ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05408

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/02/2021
Stato iter:
05/05/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2021

RITIRATO IL 05/05/2021

CONCLUSO IL 05/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05408
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   FRAGOMELI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   recentemente sono state predisposte dal Ministero della salute le linee guida sulla telemedicina; l'iniziativa è stata accolta positivamente sia dagli operatori di mercato che dai cittadini, i quali possono così semplificare e velocizzare il proprio accesso alle strutture sanitarie. Tali linee guida riguardano 4 aree principali: televisita, teleconsulto, teleconsulenza, telerefertazione;

   in seno a queste quattro aree non è tuttavia presente riferimento alcuno alla categoria degli esami clinici o strumentali a domicilio del paziente o in strutture private che devono evitare lo spostamento dei propri pazienti: ciò rappresenta una grave mancanza;

   in particolare, si fa riferimento alla diagnostica domiciliare (radiografie ed ecografie), pratica presente sul mercato da circa quattro anni e fortemente apprezzata dagli utenti, nonché di notevole importanza sia in questa fase pandemica che in prospettiva, a supporto delle categorie con difficoltà negli spostamenti: anziani, disabili, pazienti allettati;

   la radiologia domiciliare permette di effettuare l'esame, con il supporto di un tecnico radiologo, spostando l'attrezzatura (portatile) direttamente presso il domicilio del paziente che ne fa richiesta; l'esito viene poi telerefertato al medico radiologo;

   i vantaggi di tale attività sono:

    1. riduzione dell'affollamento nei pronto soccorsi; le tempistiche garantite per l'erogazione del servizio sono paragonabili, se non migliori, a quelle del pronto soccorso;

    2. riduzione degli spostamenti degli anziani dalle strutture di assistenza (Rsa, case di riposo) verso strutture sanitarie, evitando così il rischio di esposizione ad ambienti con forte affluenza di persone;

    3. in caso di follow-up, riduzione dell'accesso alle strutture ospedaliere pubbliche, permettendo così di concentrarne le risorse sulle casistiche più gravi;

    4. riduzione dei disagi per le persone con difficoltà (disabili, anziani) che patiscono nel dover abbandonare, anche temporaneamente, il proprio ambiente;

    5. aumento della copertura territoriale delle prestazioni e riduzione degli spostamenti dei pazienti verso un unico punto di accoglienza, con benefici su traffico e inquinamento;

    6. ottimizzazione del lavoro dei professionisti sanitari, con miglioramento qualitativo delle prestazioni erogate e relativo beneficio per i pazienti;

   attraverso la radiologia domiciliare, anche gli esami ecografici che attualmente richiedono la presenza di un medico, possono essere svolti in streaming con il supporto di un tecnico radiologo, attivo presso il paziente, adeguatamente formato e in collegamento real time con un medico radiologo. Tale pratica consente un estremo efficientamento e un notevole aumento di produttività nell'effettuazione di questa tipologia di esami, la cui richiesta sta oggi esplodendo con conseguenti ripercussioni sulle liste di attesa e sulla successiva limitata tempestività delle diagnosi –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno valutare l'adozione di iniziative per l'inserimento di questa tipologia di prestazioni (esami clinici e strumentali a domicilio) nell'ambito del Servizio sanitario nazionale e, in particolare, nell'ambito della telemedicina e almeno per i pazienti over 60, in modo tale da ottenere (per pazienti e operatori sanitari) tutti i benefici elencati in premessa (tenendo conto che in alcune regioni tale pratica è già attiva);

   se, conseguentemente, non ritenga utile attivare un tavolo di lavoro con tecnici esperti (medici radiologi, tecnici di radiologia, iscritti all'Albo dei professionisti e altri) allo scopo di regolamentare con dettagliate linee guida l'operatività della diagnostica domiciliare; la certificazione degli operatori abilitati; i requisiti tecnologici; le attrezzature usate; la tutela della privacy;

   se non si ritenga necessario adottare iniziative per consentire uno spostamento libero delle unità mobili di radiologia anche nelle zone a traffico limitato, allo scopo di velocizzare al massimo il raggiungimento dei domicili ove chiamate ad operare.
(5-05408)