedure non forfettarie, ha altresì richiesto ulteriori precisazioni rispetto a come e quando si intendano programmare e cadenzare i seguenti adempimenti: verifiche circa la potenziale permanenza di fondi; svolgimento delle istruttorie; esame di queste ultime e conseguenti decisioni da parte della Commissione.
  Da ultimo, ieri 2 marzo, Consap ha comunicato che, in virtù delle modifiche apportate alla disciplina del FIR dall'art. 1, comma 1143, lettere a) e b), L. 30 dicembre 2020 n. 178, nella seduta del 18 febbraio 2021, la Commissione tecnica ha deliberato di corrispondere a ciascun avente diritto il 100 per cento dell'importo dell'indennizzo riconosciuto a seguito del completamento dell'esame istruttorio, con contestuale erogazione del saldo a favore di coloro che hanno già ricevuto l'acconto dell'indennizzo nella misura del 40 per cento.
  Ad oggi, sono state approvate n. 21.426 domande per un importo complessivo di euro 41,1 milioni, di cui – alla luce delle delibere assunte dalla Commissione tecnica sulla misura degli indennizzi – euro 31,1 milioni, corrispondenti al 40 per cento dell'indennizzo erogato a titolo di acconto, ed euro 10 milioni afferenti alle pratiche liquidate al 100 per cento dell'importo riconosciuto, in relazione alle quali sono state avviate le verifiche finalizzate all'esecuzione materiale dei pagamenti.
  Sono, inoltre, in attesa di valutazione da parte della Commissione tecnica circa 36.000 istanze di rimborso, che saranno liquidate, come detto, al 100 per cento dell'importo riconosciuto.
  Quanto ai tempi di pagamento previsti, si rappresenta che la Segreteria tecnica ha provveduto ad adeguare le proprie misure organizzative al fine di garantire l'allineamento delle disposizioni di pagamento rispetto alle posizioni approvate dalla Commissione tecnica a valle di ogni delibera.
  Inoltre, in osservanza di quanto deciso dalla Commissione tecnica nella seduta del 18 febbraio scorso, contestualmente alla liquidazione degli indennizzi relativi alle pratiche che man mano saranno approvate, nei tempi tecnici necessari, si provvederà alla liquidazione del saldo in relazione alle posizioni per le quali è già stato erogato l'acconto dell'indennizzo nella misura stabilita del 40 per cento.